Gli amici sono i fratelli che ti scegli

Ti aspettavi un video? ;-)
Niente da fare, 10 anni fa non li sapevo fare e poi ne ho fatti per tante altre persone e so bene che tu non ami molto ricevere regali gia’ fatti ad altri… ;p

Tu, un tu che leggera’ il web oggi e per mille giorni, ma che e’ destinato a una sola persona, che domani potro’ dire di conoscere da 10 anni. Non sono i vent’anni di zak, sono diversi ma altrettanto speciali perche’ hanno segnato eta’ diverse e strade a tratti difficili.

Tu che 10 anni fa rompevi al tuo papa’ perche’ ti facesse chattare – e non c’era mica LG all’epoca! Tuo papa’ che mi racconto’ di te (anche le cose che non diceva agli altri, perche’ io e lui eravamo cane e gatto ma ci stimavamo) e poi un giorno mi chiese di tenerti d’occhio per evitare che ti cacciassi nei guai. Poi mille e mille episodi in chat di fanatici informatici che non sarebbero state per te ma che furono “piallate” da me e da tuo padre coi nostri “modi gentili” perche’ lo diventassero e tutti si comportassero bene con te. E tu che hai un carattere che non scherza fin dall’inizio ti sei fatta rispettare, eccome se ti sei fatta rispettare! Te lo ricordi quel takeover di maggio di 9 anni fa? ;-)

Poi gli anni che passano e tu che da angioletto da difendere sei diventata una streghetta perche’ la vita con te non e’ mai stata facile; poi le tempeste, le paure, quella grande traversata di cui ci hai reso partecipi, che hai annunciato a me subito dopo averlo detto a tuo padre quella sera di 3 anni fa; e ancora tutte le cose successe grazie a te. Se sono su LG e’ grazie a te. Se sono accadute tante cose da li in poi e’ solo e soltanto grazie a te perche’ mi sono detto che se riuscivo a tener d’occhio te potevo aiutare anche quei due prof e il resto lo sai.

E il regalo, questa dedica, questo grazie, arriva con un giorno di anticipo perche’ nonostante il tuo fisico fragile e provato dopo quella traversata del mare in tempesta (che con il cuore abbiamo seguito in tanti, perche’ tu le persone le conquisti!) hai trovato la forza di rinascere e oggi vivi appieno la vita, all’universita’ col sogno di aiutare l’anima del prossimo un domani, nel reparto scout, a casa con la tua sorellina peste e i tuoi genitori che anche se non te ne accorgi sono certo che ti apprezzano. Ti apprezza chi vive a tanto di km da te, anche quella nostra amica che hai contribuito a salvare dal baratro in quel marzo da 007, ti apprezza chi ti conosce appena, figurati chi sa che persona sei da prima che lo sapessi tu!

Tutto questo per dirti che mi sento fortunato ad averti conosciuta e, per quel che mi e’ stato possibile, sostenuta in questa lunga strada.

Orgogliosamente tuo amico x sempre!
(PS: saluti anche dal signor ^lag ;-)

Buona strada, Natascia!

Lo sai che sono stato a Vienna?

Lo sai che sono stato a Vienna?
Si’, io sono stato a Vienna.

Non so quante volte da piccolo ho ripetuto questa frase.
Lo ricordavo, come ricordi un posto importante emotivamente per te. Se vai in un luogo sai d’esserci stato, a maggior ragione da bambino quando vivi tutto con maggiore intensita’ che crescendo. Vienna era una consapevolezza.
Ed era un ricordo: il ricordo di una torre alta, del silenzio attutito.

C’e’ pero’ un particolare: io a Vienna non sono mai andato. Almeno, non in questa vita. Pero’ so di esserci stato come di essere stato a Venezia, per dire. Di piu’, come ho accennato ho un ricordo preciso. Da bambino era ancora piu’ vivido.

Ricordo me, in prima persona, in una torre alta, molto alta. Giu’ c’erano le persone, la vita, ma era lontana, come formichine, non mi arrivavano i suoni, tutto era attutito e ovattato come quando nevica ma non so dire se ci fosse neve.
Io provavo un misto di serenita’ a vedere il mondo vivere laggiu’ e rassegnazione, forse malinconia perche’ invece ero li, separato, lontano, forse impossibilitato a prendervi parte ma non saprei dire perche’.

