La bandiera e la croce

Ciao!
Sei uno di quelli che per anni hanno attaccato “Roma ladrona” e invocato la padania e via discorrendo?
Sei uno di quelli che hanno sempre votato lega quando se la prendeva con la gente del sud?
Sei uno di quelli che hanno sempre votato lega quando se la prendeva con gli immigrati?
Sei uno di quelli che tempo fa hanno esultato per la legge Bossi-Fini e poi per il reato di clandestinita’ di questi mesi?
Sei uno di quelli che considerano giusti i Centri di Permanenza ed il respingimento degli immigrati?

Se si’, puoi spiegarmi cosa c’entra la politica del partito in cui ti riconosci con la bandiera italiana e con il crocefisso che vorreste metterci?

No perche’, sai, secondo me se Gesu’ tornasse quaggiu’ arriverebbe su una barca di “clandestini”, verrebbe respinto o magari affogherebbe nel Canale di Sicilia. E fra 2000 anni il simbolo della Chiesa sarebbe una barca che va a picco, non una croce.

Beatrice, angioletto della speranza

A fine dicembre 2008 Giusto, amico e compagno di avventura nel mondo della solidarieta’ online e delle mille idee di don Armando Trevisiol, mi ha scritto per raccontarmi di un angioletto che la meningite aveva ferito in modo atroce, togliendole manine e piedi, e mi ha chiesto di pregare per lei.

Sara’ perche’ quella malattia sei anni fa fu fatale per una mia amica, sara’ perche’ credo fermamente nella forza della preghiera in grado di generare energia positiva (anni fa creai un sito per pregare per una creatura ferita da un ordigno), ma la vicenda mi ha preso tantissimo e ho provato subito un grande affetto per quell’angioletto che, mi veniva detto, si chiamava Beatrice e viveva a un soffio da Mestre.

Poco sapevo di lei se non quello che una parente di Giusto (sua insegnante, credo) gli raccontava di tanto in tanto.
Ho “rotto” a tutti, via mail e vedendoci: amici, conoscenti vicini e lontani fra programmatori, sacerdoti, volontari, da 10 a 80 anni. Le notizie continuavano ad arrivare e continuavano a essere negative tanto che un caro amico, nonno ideale e persona tanto buona che ha piu’ e piu’ volte fatto la Comunione dedicandola a Beatrice, arrivo’, con la voce rotta dal pianto, a chiedersi se non sarebbe stato giusto che Gesu’ la prendesse con se’.

E sbagliavamo, perche’ quell’angioletto ce l’ha fatta e nonostante le conseguenze della malattia e’ lei a dare forza a chi le sta attorno. E’ lei che una volta dimessa dall’ospedale e’ voluta tornare subito a scuola (prima media) ed e’ riuscita a farsi promuovere pure con ottimi voti.
E’ lei che e’ voluta andare al mare senza timore del mondo. E’ lei, piccola campionessa di scherma a livello nazionale prima della malattia, che vuole tornare a praticarla e per questo s’e’ addentrata con la famiglia nel mondo ipertecnologico delle protesi sportive. E siccome quel mondo oltre che ipertecnologico e’ ipercostoso, e’ sempre lei che, senza perdersi d’animo, ha ispirato ai familiari l’idea di la nascita di art4sport, una onlus che tramite creazioni artistiche (fatte da lei stessa!) ed eventi benefici intende raccogliere fondi per sostenere l’accesso allo sport dei piu’ bambini che devono usare protesi.

Una tale forza, un’energia cosi’ grande che vedi anche quando la senti parlare, e’ sicuramente un dono di Dio, e’ la luce del Signore che brilla in lei e regala speranza ed entusiasmo, perche’ se lei che ha affrontato una cosa cosi’ grande non pone limiti a quello che puo’ fare, perche’ dovremmo farlo, io, noi, tutti?
E mi piace anche credere che una briciola della forza che Dio le ha donato derivi dai tanti che gli hanno chiesto di aiutarla in quei mesi dolorosi.

Telechiara ha dedicato un lungo programma a Beatrice e l’hanno anche pubblicato interamente su Youtube. Guardatelo perche’ tocca il cuore!!!
L’ho mostrato agli amici che l’anno scorso hanno pregato con me e le lacrimuccie (di gioia!) non sono mancate.

Di sicuro quando sul sito di art4sport accetteranno i pagamenti via carta di credito correro’ a dare qualcosa per aiutare quell’iniziativa. E’ il minimo, per chi dona speranza come fa quell’angioletto.

Emozioni di trent’anni fa

Generazione segnata la mia, forse, ma sentire una raccolta di BGM (BackGroundMusic, per i non iniziati) di Candy Candy mi evoca tanti ricordi. Coi suoi 115 episodi quella era la prima soap e noi, maschi e femmine decenni, la seguivamo acriticamente sera dopo sera alle 20 su Italia1 e sulle emittenti locali.

E a distanza di trent’anni la cornamusa del “Principe della collina” o la musica triste che ricorda la morte di Anthony fanno ancora il loro effetto, cosi’ come il walzer dei ricevimenti nel salone di casa Andrew, la musica associata ai momenti di felicita’ di Candy, quella legata a grandi orizzonti e alla speranza del domani o ancora quella degli incontri romantici con Terence.

Grandissima cosa.
Bello farsi sommergere dai ricordi… e poi magari andare su Wikipedia e vedere se si puo’ contribuire alla voce su Candy

La cornice spezzata

Musica che ti fa volare con la mente a dieci, quindici anni fa.
Altra aria, altro tempo, altri sogni, paure, errori.
Tanta amicizie scoperte, abbracciate e…

Amicizie come la cornice della foto dei bisnonni, tradita da un chiodo e spezzata in due di netto. Un falegname la reincollera’, sembrera’ come prima, ma lo sara’?

Amicizie appassite e poi cadute senza fare niente, come le foglie in viale Garibaldi andando da Oreste che sono quelle di quattro anni fa e trasmettono le stesse sensazioni di sera alle 6, quando chiedevo al cielo che tornassero persone perdute.

Amicizie cadute perche’ quello che fanno gli altri non e’ diverso da quello che fai e a volte non si sa perche’ ma dopo un giorno, un mese, un anno di silenzio farsi avanti e’ difficile e continuare a parlare oltre un tvb lo e’ di piu’ e tutto cade…
E forse quello che chiedo agli altri, andati via per scelta o per caso, e’ cio’ che nemmeno io so dare. E allora tutto scorre indipendentemente da noi o per nostra colpevole negligenza, senza una spiegazione, sia quando c’e’, sia quando non c’e’.

Alla fine del post chiudo gli occhi e un’antichissima incisione live di Fantastic fly mi porta via. Diciottenne vent’anni fa, era oltre i confini dei sogni una cosa simile. Come cambiano i confini dei sogni e cio’ che riteniamo importante…