E non c’e’ due senza tre…

Questa mattina ho saputo che una persona che pure tante vol;te avrei divorato e’ riuscita a contattare un nostro comune conoscente spingendolo a fare cio’ che ci aveva promesso… e un sogno che sembrava stesse per frantumarsi continuera’ a vivere!

E’ un segno che dovrei prendere le cose con piu’ serenita’ e forse un po’ di distacco in piu’.

Un passo alla volta e si continua a vivere, anche se con alcune persone si intraprendono inevitabilmente strade diverse e non si puo’ fare altro che accettarlo.

Oggi rileggevo un post che mi e’ stato dedicato a un compleanno. Ammirazione per laa coerenza alle mie idee. Nel bene e nel male cerco di esserlo. Solo a volte me ne dimentico. Gli eventi di questi giorni sono stati un utile promemoria.

Due doni inattesi

Giornata un po’ cosi’, segnata dal rammarico per l’atteggiamento di alcuni e da un po’ di malinconia per un anniversario in arrivo. Poi in serata due sorprese. Una persona che mi cerca e mi dona un po’ di spensieratezza e un link, che avevo aperto ore fa e parcheggiato in un tab, a ricordarmi i benefici della meditazione.

Cose che conosco bene ma che, perso nella spirale di cui sono prigioniero in queste ultime settimane, stavo dimenticando.
Difficile, vista la data, non considerarli dei doni dal cielo.
Cerchero’ di farne tesoro, anche se mi costera’ un po’. Devo ritrovare la mia pace interiore e andare avanti con cio’ e chi ho.

Giocare con i numeri

Alle primarie dell’Unione, quando si doveva decidere il candidato premier che avrebbe fronteggiato il centro-destra nelle elezioni 2006, parteciparono circa 4 milioni di persone.

Oggi per decidere il segretario del nascente Partito Democratico e 2411 delegati hanno votato in circa 3 milioni, eppure tutti si sgolano a festeggiare la grande partecipazione.

Secondo me si aspettavano meno, questa e’ la verita’. Una flessione di oltre un milione di persone festeggiata come un evento non puo’ che indurre a simili riflessioni.

Sole e sogni di ottobre

Un sole primaverile ha accompagnato questo sabato di ottobre, ultimo di quattro giorni di lavoro in casa: pittura, pulizia profonda, spostamento mobili.
Tanti significati, legati al nostro vissuto, all’influenza di chi c’era, di cji non c’e’…
Tante emozioni e fatica: anche se non abbiamo lavorato noi avere la casa a soqquadro fomplica un po’ la vita di tutti i giorni.
Alla fine abbiamo offerto un piccolo rinfresco a chi ha fatto il lavoro.

Una casa diversa: luci diverse, sole, alcuni mobili di ieri, ingombranti e “imposti” alla sala da pranzo durante l’adolescenza, ora sono altrove e la stanza e’ arieggiata e luminosa!

Oggi mi hanno reso felice queste cose materiali ma anche regalare un CD libero (The Open CD) a una persona che sta affrontando un momento difficile e ha un figlio piccolo (10) appassionato di computer, anche se non ne ha uno modernissimo. Spero si divertira’, fra i programmi utili (Open Office, Gimp, ecc), quelli interessanti (primo fra tutti Celestia) e i giochi.

Fare qualcosa per una persona che pure conosco appena e vedere la sua commozione mi ha riempito il cuore, oltre ad avere dato un senso a questa linea ADSL e all’hardware che ho.
Darlr notizie utili cirtca le attivita’ della parrocchia per i ragazzi e’ stata poi la ciliegina sulla torta.

I feel good.
Anche perche’ mi sono ricordato o forse reso conto di che e’ bello fare del bene. Lo so, cerco di farne sempre ma quando ne fai poi il bene torna. Tante cose quest’anno sono andate bene ed e’ giusto impegnarsi per restituire quello che ho avuto.

Vorrei pero’ che tutti gli amici la pensassero cosi’, vorrei che la gente non svanisse quando ha qualche problema, non dimenticasse le parole dette per anni, che non ci si dovesse sempre perdere in discussioni o ripicche…
Sicuramente chi prima chi dopo arriveremo tutti in paradiso (o nel prossimo livello del mondo astrale a ritemprarci prima di una nuova esistenza). Sarebbe bello vivere in serenita’, pur nelle differenze di ognuno, anche prima di arrivare li.
Senza perdersi, perdersi mai…

Politica di centro, politica moderata

Finora non mi sono espresso su Mastella perche’ dopo il caso di Maria, l’ho gia’ detto l’anno scorso, ho un solo desiderio: che vada a casa, dovesse cadere la coalizione di governo che ho votato, io saro’ FELICE di saperlo fuori dal ministero di Grazia e Giustizia. La Giustizia che non c’e’ stata per una bimba di 10 anni, rispedita fra le lacrime in un paese dove non estradiamo neppure i criminali (c’e’ la pena di morte e quindi noi non mandiamo gente li, sacrosanto).

