Mai titolo di un post fu piu’ banale, lo so.
Da martedi’ mattina a oggi, domenica, sono passati 5 giorni.
Cinque giorni fa sotto il portico a casa di G. abbiamo dato il via a due cose.
Sono andate in porto entrambe. Abbiamo recuperato un dominio che sembrava perso e ne abbiamo spostato un altro verso una casa migliore. In 5 giorni abbiamo fatto assieme cio’ che lui tentava di fare da molto tempo.
Un pieno successo, che mi ha portato un graditissimo complimento.
Missione NIC compiuta, per ora,
Ieri si e’ ripresentato un problema del passato. Sempre il solito. Proprio perche’ ricorda eventi spiacevoli e mai risolti ha riportato alla luce certe tensioni. Ombre, con un finale diverso, sorprendente.
Pensieri. Parole.
“Tu pensi, decidi e agisci”. E’ stato un complimento che ho ricevuto giorni fa, seguito dall’ancora piu’ bella similitudine con un sacerdote che tanto stimo per le opere che realizza.
E questo mi fa riflettere.
Tre giorni fa mi e’ stata aperta una porta. Ho tempo fino a stasera per decidere se attraversarla e mai come in questo caso sono incerto. Farlo mi darebbe prospettive nuove, aria nuova, esperienze nuove e forse un po’ di serenita’ di cui ho molto bisogno. Pero’ sono perplesso.
Il 19 dicembre del 2006 ho deciso di affrontare i problemi invece di limitarmi ad aggirarli come avevo fatto per anni. Ho puntato tutto sulla vita e sull’intervento non solo per eliminare lo sdoppiamento visivo ma perche’ volevo cambiare le cose. In parte ci sono riuscito, lo notano gli altri e me lo dicono. Ora pero’ mi chiedo se questa porta conduce a qualcosa in linea con quei cambiamenti. Mi attira per molte ragioni, ma sono proprio i motivi per cui la vorrei varcare a lasciarmi perplesso, al di la’ poi degli altri problemi, niente affatto collaterali, legati alla mia possibilita’ di fare questa scelta.
Credo che ci dormiro’ su, il sonno porta consiglio e, qualunque cosa decidero’, penso mi fara’ bene iniziare a dormire di piu’.