Frammenti di un anno

Intanto diciamolo: non e’ da geek postare la sera di Capodanno.
Ho l’influenza ma anche se non l’avessi sarei esattamente dove amo essere. Fin da piccolino a me le feste e’ sempre piaciuto trascorrerle in casa coi miei cari e non cambio certo oggi, soprattutto dopo quest’anno che ci vede provati e ancora un po’ piu’ soli a causa della morte del nostro micio.

Se ne va un anno che non posso definire bello ma nemmeno solo orrendo. E’ un anno cominciato con discussioni e incomprensioni, proseguito con l’incubo di una diagnosi che ha fatto piombare me e mia madre in quel mondo di esami citologici, attese, intervento, esami citoligici, attese…

Pero’ e’ anche l’anno in cui per impegnare la mente e per dare un senso al tempo ho fatto tanto. Mi sono seduto, mi sono messo a studiare cio’ che fino a ieri non capivo e ho costruito, lavorando giorni anche in modo febbrile. Ho ingrandito enormemente i servizi della Girandola, dando gioia a tante belle persone, poi ho fatto Mestre solidale per aiutare chi e’ in difficolta’.
E’ l’anno in cui la voglia di far del bene assieme ha prevalso sulle distanze fra me e Giusto. E’ l’anno in cui Giuseppe mi ha dato una forza enorme e piu’ di quanto io gli abbia forse mai dato. E’ l’anno in cui quel “essere comunita’” e l’aiutarsi nel momento del bisogno con preghiere e vicinanza morale o diretta mi e’ stato dimostrato in modo commovente da Firmo e Cesare, da Mario, da don Danilo, da Mariacristina. E’ l’anno in cui ho conosciuto, ritrovato o riscoperto diverse persone stupende.

Certo e’ anche l’anno in cui alcune persone su cui davvero contavo si sono allontanate un po’ piu’ di quanto avrei mai pensato, ma e’ anche stato un anno di nascite e rinascite. Le preghiere per la piccola Beatrice cui Dio ha donato la forza di rinascere e farsi sole per altri che come lei hanno sofferto. La nascita di Sara, la figlia di Manuel. La rinascita cristiana di Krizia.

Un anno pieno di contraddizioni. Un anno che sono felice di lasciarmi alle spalle, ma anche un anno che mi spinge a guardare al domani per fare meglio e pensare che sorgera’ un nuovo sole di quiete e salute.

Vi ricordo tutti anche se nomino solo alcuni.
Grazie a chi mi e’ stato vicino e auguri a tutti.

Propositi sull’onda dell’emozione

E dopo la solidarieta’ senza se e senza ma e l’invito ad abbassare i toni eccoci ai propositi di mettere il bavaglio alla Rete, sfruttando la stupidita’ di pochi.

Si parla di scempio sul web… ma lo scempio e’ bipartisan, basta pensare ai gruppi anti Travaglio o ai post provocatori e offensivi con cui alcuni sostenitori del centro-destra invadono vari social network, vedi OK Notizie da qualche mese preda di un tal gruppo “komunistelli” il cui fine e’ appunto offendere tutto cio’ che non e’ di centro-destra!

Rispettare Berlusconi significa anche non pensare, sull’onda dell’emozione, a leggi contro la liberta’ di pensiero (non di offesa!) motivandole con l’intemperanza di alcuni.

No alla violenza

L’aggressione a Berlusconi e’ un atto indegno senza se e senza ma. Per quante parole o azioni a noi non gradite un uomo possa fare, la violenza e’ sempre sbagliata e solo una mente cattiva -o malata- puo’ coscientemente colpire con violenza un altro uomo, ancor peggio se anziano o piu’ debole. Solidarieta’ quindi a Silvio Berlusconi che non meritava la sofferenza a cui e’ stato sottoposto.

Qui pero’ finisce la dovuta condanna da parte del tenutario di questo blog e la vicinanza a un altro essere umano ora sofferente in un letto d’ospedale (so cosa significa).

Il resto, le cattiverie dette a Di Pietro e alla Bindi da politici e da taluni conduttori, le proposte di censura dei siti che inneggiano all’odio (solo quelli in una direzione: non vedo ad esempio grandi scandali in tivvu’ per i gruppi anti Travaglio) sono viziate da demagogia perche’ in Italia si semina odio continuamente, da troppe parti.

