Echi di ieri

Mi accorgo che scrivo pochi post personali da un po’ di tempo.
Semplicemente non ne ho voglia.

Le cose vanno bene a meta’ e quella meta’ si svolge lontano da qui.

Quando finisco le cose che mi tengono felicemente impegnato (siti con cui collaboro, progetti vari, le riprese del corto con l’amico Oreste, le discussioni sul montaggio, lo studio di tanti nuovi libri) e mi riaffaccio ai soliti programmi di comunicazione arriva l’amarezza perche’ ripenso a persone che credevo di conoscere… e che soprattutto credevo mi conoscessero e che quindi non avrebbero mai messo in atto certi atteggiamenti di menefreghismo utilitaristico (ovvero: ti scrivo se mi servi e altrimenti sparisco per eoni).

Intendiamoci: io sono ben felice di aiutare il prossimo, anzi quando imparo qualcosa di nuovo penso a come metterlo a frutto per gli altri e ogni volta che trovo un sito interessante lo segno per poi dirlo a questo o quell’amico o conoscente a cui puo’ servire.

E ancora, sono felice di aver capito un po’ i database, di aver imparato a orientarmi nei programmi di fotoritocco, di stare facendo i primi passi nel mondo del montaggio video… ma non per me, sempre in prospettiva di quel che posso fare per il prossimo. E farlo mi appaga, anche se la persona per cui lo faccio magari mi cerca poco o lo fa perche’ ha bisogno di qualcosa. Se i rapporti sono buoni OK, qualsiasi cosa sia la faccio col cuore.

Diverso il caso di persone che si comportano per anni in un modo e dopo svaniscono salvo ricomparire se serve loro qualcosa comportandosi in modo scontroso o freddo e magari dopo un po’ sparire ancora e definitivamente (magari lasciandosi dietro qualche tvb). E che amicizia e’? E se tu sei o sei stato amico di qualcuno e sai che un comportamento simile puo’ ferirlo e’ forse giusto agire cosi’, sparire senza una spiegazione (valida, decente, seria, non scuse)?

Il fatto e’ che cosi’ ci si accorge di chi sono le persone che si comportano da veri amici. Quelli che si fanno sentire, magari poco se impegnati ma che li fanno, quelli che dicono sempre una parola, che si interessano. E, condizionati da taluni comportamenti, si finisce per verificare spesso con loro se qualcosa e’ accettabile… salvo sentirsi dire che e’ normalissimo che un rapporto d’amicizia sia condiviso e non “esclusivo”. Vero, ma spesso c’e’ chi dimentica che un cuore ha affetto per tutti e non lo esaurisce mai.

E cosi’ passano i giorni e giorni i fanno settimane e le settimane fanno i mesi. Si incontrano nuove persone e nascono abitudini diverse, si riesce a essere felici, a sentirsi dire parole belle, a ricevere gesti di sostegno che scaldano il cuore. Cuore in cui pero’ resta un vuoto: nessuno sostituisce nessuno e a intravedere le persone di ieri ci si chiede perche’ non si poteva restare davvero tutti uniti e se era tutto falso prima, quando lo e’ diventato e se mai ci si ritrovera’ ancora. Nove anni di amicizia son tanti ma anche quattro, tre, anche due possono essere tanti e se ci mancano -Dio se ci mancano- persone che in fondo esistevano solo nella fantasia di chi le aveva create e delle persone che volevano loro bene, figurarsi persone reali. E chissa’ se le cose fossero state diverse…

Comunque c’e’ una sola direzione da percorrere, la freccia punta in avanti e solo li si puo’ andare. Spero che questo post sfogo -che ho scritto per rileggere in futuro- mi aiuti a guardare avanti, a cio’ che ho oggi, senza rimpiangere troppo (e’ inevitabile farlo, almeno un po’) un passato che sempre piu’ spesso mi chiedo se fosse autentico e, se lo era, quando ha veramente cessato di esserlo. Credo prima di quanto io immagini. Forse gia’ dalla scorsa primavera, forse addirittura prima… ma no, e’ inutile farsi domande. E’ giusto chiedere agli altri almeno il rispetto. Se non vogliono piu’ darlo meglio guardare avanti, soprattutto quando non si e’ soli e ci sono tante nuove persone attorno, nel mondo reale e in quello virtuale.

