Oltre la lente opaca

Questi occhiali si sporcano spesso, vuoi perche’ devo tenerli vicini a causa della loro montatura, vuoi perche’ ho le ciglia eccessivamente lunghe “grazie” al Lumigan.

Un tempo per pulire una lente sporca bastava un fazzolettino, adesso serve lo spray apposito (tu guarda…). Oppure l’acqua.
Siccome non sempre ho voglia di alzarmi e andare a cercare un rubinetto, mi rassegno e restano sporchi.

Tanto?
Cosa c’e’ da vedere al di la’ della lente?
Li pulisco per uscire, per leggere, per studiare (non si dovrebbe smettere mai) o per programmare. Il resto gia’ lo conosco e non mi riserva troppe novita’. Silenzi, vuoti, frasi cattive e tanto tanto disinteresse e menefreghismo che una persona non si aspetterebbe.

Vorrei avere il coraggio di reagire come offi ha fatto mercoledi’ o di “ottimizzare”, come fa un’altra persona. Ma non ho il loro carattere deciso. Io me ne pentirei in fretta, gia’ lo so.
E allora lasciamo che tutto scorra e spendiamo il tempo a imparare.
Qualche schiarita c’e’, alcune inattese, altre su cui so di poter ancora contare. Per il resto, tutto scorre via.

Ah. Vedo che e’ scoccata la mezzanotte. Esce il nuovo numero di P.I.
Meglio pulirsi gli occhiali e andarlo a leggere. Altre finestre desolate, ricolme di messaggi individualisti, non saranno meta dei miei prossimi alt+tab per un po’.