Dove fossi non lo so. Credo di non essere stato giovane in quel ricordo ma se ci penso troppo rischio di aggiungere fantasie o elementi di questa vita a quel ricordo del passato, un passato lontano di chissa’ quale esistenza.
Ho guardato qualche foto di Vienna, ho provato a esplorarla su Google Earth o Panoramio ma non ho trovato nulla che mi evochi ricordi forti come quelli che ho descritto. Torri e campanili non mancano, a volte mi emoziona vederli ma credo sia un sentimento del presente, non un ricordo.

Solo crescendo ho iniziato a credere nella possibilita’ della reincarnazione. Da bambino non mi ponevo tante domande. Sapevo semplicemente di essere stato a Vienna anche se tutti mi dicevano di no.

Cosa ne pensate?

Michael

Heal the World
Make it a better place
for you and for me
and the entire human race

Michael, possa la tua anima trovare pace nella prossima fase dell’esistenza e possa tu risolvere i conflitti che ti hanno reso difficile vivere serenamente la tua vita.

EDIT: le voci si rincorrono, infarto ma vivo, infarto ma morto.
Un po’ di serieta’ non guasterebbe. A lui le mie preghiere, ovunque sia la sua anima ora, qua o lassu’.

19, 20, 21? 20!

I nostri biografi, fossimo importanti da averne, si scontrerebbero sulla data. Era il 19? Era il 20? Era il 21? Inizio a non ricordarlo. So solo che sono 20 e ricollegandomi al post dell’altro giorno mi rendo conto che anch’io oggi posso dire di avere un amico da vent’anni e di essere tanto felice di cio’.

Certo, non ci siamo sempre sentiti intensamente ogni giorno, certo abbiamo fatto i nostri errori, come dice un altro amico “non sempre diamo il meglio di noi”, pero’ ci siamo l’uno per l’altro e non e’ poco in questa epoca in cui e’ tanto facile trovarsi e altrettanto facile dimenticarsi…

Grazie Zak, come ti piace essere chiamato anche online (e forse e’ meglio cosi’). Grazie per la pazienza che hai avuto con me quando ce ne voleva di piu’; grazie per avermi fatto conoscere il tuo mondo, i tuoi amici, le tue passioni; grazie per non avermi addossato colpe perche’ nella nostra chat di 10 anni fa s’e’ dissolto un tuo sogno (altri avrebbero incolpato me per l’esistenza stessa di quel canale, come poi in fondo e’ successo); grazie per avermi sopportato… no, questo l’ho gia’ detto ;). Grazie per credere in me quando non ci credo io e avermi dato fiducia perfino in campi dove hai piu’ esperienza tu…

Potrei andare avanti a lungo perche’ in vent’anni e attraverso tre “mondi” telematici e tanti incontri di esperienze e ricordi ce ne sono tanti. Mi fermo ma voglio solo aggiungere una cosa: per essere amici non serve sentirsi ogni giorno, frequentare gli stessi posti, reali o virtuali che siano. Basta solo volersi bene e sapere che ognuno c’e’ per l’altro. Ancora una volta per questo grazie.

Ti dedico Venti. Te la ricordi?
E’ piu’ che adatta!

17 giugno 1989

Vent’anni fa…

Non so perche’ ma nel mio modo di pensare vent’anni e’ un tempo importante, quando dico “vent’anni” avverto un senso di solennita’. Cosi’ da piccolo uno di “vent’anni” per me era gia’ un adulto (crescendo avrei scoperto che a vent’anni non sei affatto “grande” perche’ ti manca un mucchio di esperienza).
Altrettanto oggi pensare che “ho amici da vent’anni” mi fa un certo effetto. E si’, mi fa anche sentir vecchio perche’ vent’anni fa sentivo dire “conosco quel tizio da vent’anni” solo da chi di anni ne aveva un bel piu’ di me.

