Tu non lo sai come si sta
nell’infinita attesa
dietro una porta chiusa
tra parole che
ricordano te.Ci dormi su ci pensi su
cerchi di capire
e non ne sai uscire
ma andare avanti
come si fa…Qui non c’e’ molto senza te
io faccio del mio meglio ma
ci si può smarrire
tra i ricordi cari
costruiti ieri.Quando vorrai mi spiegherai
che avvenne in primavera
non l’ho capito ancora
ma è bello sognare
di riaverti qui.Qui nell’anima e nella mail mia
c’e’ il tuo posto non sei andata via
e lo puoi trovare
basterebbe tornare.
Qui ti prego non scappare piu’.
Qui ormai un ricordo sei tu:
porta pace ancora
dove piu’ non c’era…
E’ terribile perdere un amico e non sapere perche’ ma essere consapevole che persone a cui tieni ti hanno voltato le spalle o peggio hanno contribuito strappando il fiore dell’amicizia e della fiducia con una telefonata scellerata. E allora vorresti odiare ma non serve. Vorresti chiamare chi da mesi ti evita ma hai paura. Ti guardi attorno e vedi il disinteresse. Ti sfoghi e ti senti rimproverare da chi dice tanti “tengo a te” facili da pronunciare e difficili da mettere in pratica.
E allora alla fine prendi “E’ bello riaverti” dei Pooh, una delle canzoni piu’ struggenti che conosci, adatti alcuni versi e sfoghi la rabbia e la tristezza cantandola.
Io devo solo andare da uno dei sacerdoti che conosco e chiedere loro di insegnarmi a perdonare, a capire cos’e’ il perdono vero e che fa smettere di soffrire per il male fatto da chi e’ responsabile di questo disastro. E ce ne sono di responsabili, magari anch’io, ma certo anche persone che hanno costruito un giardino sulla loro coscienza e oggi vivono allegre e tranquille. Ma sbatterle via dalla mia vista non mi aiuterebbe quindi meglio cantare.
Quando vorrai mi spiegherai
che avvenne in primavera
non l’ho capito ancora
ma è bello sognare
di riaverti qui.