“siamo i liberatori della cultura”. Cosi’ ha detto Urbani al congresso di FI.
L’ha detto il ministro che ha fatto votare una legge che:
– prevede il carcere (!) per chi scarica una canzone, pure quelle fuori catalogo o i botleg.
– impone tasse (in favore della SIAE) su masterizzatori e hard disk
– rende illegale diffondere gratuitamente le proprie opere in Internet (canzoni, disegni, testi, video delle vacanze…) se non accompagnate da un bollino SIAE
OK, a furor di popolo (e in vista delle elezioni…) ha depositato un DDL di modifica ed eliminazione di ‘sti tre orrori, pero’ il PUDORE di evitare quell’affermazione poteva anche averlo.