E cosi’ pensare che sono passati vent’anni dalla sera del 17 giugno 1989 oggi mi fa un certo effetto. Vedo volti, sento echi di voci lontane. Ricordo attimi, momenti, frasi. Vent’anni da quel “raduno” di smanettoni (oggi si dice geek), pionieri informatici che si incontravano e interagivano annientando differenze di eta’ e di classe. 17enni com’ero io e trentenni, insieme a ridere, scherzare, parlare di computer, della tribu’ della klava e via dicendo. Vent’anni fa a quest’ora pizzata, poi a piedi in giro per una citta’ certo piu’ sicura di oggi. Io, B.C. e tanti altri. Ricordo la camminata a piedi nel caldo di giugno verso la stazione per accompagnare gli amici che ripartivano in treno per Milano.
Scherzi, battute, alcune frasi del mio grande amico B.C. che disse scherzosamente per celebrare i miei 18 che compivo a cavallo di quella mezzanotte scanzonata. Lui sicuramente non le ricorda piu’ ma io si, affettuosamente. Fu una bella sera, una bella festa in giro con amici.

Poi tutto cambia.
18enne il 18 giugno di vent’anni fa.
Ne sono passati venti e ora l’anagrafe dice che sto per compierne 38.
Vita, dispiaceri, esperienze entusiasmanti, esperienze belle che diventano routine e per quanto piacere faccia non stupiscono piu’ come una volta.
Ancora una volta il mio nome e’ ben visibile sul giornale, a firma di un articolo che ho scritto sul tema di cui al post precedente. Ne sono felice ma non e’ certo come la prima volta.
Ho siti, creo avventure e successi con un clic, aiuto gli altri, ho sofferto, ho sognato, ho litigato, ho fatto il troll, ho ferito e fatto del bene, sbagliato e indovinato, vinto e perso, toccato con mano amore e dolore, gioia e morte.
Se penso a me stesso non mi sento un 38enne. Se mi guardo allo specchio o penso alla vita percorsa e alle esperienze fatte invece si’.
Ora pero’ forse e’ tempo di provare strade nuove, voltare alcune pagine.
Ed e’ questo il mio proposito per il mio 38esimo anno di vita: non certo chiudere dei capitoli, niente paura, semplicemente aprire anche altri libri, grazie anche all’opportunita’ che ormai due anni fa mi e’ stata data, che sfrutto ma che voglio sfruttare sempre di piu’.

Oggi e’ un buon giorno

Oggi e’ un buon giorno perche’ l’esame del campo visivo e’ andato bene…

Oggi e’ un buon giorno perche’ ho consegnato a chi me l’ha chiesto il video montato con 400 foto della Siria fatte da un gruppo di persone che ci sono andate. Su DVD si vede magnificamente ed Encore tutto sommato e’ facile.

Oggi e’ un buon giorno perche’ ho finalmente appreso qualcosa sulla neurobiologia degli zombie (il testo e’ giocoso ma e’ un pretesto per parlare di scienza, quindi leggete).

Insomma, oggi e’ un buon giorno ;)

Tutto va a posto…

Finite ben due cose lunghe e faticose, entrambe nuove per me ma venute benone.
Ora devo concluderne una terza, iniziata mesi e mesi fa, poi potro’ tirare un sospiro di sollievo interiore; ma prima… fra 10 ore campo visivo di controllo, quindi ora vado a riposare gli occhietti ;-)

Spero presto di poter tornare a dedicarmi a questo mio amato blogghino…

Io………. muoio

Ho sentito la registrazione amatoriale di un evento dell’anno scorso in cui Roby da solo ha cantato una serie di rarita’ e chicche da infarto per un fan. Due su tutte: “Ma perche’ non si vive per sempre” e “Grande madre”.

Io muoio.

Se questa e’ un’anteprima dei Pooh senza Stefano… beh con tutto il rispetto per lui ma i Pooh vivranno finche’ ci saranno San Roby e San Dodi (ok, anche San Red ;-)

Mi sembra d’essere ringiovanito di vent’anni per l’emozione di stanotte!
Io quell’uomo lo ADORO e la sua voce e’ un dono divino agli uomini.

Grazie Roby!
(PS: di ‘ste meraviglie andrebbe fatto un CD/DVD registrato come si deve! Venderebbe tantissimo!)