Pero’ nel silenzio e’ inevitabile ripensare… l’eco di giorni di festa lontani e’ difficile da ignorare.
Ora spegnero’ il computer, indossero’ le cuffie dello Zen e cerchero’ di “coprirlo” con “Temporale”, dal bellissimo CD “Safari” di Jovanotti.

PS: il testo di Iperbole forse era profetico in piu’ sensi di quello apparente che sembrava a una prima lettura. Ma di questo parlero’ poi.
Ho di nuovo voglia di scrivere. A qualcosa questo post e’ servito a quanto pare.

Il giorno della memoria

Linko un articolo che trovo molto vero, tragicamente vero: la trappola per topi.
Giusto per non dimenticare i nuovi martiri della follia umana:

Alcuni giorni fa una bambina mi ha chiesto che cosa pensavo dell’olocausto.
Le ho detto che e’ stata una cosa orribile e che lo ricordiamo per imparare dagli errori del passato e non commetterli piu’ ne’ permettere che si ripetano.

A ripensare alla politica del governo israeliano nei territori occupati mi sa che il passato non ha insegnato molto. Non hanno organizzato uno sterminio su base razziale, certo, ma i morti e il dolore ci sono ugualmente, da decenni, in barba a tante proteste internazionali e risoluzioni ONU…

Chissa’ se fra 50 anni ci sara’ un giorno dedicato alla memoria di tutte le vittime palestinesi di questi decenni.

Io lo celebro oggi. Insieme a quello per gli ebrei vittime della follia nazista.

La famiglia italiana dispersa in venezuela

Forse l’avrete sentito durante i TG a inizio gennaio: un aereo con a bordo, fra gli altri, una famiglia trevigiana (padre, madre e due figlie di 6 e 8 anni) e’ scomparso durante un volo interno da Caracas a Los Roquez. Si e’ parlato di incidente ma una serie di fatti strani hanno insospettito tanto i familiari quanto le autorita’.

Leggete il sito creato dagli Amici della famiglia Durante e se vi e’ possibile lasciate un messaggio di sostegno e fate un po’ di passaparola. L’impegno di questa gente e’ encomiabile e vanno aiutati, se non altro parlando di questa vicenda ed evitando che sia dimenticata.

Non lasciamoli soli!

Suvvia gente, un po’ di dignita’! Meglio al voto…

Dice Fabris dell’Udeur:

“Se la maggioranza non vota lunedì una mozione di totale condivisione con quanto detto dal ministro Mastella
in aula alla Camera, non ci sarà più la maggioranza non solo numerica ma politica”.

E’ meglio votare che piegarsi ai toni di gente che con un numero irrisorio di voti pretende di imporre il proprio modo di far politica.

Vedere Prodi che dice “spero che Mastella torni presto”, di fronte a verbali di intercettazioni che lasciano allibiti, e’ davvero troppo. Io ho votato l’Unione ma a questo punto meglio le urne che restare al Governo al prezzo di cedere ai ricatti dell’UDEUR!

RIS 4

Stupendo, avvincente, mozzafiato, scientificamente ben fatto (a parte forse per i tempi degli esami). Questo e’ quanto gia’ pensavo di RIS dopo aver visto le prime tre serie.

Quest’anno che mi sto interessando di montaggio e’ tutta un’altra cosa: da una parte immagino e intuisco come creano le varie sequenze, dall’altra mi rendo conto dell’abilita’ di questa gente.

Voto per le prime due puntate: 9!

Le dimissioni del ministro Mastella

Ha preso meno di 200mila voti alle ultime politiche…
ed e’ diventato ministro di Grazia e Giustizia.

