Franco Carlini

Tanti anni fa non c’era Internet: ci si collegava alle BBS, si scaricavano i messaggi e si leggevano aree di discussione…
Poi arrivo’ il web delle liste di discussione, dei siti FTP e di pagine web ancora embrionali. Anche li si leggeva piu’ di quanto si navigasse e si imparavano molte cose utili.

Sia nelle BBS sia nella prima Internet ho avuto modo di leggere e stimare infinitamente le parole di Franco Carlini, una persona molto competente nell’ambito di Internet e mentalmente aperta agli sviluppi della tecnologia.

Franco era cosi’ aperto che solo di recente ho scoperto la sua posizione politica e che collaborava, fra gli altri, con un giornale di partito. Mi ha sorpreso perche’ era privo di pregiudizi di alcun genere verso chiunque, cosa rara.

Competente, aperto, interessato alla gente e allo sviluppo delle tecnologie. Era. Purtroppo era, perche’ se ne e’ andato l’altra notte.

Grazie per tutto quello che mi hai insegnato. Avrei solo voluto mantenere negli anni la costanza per leggerti di piu’.

La sf…ortuna

Domenica: il server Venezia1 di Wind tira le cuoia per l’ennesima volta da dicembre 2006. Su quel server (e sul fratellino Venezia2 nato a gennaio 2007) passa tutto il traffico del Veneto e il poveretto non ce la fa piu’.

Lunedi’: dalle 14:20 alle 15 riesco a navigare e prendere la posta, poi… plop.

Martedi’: Wind ammette che il problema e’ a livello regionale e lo scrive negli avvisi, post-datando il guaio alle 10:30 di ieri. Alle 20 e 20 e’ risolto. Alle 23 e 45 muore di nuovo (per forza: finche’ non lo cambiani non ce la fa, povero…).

Mercoledi’ verso le 11: sempre down. All’assistenza dicono che lo sanno, che e’ un problema regionale e che non c’e’ una tempistica per la soluzione (!).

Mercoledi’ fra le 12 e le 13: per la prima volta in 36 anni la mia lineea telefonica tradizionale (Telecom) fa scena muta. Muta in uscita e in entrata (suona ma io non ricevo). Da cellulare chiamo il 187: sara’ riparata al massimo entro le 23:59 (!) di venerdi’ per contratto di servizio.

Speriamo bene… intanto io ho la conferma di una cosa che avevo sempre letto: i tempi per la riparazione delle linee telefoniche sono indicati per contratto. “Sperando non ci siano ritardi” ha detto l’operatrice del 187. Speriamo :) In ogni caso fa piacere avere una tempistica, come fa piacere sapere che lei dalla sua postazione ha potuto verificare al volo che c’erano “valori elettrici fuori norma sulla linea”., cioe’ problemi.

Dicevo: i tempi di ripristino. Per le ADSL consumer non ci sono, quindi chi ricorre ai servizi VOIP (Voice Over ADSL) forniti dagli operatori tenga presente che in caso di guasto potrebbe sentirsi dire che “la tempistica non e’ definita”… che temo sia la situazione anche dei clienti VOIP di Libero in Veneto.

E ora?
E ora ho l’opportunita’ di fare cio’ che mi ripromettevo da tempo: leggere, staccare la mente, imparare nuove cose… e incavolarmi contro la sfortuna!
Una volta al giorno ho l’ospitalita’ di un amico per leggere la posta (da cellulare non posso, troppo spam!). PortablFirefox e PortableThunderbird sono meravigliosi: porto con me pass segnalibri mail!

Se tutto va bene torno in un paio di giorni…
In questi giorni di forzata “astinenza” da web ho fatto tante cose che non avrei probabilmente fatto avendo tutto online. E’ proprio l’anno delle novita’. Prendiamola cosi’ :)

Comunque mi mancate :*

Katia

Nemmeno a farlo apposta, dopo due flashback sulla mia infanzia e prima adolescenza, oggi ho rivisto una mia ex compagna di classe che fece con me sia le elementari sia le medie :)

E’ stato un caso: non abita piu’ a Mestre ma passava di qui per andar a trovare una cara amica. Le e’ venuta voglia di vedere “se per caso…” e appunto per caso ha visto mia madre al balcone, l’ha riconosciuta e cosi’ abbiamo parlato un po’.

E’ sposata, ha una bimba piccola (che s’e’ stupita per le dimensioni di Frankie, il mio gattino) e negli anni scorsi ha gestito una macelleria (aaaargh!). L’ho vista serena e miracolosamente la mia pur pessima memoria visiva me ne ha fatto ricordare i tratti.