…di notte

Sera, notte, luci rosse di auto in colonna,
bibite gassate, bollicine, campagna,
discoteche, sogni fatui, luci che danzano;
luci al neon, insegne, bar, metropolitana,
macchine, desolazione silenziosa dopo la cena
un cocktail, un drink, casa, apparire, moda,
vestiti, scarpe, macchina.

E si va via e si vive e si appare e si
dimentica il valore di un ciao,
piccolo gesto dal grande valore
per chi lo fa e chi lo riceve

Nomi e scelte

Nella vita si fanno sempre scelte.
Alcune le si fanno per gioco, altre per sfida, altre per prudenza.
Si sceglie di esistere online con un nick, si sceglie di usare il proprio nome.
E’ questione di scelte. Si sceglie cosa fare, dove farlo, come farlo.
E a volte se ne deve rispondere, perche’ finche’ ti firmi pinko pallino e fai cavolate e’ una cosa ma quando leghi il tuo nome e la tua vita alle tue azioni che sono pubbliche e googlabili oggi dai tuoi amici e domani magari da parenti e datori di lavoro, forse dovresti pensare un po’ di piu’.

Vedo tante persone scegliere di mettersi in gioco con nome, cognome, foto, nomi dei posti frequentati, latitudini e longitudini. Rispetto, ma resto perplesso. Perche’? Ci hai pensato? Conosci i rischi? Sai che non potrai essere esattamente come prima? Non e’ presto?

Non so, e’ un mondo in cui tutti hanno fretta di diventare qualcos’altro.
Io per molti anni stato un nick o poco piu’ e ho scelto di legare il mio IO al mio avatar online consapevolmente e dopo averci ragionato. Spero altrettanto per chi, forse un po’ prima del tempo, fa la stessa scelta.

E spero in un po’ di prudenza in piu’ che oggi fra social network, google maps e google street…

Angeli in terra e in cielo

Quando senti che qualcuno vicino, ma che quasi non conosci, e’ salito in cielo per una malattia atroce, ti di stringe il cuore e non puoi far altro che raccomandarne l’anima al Cielo.

Quando poi quel qualcuno lascia una figlia in tenerissima eta’, manco lei la conosci ma la senti ogni giorno giocare in cortile o tornare da scuola e ti fa tenerezza, pensi che questo e’ un mondo atroce e che dovremmo dimenticarci soldi, distingui, guerre di potere e usare tutte le risorse, di energia intelligenza cuore per il bene comune.

Ma non e’ cosi’ e non posso che affidare due angeli al Signore. Un angelo e’ salito in cielo lasciando una vita a meta’. Un altro angioletto e’ qui e dovra’ affrontare un dolore tanto piu’ grande di lei. Che il Signore le aiuti e se chi passa di qui prega per loro sara’ tutta energia positiva e benefica.

I miei perche’

Perche’ scrivo agli europarlamentari per allertarli sui pericoli del “pacchetto Telecom” e perche’ partecipo al forum del governo sulla pirateria nonostante gli insulti di alcuni che in nome di interessi economici vorrebbero una Rete al guinzaglio?
Perche’ non voglio un domani dover dire ai miei figli o nipoti “io c’ero quando Internet era un luogo di dialogo e democrazia e non ho fatto niente per impedire che in nome del denaro i diritti civili venissero buttati al vento”.

Perche’ aiuto la Chiesa a comunicare se spesso non sono d’accordo con loro?
Perche’ esprimersi e diffondere il proprio pensiero e’ un diritto di tutti, io ne capisco di web e sono felice di aiutare parrocchie e preti che si adoperano per chi ha bisogno, anche se talvolta non condivido le loro idee.

SQL sul serio… finalmente!

Ho preso il coraggio a due mani e concretizzato il cuore del mio software di gestione notiziari su PHP5 e SQLite. E’ ancora una alpha, ben lontano da cio’ che voglio renderlo, ma fa cio’ che deve: permette di aggiungere notizie, modificarle, vederne la lista. Il tutto con exceptions e uso serio del PHP5.
Una volta ultimate le fondamenta pensero’ al resto. La prima applicazione concreta sara’ nel sito di una ONLUS in cui i volontari potranno pubblicarsi gli aggiornamenti da soli. Ah il programma sara’ gratuito sotto GPL per chi lo vorra’.