Non bastasse questo, cosa dire di un politico che si fa eleggere in una coalizione che nel programma ha provvedimenti per le coppie di fatto e che poi, dall’alto del suo 1.40% di voti, blocca tutto andando contro i milioni di cittadini che hanno eletto partiti esplicitamente a favore di tali provvedimenti?

E cosa dire di un politico che non perde occasione di sottolineare, con eleganza direi, il suo essere indispensabile alla maggioranza? Ieri in diretta dagli USA:

“Se vi faccio schifo lasciamoci con molto garbo e andiamo alle elezioni. O mi difendete o ci lasciamo”

Il contesto: la gente, i media e parte del mondo politico lo contesta. Lo contestano per l’indulto, lo contestano perche’ e’ andato con un volo di Stato al GP di Monza, lo contestano perche’ ha chiesto al CSM di far trasferire d’ufficio un magistrato che indaga su un’inchiesta delicata, lo contestano perche’ ha condannato un programma TV in cui e’ stato oggetto di critiche e c’e’ anche chi lo contesta perche’ ha denunciato e cercato di far censurare un blog satirico su di lui (ottenendo solo di farne spuntare tanti altri e far partire una petizione online per chiedere le sue dimissioni).

Lui vuole essere difeso. Parla di linciaggio ed evoca il terrorismo.
Quindi devono difenderlo tutti, non solo Prodi ma proprio tutti, esprimendogli solidarieta’ umana e politica. Non gli basta, con l’1.40% dei voti, essere al centro della vita politica del paese. Non gli basta condizionarla: deve essere apprezzato e sostenuto.

Io credo che Prodi dovrebbe chiedergli le dimissioni. Non lo fara’ perche’ il governo cadrebbe. E cosi’ condivide con lui le responsabilita’.

Il problema di fondo e’ che Mastella non piace agli italiani, che infatti non l’hanno votato e che pero’, per i giochi di potere, se lo ritrovano non solo ministro di Grazia e Giustizia ma pure in prima pagina ogni santo giorno, vuoi per le polemiche che innesca, vuoi per quelle che causa con le sue scelte.

Comunque Mastella e’ un cattolico, un moderato, uno di centro, uno che ha ben presenti i valori e il rispetto.

“Pensavo foste in 50mila, invece siete 5 stronzi”

Lo ha detto ieri a chi, a NY, lo contestava.

Anch’io mi sento molto stronzo, oggi.
Credo che la maggior parte degli italiani si sentano tali.

Io mi sento cosi’ stronzo che auspico una riforma elettorale che metta uno sbarramento al 10% per tener fuori questi micropartiti.
E si’ alla proposta di legge di iniziativa popolare di Grillo: massimo due legislature (10 anni!) e poi a casa.

Se Grillo (un comico!) ci liberasse da questi politici di professione che tengono in considerazione i cittadini solo in campagna elettorale dovremmo farlo Santo!

Bambini scomparsi, venduti, rubati

Un volto indegno e infame della Cina: la tratta dei bambini.
Leggete l’articolo e pensate a quanta atroce sofferenza c’e’ nel mondo senza che noi lo si sappia ne’ si faccia qualcosa.

Credo che se domani tutte le religioni ci dicessero che si’, la reincarnazione e’ una realta’, il terrore di rinascere in terre disperate ci farebbe agire sul serio…
Ma cosi’ non e’ e mentre io scrivo infinite lacrime scorrono da bambini, bambine e i genitori cui sono stati loro rubati…

La pace va conquistata

Ancora una volta si invocano pace, democrazia, diritti umani, ecc.

Ancora una volta i politici dell’estrema sinistra ne approfittano per invocare il ritiro dall’Afghanistan.

Eppure abbiamo tutti davanti agli occhi quel che sta succedendo in Birmania dove non ci sono cattivi soldati stranieri.

Eppure proprio li il mondo dovrebbe intervenire!
L’ONU dovrebbe decidere per l’invasione di quel paese, l’eliminazione della giunta militare e l’indizione di elezioni democratiche. E’ l’unica strada per dare democrazia e diritti. O davvero ci si vuol limitare a sanzioni che ottengono solo di peggiorare la vita ai cittadini?
Purtroppo non avverra’ a causa dei veti incrociati. Il diritto di veto e’ in mano solo ad alcuni membri dell’ONU. Venisse meno, cambierebbe l’equilibrio del mondo e ci sarebbero meno ingiustizie.

