Democrazia… diretta?

Ho scritto alla Rosa nel Pugno, il partito che ho votato alle ultime elezioni:

Scrivo per far sapere al partito che ho votato il mio disappunto per il silenzio tenuto sul caso di Maria, la bimba bielorussa violentata e seviziata nell’orfanotrofio dove vive dall’eta’ di 4 anni e che ora tutti si danno un gran da fare per rispedire all’inferno, dopo che la famiglia che da tre anni la ospita d’estate la ha nacosta per proteggerla. Si badi che non e’ stato un gesto impulsivo: prima di arrivare a questo hanno contattato tutte le istituzioni e raccolto certificati su certificati che confermano il grave stato della bimba.

Intanto il governo italiano accetta con inquietante silenzio gli ultimatum dell’ambasciatore bielorusso (“avete 24 ore”, “la bambina ci deve essere restituita senza se e senza ma” e via dicendo) e mentre su altri temi tutti sono pronti a commentare, mi pare che la vita e la salute di Maria siano sacrificabili per non meglio chiari interessi e relazioni fra il nostro paese e la Bielorussia.

Vorrei sapere se la RnP intende prendere posizione su una questione che coinvolge i diritti dei minori, l’applicazione cieca o giusta delle leggi e anche la dignita’ del nostro paese.

Vediamo se mi rispondono…

Allucinante

Ho sbagliato.
Credevo che Maria avesse confidato le violenze subite solo quest’anno, invece apprendo che sono note gia’ da due anni, che la famiglia affidataria si e’ rivolta a tutte le istituzioni non ottenendo un bel niente!

La cosa bella e’ che l’opinione pubblica finalmente inizia a muoversi. Se ne parla nei blog, nei siti, per strada, in alcune trasmissioni.

Nel mio piccolo ho segnalato la raccolta di firme dell’Associazione Amici dei Bambini a diversi siti e a occhio cio’ ha portato un po’ di firme in piu’.

Cio’ che resta inquietante e’ il silenzio (menefreghismo?) degli esponenti del Governo, solitamente pronti a commentare ogni questione. Quali interessi commerciali italo/bielorussi si devono proteggere sulla pelle di Maria? Perche’ l’Italia accetta i toni e le parole intimidatorie dell’ambasciatore bielorusso in Italia?

Forse il motivo e’ semplice: ogni intervento sensato non puo’ che partire da una critica all’atteggiamento bielorusso e alla volonta’ tanto ferma di rispedire Maria all’inferno, come dimostrano le parole dell’On. Pedrini.