Chi segue questo blog sa come il mio lettore CD e’ tornato alla vita dopo anni di disallineamento.
Recentemente ho iniziato a rispolverare, anche in senso letterale, i vecchi CD e ho ritrovato un live di Vecchioni che all’epoca dell’acquisto mi aveva lasciato interdetto. Troppo impegnati i brani, pochi i successi che conoscevo, cupe alcune atmosfere.
Ora lo rivaluto, oggi “Canzoni e cicogne” e’ un disco che mi piace ascoltare. Non davanti al PC, no, seduto sul letto o sdraiato, con le cuffie o dalle casse acustiche. Non alto, perche’ e’ musica da capire non da distorcere.
Cos’è rimasto delle gioie
e dei miei improbabili dolori?
Cos’è servito il tempo
dei miei straordinari batticuori?
[…]
Gli anni t’inseguono
quando sei solo
gli anni ti parlano
ma non è vero
Gli anni rimangono
silenziosi, leggeri,
stanno dove li metti
e si nascondono
negli odori, nei fogli,
nel whisky, nei cassetti
gli anni si impigliano
e si aggrovigliano.
Vorrei parlarti
vorrei spiegarti
vorrei lasciarti
e poi cercarti.
Io vorrei capire ma forse fa parte di un percorso anche questo addio.
O forse e’ come dice Vecchioni.
Vorrei sognare
che è stato solo un sogno
che mi hanno raccontato
senza dormire
perché il mondo non c’è
quando io sono addormentato…
Certo e’ che ascoltare e pensare allontana un po’ i dispiaceri. E’ meglio pensare che soffrire o odiare per sempre chi distrugge con la penna o con una telefonata, senza nemmeno accorgersene.
Magari un giorno saro’ su una sedia a confondere il presente con il passato. E allora a cosa sara’ servito soffrire cosi’ tanto per le meschinita’ e i fraintesi?
Forse tutta la vita e’ un percorso.
Questa vita e quella dopo e quella dopo ancora e chissa’.