Ha preso meno di 200mila voti alle ultime politiche…
e ha boicottato il provvedimento sui DICO andando contro il programma dell’Unione e la volonta’ degli elettori.

Ha preso meno di 200mila voti alle ultime politiche…
e ha voluto l’indulto (non da solo pero’: l’han votato quasi tutti).

Ha preso meno di 200mila voti alle ultime politiche…
e ha offeso chi lo criticava e denunciato comici e blog satirici.

E poi…
il suo ministero di Grazia e Giustizia ha rimpatriato senza se e senza ma un ANGIOLETTO in un posto infernale criminalizzandone gli affidatari e non cercando strade per venire incontro alle esigenze della parte piu’ debole.

Per tutto questo e altro ancora sono FELICE che il ministro Mastella si sia finalmente dimesso.

Certo Prodi, sapendo che anche un solo senatore e’ necessario per mantenere la presa sulla poltrona, ha subito respinto le dimissioni, pero’ spero che il cortocircuito delle istituzioni non sia tale da trovarmelo ancora ministro della Giustizia.

Martelli, il vituperato delfino di Bettino Craxi si dimise dalla stessa carica al primo AdG per il bene delle istituzioni.
Mastella lo fa gridando allo scandalo, alla trappola… la moglie addirittura dice che fanno pagare a lei e al marito il voler proporre i valori cattolici. E intanto il centrodestra approfitta dell’empasse del governo e di fatto apre le porte al traghettamento dell’Udeur nella CdL.

Per carita’…
Non sono fra le persone che odiano una parte politica e ne amano un’altra ma rabbrividisco all’idea di vedere Mastella nel centro-destra domani o dopodomani. Rappresenta quel modo di far politica che la seconda Repubblica voleva cambiare e la gente non lo vuole (se no avrebbe un po’ piu’ voti, e’ palese). Lasciamo che faccia la vittima… e speriamo in una legge elettorale (o in un referendum: se fa tanta paura forse e’ giusto farlo) che eviti che partiti minuscoli siano l’ago della bilancia e condizionino l’intera vita politica del paese.

Per ora sono felice che il ministro Mastella sia dimissionario perche’ da elettore del centro-sinistra non lo potevo sopportare, politicamente parlando s’intende.

Distacchi (una storia)

Quello che segue e’ un racconto di fantasia, piu’ o meno. ;)

Basta, non sopporto piu’ tutto questo – le disse l’uomo, spalancando con un colpo secco la porta del granaio.
Vuoi uscire da qui? Non ti piace piu’ niente di quel che abbiamo costruito e condiviso? L’amicizia che ci ha portati a costruire tutto questo si deve dunque piegare alle tue intemperanze, alla tua cieca ricerca di te che ti porta a devastare tutto quello in cui credevi?
E sia, non siamo sposati ne’ legati. Siamo soci in affari ed eravamo amici. Venuta meno l’amicizia per me non ha piu’ senso continuare l’attivita’.

Certo, certo, non serve che tu mi faccia quello sguardo. Non abbiamo litigato. Ci siamo solo persi di vista. Ognuno potrebbe elencare le colpe dell’altro o credi che ne abbia soltanto io? Invece no. Abbiamo percorso un po’ di strada insieme ma a quanto pare ora… anzi no, da un pezzo, camminiamo su strade diverse e fingiamo di non accorgercene. Adesso pero’ basta. Non mi devi niente e non ti devo niente. Prendi la tua meta’ dei nostri sogni e io faro’ lo stesso.

Non dirmi “se e’ questo che vuoi”, e’ palese che lo e’ – concluse l’uomo, incamminandosi verso il campo pieno da arare.

Lavoro’, lavoro’ per ore senza voltarsi mai, sospinto dall’amarezza, finche’ quel propellente non fini’ e torno’ verso il granaio. Vuoto.
Tutt’intorno silenzio.
Doveva affrontarla, doveva chiudere quella inutile sofferenza ma ora che l’aveva fatto si accorse che non era cambiato nulla. La fattoria era comunque vuota come la sua anima. Forse un po’ di piu’ perche’ aveva dato spazio a rabbia e sentimenti di delusione che sebbene legittimi non portavano certo buoni frutti ma erano solo semi di altro dolore.