In ogni caso la pace, la democrazia e i diritti umani sono valori da conquistare e che hanno un prezzo. Sarebbe ora di rendersene conto. Se A vuole la pace e B non la vuole non basta sventolare una bandiera o imporre sanzioni.

Aridita’

Sta succedendo qualcosa di molto triste. Tutto attorno, in realta’ a volte differenti da loro, vedo tanti rapporti fra persone che conosco infrangersi. Legami che cadono, solidarieta’ perse, aridita’, acidita’ a iosa, crisi e dolore sincero, gente che si perde e si allontana, gente che si arrabbia, gente che ascolta e poi saluta con un sorriso e via, gente che ascolta e poi gia’ che c’e’ chiede la solita info tecnica e sparisce.

Ma non parlo per me, ho riempito un blog di me. Io sono un testimone.
Trovo tanto triste vedere legami congelarsi e poi lentamente dissolversi nell’indifferenza.
Trovo triste vedere gente che soffre e non avere (piu’) i mezzi per dire una parola. E non e’ solo “una” persona.

Poi alla fine ognuno andra’ avanti per la sua strada convinto di aver agito nell’unico modo possibile ma quale grande capitale umano sara’ andato perso. E non sempre il treno torna indietro.

Il mio tempo per cambiare certe cose e’ finito, ora ie foglie disperse dalla tempesta voleranno senza controllo le une il piu’ lontano possibile dalle altre, pare. E’ un vero peccato.

Mi ascolto la cover di “Concerto per un’oasi” (con assolone di chitarra elettrica riarrangiato) di un grandissimo chitarrista di nome Luciano e vado a letto.

Una chioccia protettiva

La verita’ e’ che se tengo a una persona non importa quanto possa farmi male (o io ne faccia a quella persona), l’istinto mi fa essere una chioccia protettiva nei suoi confronti. Posso nascondermelo, convincermi ma durera’ sempre poco e poi rispuntera’ la verita’.
Purtroppo non sempre le cose vanno come vorremmo, non sempre torna quel che se ne va, non sempre c’e’ interesse perche’ torni.

Cambiare idea si puo’ e a volte fa bene

Lo sapete che Beppe Grillo tanti anni fa fece la pubblicita’ di uno yogurt?
Lo sapete che sempre Grillo era un comico “come tanti”, cioe’ non impegnato?
E lo sapete che anni fa parlava assai male di Internet e dei PC?

Eppure oggi il 17% degli italiani lo voterebbe, il suo blog e’ fra i piu’ visitati in Italia e la censura televisiva cadutagli addosso da quando ha iniziato a parlare di cose serie non puo’ niente contro la popolarita’ e l’attenzione che ha conquistato usando Internet?

E’ forse un ipocrita?
Mentiva ieri, mente oggi o ha sempre mentito?

Oppure forse ha avuto il coraggio di cambiare idea.
C’e’ chi lo fa e chi lo capisce.
Merce rara entrambe le categorie di persone.

CoMPuTer CaPriCCio

Gironzolavo su YouTube in cerca di video vecchi e ho ritrovato il brano di Alberto Camerini che segno’ gli anni ’80: Computer capriccio.

Ho avuto alcune fortune: nascere nel 1971 e godermi da bambino, in “prima tv” l’arrivo e il successo di centinaia di anime giapponesi, senza orari ne’ censure.
Poi nei primi anni ’80 videogame, arcade, home computer, telefilm come Supercar e Automan… e canzoni come appunto Computer Capriccio.
C’era un’atmosfera che non vi dico. Non avevamo Internet ne’ i cellulari: non esistevano! Era tutto nuovo e la realta’ si fondeva con la fantasia cosi’ usare Hyper Olimpic al bar della spiaggia ti faceva sentire come Micvheal di Supercar… e fare piccoli programmi in basic non vi dico!

Ecco, a risentire queste note mi chiedo cosa penserebbe il Gabriele del 1983 vedendo tutto questo: una linea da 512k/s da mezzo mondo, col C64 senza trucchi caricava giochi da 8k in 10 minuti dal registratore a cassette; email per scrivere e ricevere messaggi dal mondo in tempo reale, siti a cui accedere con un clic, programmi che scrivo a Mestre e girano su un computer a Los Angeles…

Oggi e’ tutto scontato e l’evoluzione corre verso il GPS nei telefoni di fascia media (lo dicevo prima ad un’amica), gli schermi OLED, drive da terabyte e chissa’ che altro… ma e’ stato bello veder nascere e vivere il boom tecnologico, respirare quell’aria frizzante ed elettrica… forse non tanto diversa da quando alla fine degli anni ’70 nei cortili risuonavano i nomi delle armi di Goldrake, pronunciati con pathos da migliaia di bambini…

Paolo Zennaro

Le vie di Google e di Internet sono davvero infinite!