L’aggressione a Berlusconi e’ grave, inaccettabile, sbagliata, quanto l’aggressione a tanti, discriminati, presi a male parole se non a pugni solo perche’ magari stranieri. In concreto, perche’ questo fatto non ha suscitato lo stesso sdegno e invito ad abbassare i toni? Si parla di una donna che ha preso un pugno per strada da un 17enne che le ha gridato “sporchi negri, dovete morire, andatevene via dall’Italia”! Chiediamoci bene quali messaggi trasmettiamo ai giovani -e ai non giovani ma piu’ fragili-?

Allora chi oggi critica le parole -magari intempestive- di taluni o le reazioni deficienti di chi inneggia all’aggressore via web, si chieda se non sarebbe il caso di moderare anche i propri di toni quando parla in TV e sui giornali di religione, di stranieri, di politica, di avversari politici…

Quando si parla di “coglioni” riferendosi agli elettori di altri partiti (fonte) non si sta forse generando odio?
Quando si invitano i partecipanti al gay pride a pentirsi (fonte) non si genera odio?

E allora che tutti, da destra a sinistra, intra o extraparlamentare che sia, rivedano non solo i loro toni ma anche la loro politica per aprirsi alla tolleranza e al rispetto di chi ha opinioni o modi di vivere differenti.

La violenza non va solo condannata ma anche prevenuta con un clima di rispetto per chi pensa, agisce o vive in modo diverso da noi!
Troppo facile limitarsi a condannare, quando poi non si sa ancora nemmeno benissimo se il gesto ha una matrice politica o psicologica.

Ancora una volta, anche se non sono un suo elettore (lo sono stato, ma non lo sono piu’ dal 2006) non posso che concludere pregando perche’ nostro Signore lenisca le ferite fisiche e morali di Silvio Berlusconi. E porti un po’ di buon senso a tanti che siedono in Parlamento e seminano distinguo fra gli uomini.

Una nuova avventura

Belle o brutte che siano ho deciso di iniziare a condividere le foto che scatto da quando ho ripreso in mano una macchina fotografica.

Farle appassire sull’hard disk o limitarmi a pubblicarne ogni tanto sul sito della parrocchia non aveva senso, quindi ho ho creato questa paginetta (che dopo linkero’ adeguatamente da sito e blog) in cui mettero’ un po’ di immagini.

Grazie a Peppe per avermi incoraggiato e a quanti guarderanno le mie immagini e invieranno commenti, spero… magnanimi ;-)

Perche’ su quel sito e non sul mio? Per far parte di una comunita’ e perche’ se aspetto di decidermi a fare un soft di galleria (quelli che ci sono non mi piacciono) non si useranno piu’ le macchine fotografiche ;-) Purtroppo penso troppo ai siti altrui e finisco per trascurare il mio quindi meglio scegliere la strada semplice, per una volta.

Il rumoroso silenzio della Chiesa

Capisco che la Chiesa si aspetti da questo governo tutte quelle leggi utili a imporre alla popolazione (cattolica o meno che sia, osservante o meno che sia, ecc…) i precetti cristiani, ma sarebbe veramente ora che alzassero la voce e dicessero NO.

NO a quanti nella vita privata (che se sei un politico tanto privata non e’) vivono in un modo e poi fanno leggi per renderci tutti devoti osservanti.
NO a quanti fanno distinzioni continue (tu sei terrone, tu sei clandestino, tu sei musulmano…) e poi vogliono imporre i simboli cristiani come segno di identita’ nazionale.
NO a quanti impongono i valori della “famiglia” a parole, negando leggi sacrosante su forme di unione diverse dal matrimonio, e poi in privato vivono come meglio credono.

Un po’ di coerenza in piu’ oltre Tevere non guasterebbe. Invece siccome i fedeli non vanno piu’ a Messa e talvolta anche fra quelli che ci vanno c’e’ chi non ritiene la convivenza o l’amore prematrimoniale un peccato o rivendica il diritto al testamento biologico o all’aborto, l’unico modo per condurre tutti nella direzione ritenuta giusta (alla faccia del libero arbitrio) e’ tramite le leggi. E per avere le leggi servono i politici. E per avere i politici oggi tocca accettare molto.

Bella coerenza che oscura quanti nella Chiesa si danno da fare per aiutare il prossimo!
Bravi eh.