Cosa mi ha dato il LA e mi ha aiutato a vincere tanti (infondati) timori verso tecnologie che non avevo mai ancora usato seriamente? Beh a parte lo studio di ben due libri al riguardo, hanno giocato sia le necessita’ di gente che aiuta i piu’ poveri e ha bisogno di farsi conoscere online, sia l’aver visto interi portali basati su programmi fatti in casa e a dir poco osceni. Se c’e’ gente che fa certe cose e le propone senza pensieri, io che programmo con coscienza e impegno non riusciro’ a far di meglio???

Mi si chiedera’: perche’ SQL? Perche’ vuoi mettere fare “SELECT * FROM notizie ORDER BY data DESC LIMIT 5” per avere le ultime 5 notizie dalla piu’ recente in ordine decrescente? ;-)
E poi con SimpleXML…… no, non corriamo con i progetti, facciamo un passettino alla volta!

Pochi ma buoni

Pochi post questo mese ma almeno ho imparato a riprendermi il tempo, il che non vuol dire trascurare impegni e doveri ma almeno non vivere solo in funzione degli altri e delle loro necessita’.

Primo frutto di questo percorso, nato da un periodo difficile e dal divorzio professionale da una persona che mi ha portato buone esperienze ma anche tanta tensione e delle grosse delusioni, e’ un bell’aggiornamento tecnico e di contenuti del mio portale Mestre semplice. Con l’occasione ho anche imparato a usare SimpleXML (non che ci volesse tanto ma e’ una cosa in piu’).

Mi chiedo cosa avrei risposto a Davide ad agosto scorso se avessi previsto gli sviluppi di questo rapporto professionale. Forse le stesse cose o forse no. Adesso comunque devo riorganizzare un po’ di cose e ho gia’ iniziato a farlo, anche se non e’ semplice trovare un equilibrio e restare corretti.

E cammina cammina…

Il tramonto dei Pooh

Credo in questi giorni di essere stato soggetto dei pensieri e dei ricordi di molti amici, anche fra quelli che non sento da tempo. Il caro vecchio F’ compagno di mille PoohQuiz ha commentato nel post precedente, altri mi hanno scritto, altri magari avranno pensato. “chissa’ come la prende Gabriele….” immagino.

E come la prende Gabriele?
Meglio di diciannove anni fa quando una radio locale diede una notizia analoga se non peggiore: “all’indomani della vittoria a Sanremo i Pooh hanno deciso di sciogliersi. Ultimo tour e poi tutti a casa”. Non era vero ma ci rimasi malissimo e fui triste per giorni.

Questa volta e’ diverso. Sara’ che sono invecchiatocresciuto; sara’ che ascolto molti piu’ artisti ma forse sara’ anche che negli anni la vena creativa dei Pooh e’ andata esaurendosi. 1992 grandioso, 1994 cosi’ cosi’, 1996 bello (anche se le tre note iniziali di “Cercando di te” erano banali a essere generosi), 1999 cosi’ cosi’, 2000 bello, 2004 grandioso. E poi…? Poi compilation, live e adesso un’altra compilation. E ormai ogni brano inedito (inserito ad arte in qualche compilation) ha il sapore del “gia’ sentito”. Anche l’ultimo, Ancora una notte insieme, ha sonorita’ e note che fanno tornare alla mente altre loro canzoni, per quanto comunque sia piu’ bello della media recente come musica e soprattutto come parole.

L’anno scorso la doccia fredda, arrivata da voci e controvoci: crisi, discussioni, contrapposizioni artistiche. Non e’ detto che si vada molto lontano. Lo sapevo un anno fa, forse anche questo ha attutito il colpo.