Assieme abbiamo ricordato alcuni vecchi compagni (quelli di cui ho notizie grazie a Google o a incontri con i loro familiari) e la cara maestra Visentin, nonche’ una certa prof. di matematica che pure a distanza di anni mi riporta a pensieri non del tutto positivi ;-)

Insomma, e’ stato un bell’incontro che cade in un periodo in cui sto stimolando la mente a ricordare tanti momenti. Sono proprio contento!

Tutto il giorno in bicicletta…

Rosalina, Rosalina
tutto il giorno in bicicletta
fino a sera, sera…

Cantava cosi’ Fabio Concato nel suo anno d’oro, il 1982, l’anno di “Fiore di Maggio”, dedicata alla figlia. Fiore di Maggio mi piaceva ma Rosalina mi era entrata in testa visto che le radio la passavano continuamente e io fra Radio Venezia e Superadio ero un divoratore di FM!

E allora via con quella canzoncina in testa per le strade della mia zona che erano abbastanza tranquille da poter scorrazzare con la cara bvicicletta verde semi-sportiva che avevo da un po’ di anni e a cui ho fatto fare chilometri ;)
In giro nei dintorni di una ex zona di periferia/campagna, senza meta, solo per il gusto di girare e “scoprire” posti nuovi. Ricordo l’emozione di trovare una scorciatoia dove al primo colpo d’occhio sembrava ci fosse solo un vicolo cieco. La bellissima stradina davanti a casa di Riccardo, il caro compagno delle medie che mi fece innamorare della programmazione (del VIC 20).

A piedi non ci sarei mai andato in giro, gia’ mi annoiavano le passeggiate, ma in bici era tutta un’altra cosa. In bici scoprivo… e poi ero in strada!

Venivo da un’infanzia felice nonostante gli interventi dei primi anni (fino al ’78) e non immaginavo il futuro. Pedalavo in primavera e in estate, felice di poter andare per strada dopo anni di marciapiedi da piccolo. Non immaginavo di li’ all’85 l’intervento grosso a cui segui’ il divieto ad andare in bici, adesso teoricamente decaduto ma non ho mai chiesto perche’ poi nell’89 arrivo’ lo sdoppiamento e non me la sentivo. Ora potrei anche chiedere… ma non proverei le stesse emozioni… o si’?

Riflettevo su queste cose oggi pomeriggio mentre cercavo una benedetta panetteria aperta… se non che ha cominciato a piovere.
Plop. Una goccia… sara’ una cacca di piccione? Plop. Un’altra. Plop. Plop. Plop. Plopppppppp… no, “decisamente piove!”, ho pensato.
Poi ho riso, ho messo gli occhiali in tasca (meglio vedere pochissimo -tanto ero in una strada sicura- che vedere gocce) e mi sono messo a cantare, appunto, Rosalina mentre affrettavo il passo per raggiungere la panetteria (che ho scoperto essere chiusa fino al 20, grrr) e poi rientrare.

E’ stato bello, un po’ come quei giorni spensierati d’infanzia.
Una lezione pratica sull’importanza di come si vive, piu’ dell’eta’ che si ha.

Palio 2007: altro giro…

Ancora una serata di “festa” a Siena: tutti accaldati in piazza a gridare, incitare, tremare ed esaltarsi mentre delle povere creature soffrono la paura, il caldo, la tensione, le grida, la polvere… e i piu’ sfortunati anche un incidente e la possibile morte.

E ringraziamo che non e’ anno di Giubileo come nel 2000, che se no per giubilare in nome di Dio ne facevano tre. Tanto i cavalli son mica creature da rispettare. Sono oggetti da comandare e destinare a nostro piacimento.

Ma vergognatevi!
Su un blog a Luglio ho letto un senese incavolato per le critiche dire “ma lasciateci stare!”.

Certo. Prima rendiamo illegale l’uso dei cavalli poi quando la corsa la farete correre a esseri umani che hanno scelto di farla, vi lasceremo stare. Per adesso mi piacerebbe tanto capire con che coraggio uno scende in piazza a vedere lo stress inflitto a quei poveri animali.

Evviva evviva

Sto imparando a usare sempre meglio Photoshop. Mi sono avvicinato alla grafica in gennaio: oggi faccio in 2 minuti cio’ che allora facevo in un’ora. La CS3 e’ fantastica ma anche gli strumenti gia’ esistenti, se compresi e sfruttati bene, consentono di fare miracoli.

Sto anche leggendo un bel libro sul design applicato al web e imparando molte, tante cose utili con cui ho gia’ apportato miglioramenti ad alcuni siti.

Ho scoperto nuovi blog e nuovi siti da leggere.

Questo pomeriggio andro’ ad aiutare un caro amico conosciuto in parrocchia poco tempo fa a sistemare il PC…

Essi’… aiutare… ascoltare, parlare. Se il lato tecnico del periodo va a gonfie vele, stendiamo un velo pietoso su quello umano. Ho l’impressione di avere sprecato anni ad aspettare, sperare… perche’ poi tutto si e’ ripetuto e si ripete.
Pazienza, tornero’ ai miei libri aspettando tempi migliori. Alcune cose successe questa estate me le aspettavo e in fondo e’ stato un bene, altre sono state abbastanza spiacevoli e inattese.