A sorpresa questa sera… ho trovato nell’email un messaggio di Paolo Zennaro, il “mitico Paolo Zennaro”.
Mitico per me e per molti concittadini che vent’anni fa ascoltavano ogni sera il suo programma “Musica insieme” sulle onde di Radio Venezia.
Di cosa si trattava? Oggi farebbe sorridere: era un programma di dediche e richieste.

La gente chiamava, chiedeva un brano e lo dedicava a qualcuno. Lui lanciava il pezzo e copriva l’intro e spesso anche oltre con la lettura della dedica, spesso condendola con la sua simpatia.
Certo era poco agevole registrare le canzoni ma “Musica insieme” si ascoltava anche, forse soprattutto, per sentire le dediche.

In un’era distante anni luce da Internet e dalle chat i giovani e giovanissimi di Venezia, Mestre e zone limitrofe si scambiavano pensieri, salute e amori via etere. Era bello…
Sara’ che ero molto piu’ piccolo ma rimpiango quel modo spontaneo di fare radio!

Colgo l’occasione per ringraziarlo anche pubblicamente per le belle serate che mi e ci ha regalato in quegli anni (e nel mio caso anche per un premio che vinsi in occasione di un quiz sui Pooh, alla vigilia del mio primo concerto Pooh, nel 1988…).

E sia

Cari amici, sono stufo di esser attento a cio’ che faccio e dico ogni santo giorno! ;)
Questa sera voglio seguire il cuore e l’ho fatto.
Al massimo domani cucinero’ una frittata di uova marce ;)

Oltretutto, mettiamo che mi capiti qualcosa: di quante cose non fatte mi pentirei?
E allora basta con gli indugi… con giudizio e col cuore voglio dire e fare cio’ che sento. Anche se sembrero’ scemo e contradittorio.

La prima cosa l’ho appena fatta e mi sento gia’ molto meglio.

Avete mai desiderato…

Avete mai desiderato di fare o dire qualcosa per qualcuno e sapere di non poterlo fare perche’ non lo gradirebbe oppure semplicemente perche’ temete di ricevere altre uova? Succede, c’e’ solo da rassegnarsi.

La canzone di oggi per me e’ Vorrei, ma di tutto il testo, stupendo, sottolineo soprattutto queste frasi:

Io vorrei questa felicità
che non fosse solamente mia.

Ma se non puoi condividere la felicita’, quando capita di provarla, che felicita’ e’?

E vorrei, io vorrei, si vorrei
non difenderci ma vivere!

Appunto: basta calcolare le parole, stare attenti a cosa si dice e come lo si dice, accettare tutto cio’ che ci cade addosso.

Bisogna vivere sereni, essere se stessi, parlare apertamente alle persone (tutte le persone), non ripensare mille volte alle cose dette o da dire, non calcolare se ci conviene dire questo o quello, smetterla di scrivere a X per Y, smetterla di ingoiare. Parlare. Serenamente, rispettando e venendo rispettati. Utopia forse.

E poi, magari, anche:

E alla fine del viaggio
quando il tempo è scaduto.
Vorrei andare a dormire
dove io sono nato.

Sperando di avere ancora tempo, ma nella vita non si sa mai, quindi nel caso, quando finira’ spero di andarmene sereno dopo aver fatto la cosa piu’ importante: diviso e regalato serenita’.
Ora il viaggio per fortuna non e’ finito, quindi cerchiamo di andare avanti… coi rimpianti e con le cose di cui essere comunque felici.

Indietro nel tempo

Ho una cartella “altri blog” che contiene blog vecchi e spesso abbandonati dai loro autori. Non gente lontana che non conosco ma persone che ritengo amiche.

Oggi stavo riordinando e ne ho trovati un bel po della stessa persona. Li ho leggiucchiati, pensando che pure quella persona dovrebbe farlo (e forse lo fa, chissa’) salvo curiosare nei commenti in cerca di… di fantasmi del passato.

Solo che oggi non fa cosi’ male. Anzi non fa male per niente. Anzi sembra tutto piu’ sereno, quieto, sensato.
Dal 2004 a oggi c’e’ un mare. Eppure sono solo tre anni. Tre anni in cui e’ cambiata la vita di quasi tutti noi. Forse, anzi certamente in meglio.
E’ bello rileggere e rileggersi, ricordare ma non rimpiangere, anzi guardare avanti. Non fernarsi ma guardare avanti.
C’e’ molto di nuovo da costruire (e in molti lo stiamo facendo) e una serenita’ da coltivare.