Desidero’ non aver mai detto nulla, poter tornare indietro allo stato precedente che se non altro gli lasciava la dolce-amara illusione, se non di un futuro, almeno di un passato e -forse- di un presente.

In quel momento si sveglio’, nella fattoria vuota.

Ancora una volta si mise a pensare, accumulando amarezza, che era ora di finirla con quello stato di cose.

Dare e avere

Lei 11 mesi fa mi ha ridato la gioia di guardare il mondo e la forza di imparare mille nuove cose.
Io oggi le ho dato un foglio A3 stampato a colori con due immagini: come vedevo prima e come vedo ora. Ha apprezzato moltissimo, applicativo (di cui le ho dato le coordinate online) idea e soprattutto il magnifico esito dell’intervento.

Il resto e’ gioia perenne e la pressione oculare sempre a posto, sebbene misurarla col mio nistagmo sia sempre un’impresa eroica ;)

Stanco ma sereno

Oggi in canonica ho incontrato don Marco. Mi ha chiesto come andava e gli ho risposto con la frase che riporto ora: “a volte cambia la data e ti senti rinascere”. Fra il 31/12 e l’1/1 cambiano solo dei numeri, eppure e’ come se fosse scattato qualcosa in me e mi sono messo a fare molte cose che non mi decidevo ad affrontare, seppure il 2007 e’ stato un anno intenso.

Ho sistemato alcuni siti, ho ripreso ad aggiornare con regolarita’ SOS Computer (e con 26 risposte ad altrettante domande in appena 9 giorni si va verso un mese da record) ma soprattutto mi sono messo a leggere con regolarita’. Non narrativa ma libri per espandere le mie conoscenze. Don’t make me think, su come creare interfacce web intuitive, un libro su teorie e tecniche di comunicazione, uno sulla fotografia digitale e uno che introduce all’uso dei software di montaggio video, la nuova frontiera che sto esplorando e con cui montero’ il corto a cui lavoro con l’amico Oreste.

Gia’, il corto…
Oreste mi ha dato le prime clip del video fatte in alcune location… e’ fenomenale, mi chiedo come abbia potuto realizzare certe scene. Se saro’ all’altezza di montarlo decentemente verra’ fuori qualcosa di grande impatto. E poi siamo in sintonia: ha ripreso cio’ che io immaginavo andando ben oltre quanto possibile solo leggendo i dettagli del mio racconto di base della trama.

L’impegno premia, arrivano opportunita’ e regali, come il bellissimo disco esterno/media player che due carissime persone mi hanno donato a sorpresa o come alcune cosine che mi sono preso di recente e che mi aiutano… a fare di piu’ per gli altri e meglio, che e’ la cosa piu’ importante. Quest’anno voglio proseguire la strada iniziata nel 2007 e portare a termine un po’ di progetti… oltre a riordinare alcuni aspetti della mia vita. Ce la faro’? Per adesso so che i miei ultimi neuroni reclamano un po’ di riposo quindi ciao a chi ha letto fin qui ;)

Ah, domani (oggi 10/1, ormai) visita semestrale di controllo dalla dr. Franch, la prima dopo un pezzettino. Incrociamo le dita. Pensatemi! ;)

Accorgersi che…

Capita che poi
quando non hai voglia piu’ di crederci
ti cade addosso un’emozione.

Il brindisi del 2008 coi pensieri che correvano a 365 giorni fa mi ha fatto capire che COMUNQUE, nonostante tanti egoismi, altrui ma anche miei, il 2007 e’ stato un anno fantastico.

E per il 2008? Spero che i doni che ho avuto io piovano sui miei cari e sulle persone a cui tengo, quelle vicine e quelle piu’ lontane.

Auguri e un abbraccio!