Sono ancora sereno, pero’ un bel po’ amareggiato da diverse cosette. C’est la vie…

Ah, il 7 agosto questo blog ha compiuto 4 anni.
Niente torta, o meglio adesso che mi e’ venuto in mente vado a cercar qualcosa per festeggiare ;)

La serenita’ ritrovata

Ero davvero tentato di cancellare il post precedente, visto che oggi sto bene e ho ritrovato la pace. Poi ho pensato che non ha senso: cio’ che provavo ieri era reale come e’ reale la pace odierna, ritrovata grazie alle parole del “Decalogo della carita’”, pubblicato su “L’Incontro” e che appena possibile copiero’ qui, sperando di trasmettere agli altri il bene che ho ricevuto io da parole semplici ma che aiutano a ritrovare l’equilibrio del cuore.

E poi oggi ho tratto ancora una volta vantaggio dal non vedere piu’ doppio…

E poi domani torna un caro amico…

Potrei non essere sereno?

Illudere e deludere

Ti illude e delude un’amicizia che nasce e poi frana,. perche’ altri lo decidono.

Illudi e deludi dando affetto, ascoltando, cercando di esserci ma non avendo sempre la forza o la possibilita’ di farlo.

Ti illude e delude ritrovare chi senti d’aver perso ingiustamente per tua o altrui colpa

Illudi e deludi quando smetti di parlare perche’ tanto ricevi solo rabbia e rancore per le tue parole.

Ti illude e delude il silenzio improvviso e ostinato.

Illudi e deludi tacendo, non facendoti vedere, magari perche’ perso nel tuo cuore in un giorno d’estate tetro e bagnato.

…siamo solo fragili, deboli, imperfetti esseri umani e non possiamo non soffrire e far soffrire, ogni tanto.

Dormendoci su tornera’ il sorriso.

Bilancio felice

Ho fatto felice un amico con un regalo di compleanno ideato quasi per caso e realizzato in men che non si dica.

Era felice lui e gli brillavan gli occhi mentre rivedeva foto di due anni di vita da parroco e sono felice io di averlo pensato e di essere riuscito a farlo, considerando che era il mio primo incontro con MovieMaker ;)

Serenita’

Interrompo il silenzio per scrivere una cosa molto semplice: in questi giorni sono sereno. Ho rallentato i ritmi: prima forzatamente (causa guasto ADSL Infostrada a Venezia) poi volontariamente anche a linea riparata. Ho ricominciato a leggere con calma, a guardare (non solo ascoltare) le cose, a cercare di imparare nuove cose senza distrazioni.

Mi sento davvero meglio e forse sto ritrovando la serenita’ emotiva necessaria a vivere meglio.

Vorrei solo saper vivere sempre cosi’, cioe’ piu’ lentamente e serenamente, non solo quando eventi esterni mi obbligano a farlo.

Fragili

Siamo cosi’ fragili…
basta un soffio per portarci via e basta la mano di un angelo per salvarci.

Un’auto, un guardrail, un testacoda, un’altra auto che arriva. C’erano tutti gli “ingredienti” per una tragedia. Che grazie a Dio, grazie agli angeli, grazie alle cinture di sicurezza non c’e’ stata.

Quel che non e’ avvenuto oggi in Puglia ci ricorda quanto preziose sono le persone che incontriamo…

A volte basta poco

A volte basta poco…

E quando il poco viene meno, magari nel momento meno adatto, lascia un grande senso di vuoto.

Il poco puo’ essere molte cose, anche vedere che certe precauzioni che hai trasmesso vengono tenute in considerazione.
Il poco puo’ essere una parola, un saluto.
A volte basta poco.

Nessuno ascolta piu’ nulla e tutti si sentono terribilmente sicuri di se’.
Non so perche’ l’unico a preoccuparsi ancora e sempre debbo essere io. Sto smettendo piano piano, dovrei smettere del tutto.

Intanto domattina alle 10 ho l’ennesima seduta dal dentista e non posso andarci con questo animo, quindi vado in letargo. 8 ore di fila di sonno mi faranno certo bene.

A new friend

Oggi mi sono fatto un nuovo amico.
Abbiamo cominciato a parlare all’ombra di uno schermo, cercando di supplire alle limitazioni di un programma, poi dal lei siam passati al tu, ci siamo raccontati, conosciuti e prima di salutarci mi son sentito dire belle parole ma soprattutto sono stato bene e ho potuto trasmettere qualcosa, che va oltre l’informatica, a una brava persona.

