Il soggetto non e’ il titolo di una canzone, anche se potrebbe (e ora conosco gente che canta e gente che suona da Dio, chissa’…)
E’ la constatazione, forse banale, che ognuno di noi e’ costituito da tutte le esperienze che ha vissuto. A volte pesanti, ingiuste ma che contribuiscono a formarci, a dare corpo al nostro carattere, alle nostre scelte.
Io, lo ammetto, non sono esattamente una persona docile o che scende a compromessi, soprattutto su certe cose. A volte mi guardo allo specchio e questo mio carattere puntiglioso e polemico non mi piace troppo, altre volte mi rendo conto che si’ forse mi complico la vita o la riempio di amarezze che altri non si sognerebbero mai, ma cio’ non avviene per masochismo ma sempre nell’ottica dell’altro.
Forse per capire gli altri bisogna passare per certe esperienze. Io non mi ritengo piu’ sensibile di altri amici, ne’ migliore, pero’ ho imparato delle lezioni nella vita e tengo sempre a mente il concetto della bilancia, cioe’ di cosa pesa di piu’. E per me pesa di piu’ fare del bene a qualcuno e farlo prima di subito.
Detto questo, vado a leggere il libro su SQL che ho comprato oggi. Vediamo se e’ la volta che mi entra in testa. Si’, a me che odiavo i database. Si cambia, bisogna aprirsi e accettare, non chiudersi o impuntarsi sulle cose.