Quello che piu’ mi secca in questi giorni e’ che non possano dire tutto e non vogliano chiudere, se devono chiudere, in bellezza. La solita compilation con il solito brano inedito se la tengono e sono arcistufo di queste trovate commerciali per vendere gli stessi brani tanto agli ascoltatori occasionali quanto ai fan quindi come per “La grande festa” la copia per me restera’ sugli scaffali. Ho comprato “Noi con voi” perche’ era un estratto live del concerto 2006 e un anno dopo e’ uscito lo stesso prodotto in versione integrale. Ma scherziamo? Che modi sono? Quante altre volte dovrei ricomprare cose che gia’ ho?
Forse dalla tournee ci si puo’ aspettare qualche chicca vista la scaletta della compilation e penso proprio che ci andro’ anche se piu’ passano i giorni meno digerisco quanto sta accadendo. Basta pensare agli stessi atteggiamenti degli altri tre Pooh: conoscono da mesi e mesi la scelta di Stefano eppure non gli risparmiano frecciatine e critiche.

OK, i Pooh hanno sempre separato le loro vicende personali dall’immagine pubblica, tanto che abbiamo saputo della grave crisi del ’96 con 10 anni di ritardo, ma arrivati a questo punto sarebbe meglio essere chiari anche per evitare che i fan si avvitino in mille pensieri e dubbi.
I fan, dico. Io secondo i canoni di certe esaltate frequentatrici di forum poohici sono solo “un fan di altri artisti” perche’ l’anno scorso ho detto che Beat Regeneration e’ stato il CD che ho ascoltato meno. ;-)

In realta’ io adoro i Pooh e la loro musica mi ha dato veramente tanto. Non conto nemmeno gli episodi. Due su tutti: una sera in ospedale nel ’90 sentii dalla TV del reparto “Pensiero”, mi precipitai e la loro ospitata al programma del sabato sera mi rincuoro’ in quei giorni di ricovero. E poi nel 2004 Ascolta e Domani, brani che un Angelo ha dettato ai cuori di Negrini e Facchinetti. Due episodi su mille di un legame infinito, di mille concerti e canzoni ascoltate e cantate a squarciagola. Io adoro i Pooh ma quelli degli ultimi 5 anni non sono piu’ i miei Pooh. Contrapposizioni artistiche? Crisi creativa? Non lo so…

Mi dispiace se la storia finisce qui ma mi dispiace ancor di piu’ che finisca senza chiarezza, con parole di risentimento fra loro e con l’ennesima assurda compilation. Non pretendo un reality show, solo un briciolo di verita’ senza aspettare la prossima biografia.

Per adesso mi godo l’esibizione di Facchinetti a Domenica in con lui veramente arrabbiato che ha cantato con talmente tanto vigore la sua strofa di “Ancora una notte insieme” da far tremare per 30 secondi il microfono!

E’ stato un bel viaggio. Se deve finire, torno a ripetere, spero in un finale degno della strada percorsa. Se non finira’ meglio ma che ritrovino la voglia di fare musica e non solo di vendere compilation.

Grazie… e auguri!

Due compleanni nel giro di 15 giorni e non sono riuscito a far regali a nessuna delle due persone festeggiate, vuoi perche’ non sono stato molto bene, vuoi per troppi impegni, casini e stress (anche se fatto a fin di bene).

E allora diro’ a entrambe in un solo post una cosa molto semplice ma che spero fara’ piacere quanto un regalo. Grazie perche’ sapete regalare entusiasmo, perche’ siete persone generose, buone, corrette, giuste, perche’ date valore a quelle tre consonanti tanto facili da scrivere e tanto difficili da dimostrare, perche’ mi ricordate l’entusiasmo di chi ha voglia di costruire e non solo di camminare lungo una strada gia’ fatta. Siete bellissime persone, e’ una fortuna conoscervi e vi auguro ogni bene per i vostri compleanni (e anche di ricevere bei regali ;-)

Grazie e… auguri!

Incrociamo le dita…

Vediamo se si puo’…
Incrociamo le dita per tre cose:

  • Un nuovo sito per don Armando e alcune iniziative su cui per ora non mi soffermo… il template di Giusto e’ proprio bello e l’ho gia’ CSSizzato. Ora tocca ai testi che avranno piu’ usi…
  • Un progetto di cuore che aspetta una luce verde per spiccare il volo…
  • Last but not least… imparare a essere piu’ sereno con me e con chi ho accanto; e costruire di piu’ e meglio con cio’ che ho in mano.