Una persona che, pur avanti con gli anni, e’ aperta al futuro e ai giovani e lavora con impegno per la Comunita’. Una persona che e’ cio’ che vorrei diventare e che mi ha detto anche lui che il bene che si fa torna. Magari dopo lungo tempo ma torna.
A volte fa bene ricordarlo.

Adesso un po’ di musica (quella di due post fa :), un bicchiere d’acqua fresca e andiamo avanti, che il giorno e’ cominciato bene e cerchero’ di farlo continuare cosi’.

La musica nella testa

Sono due giorni che mi risuona nella mente il ritornello di “Buon viaggio della vita” di Baglioni. Attenzione: non la melodia ma l’intero brano, conm gli strumenti e la voce, come fosse una registrazione, accompagnata dai mille colori che la mia sinestesia associa ai suoni.

Non c’e’ un motivo, a volte nella mia mente si fanno strada melodie sentite anche di sfuggita e non vanno piu’ via.
Speriamo solo che Baglioni non mi chieda i diritti, perche’ e’ come se sentissi una registrazione integrale!

… saro’ normale? ;-)

Vivo e vegeto

Vivo e vegeto… e un po’ rigenerato, forse :)

E domani ci si diverte con Sipa.net a quanto pare, nel senso che devo aiutare a usarlo, pur non avendolo mai usato molto io per primo, ma contano su di me e questo mi da’ carica :)

Poi qua c’e’ un sole stupendo ed e’ bello andare in giro, perdersi e fermarsi nelle vie alberate… le stesse vie che 2 anni fa erano buie piovose e triste e ora sono serene e raggianti.
Strana la vita, ci sorprende sempre…

Un’epoca magnifica

“Casa dolce casa”, mi hai appena scritto via SMS.

Due ore fa eri stravaccata su una poltrona dell’aeroporto di Venezia.

Due ore fa guardavamo lo stesso cielo calcolando una posizione convergente con Google Earth.

Due ore fa ci sentivamo vicini, come per tutto oggi e ancor di piu’ tutto il 18.

Eppure i nostri dialoghi scorrevano tramite i medesimi cellulari nella rete di Vodafone e i tempi di consegna erano gli stessi.
20 o 900km non fa troppa differenza in quest’epoca.

Figurarsi se fa differenza: mentre scrivevo a te parlavo col mio amico Alen a Vancouver…

Eppure restiamo umani e il senso di prossimita’ significa ancora qualcosa. E significa molto usare un offytracker e sapere che il tuo volo e’ pronto per l’imbarco, e’ in attesa dell’OK per il decollo, e’ decollato… e il web si mischia alla realta’ perche’ ne sento il rombo da qui e avverto il tuo animo e il tuo carico di emozioni in volo nel cielo sopra il mio mondo, come cinque giorni fa.

Percezioni, come quando costruisci un’immagine mentale e poi non riesci a staccartene del tutto anche se svanisce. Ma e’ bello cosi’, fa parte della vita, fa parte di un’epoca magnifica in cui gli uomini potrebbero essere molto piu’ vicini e vivere con maggior armonia, se solo si rendessero conto di stare attraversando un momento che non si era mai verificato lungo l’intera storia umana.

E per adesso ben tornata nel tuo mondo offy e buon happy router! Sbrigati a leggere ;-)

Profumo di mare e pensieri che corrono

Arriva odore di sale e acqua.
Non mi manca il mare, ci andavo da ragazzo ma oggi e’ luogo di caos, feste e cose che non mi appartengono, non mi sono mai piaciute. Ci tornero’ se formero’ una famiglia. Ci portero’ figli e moglie.

Luci, sole, vento.
Affacciarsi alla finestra, scendere in strada e passeggiare serenamente per le “proprie” strade calde e silenziose. Riconoscere luoghi e ambienti. Sentirsi parte di una comunita’, di qualcosa che va oltre se stessi. Farne parte, dare e ricevere idee, sogni, proposte, progetti. Costruire assieme agli altri.

Persone
Limitarsi, contenersi, sopportare, ascoltare, capire, guardarsi dentro, guardare gli altri, sostenere gli altri. Siamo cosi’ tanti e cosi’ diversi. Non siamo tutti uguali, non possiamo esserlo e non ci resta che cercare di capire le distanze e le differenze.

Pensieri filosofici e finta saggezza?
No, solo constatazioni che arrivano con l’eta’ e le esperienze. Ci vuole solo tanta, tanta pazienza per capire gli altri e accettarli, senza pero’ farsi travolgere dagli altri. Bisogna imporsi e imporre dei limiti per non rovinarsi l’anima.

Tutto sommato questa sera sono sereno.
In questi giorni ho ritrovato energia e voglia di costruire e ho ricominciato a farlo. Oggi forse ho constatato anche di avere un po’ di equilibrio mentale.