Aridita’

Sta succedendo qualcosa di molto triste. Tutto attorno, in realta’ a volte differenti da loro, vedo tanti rapporti fra persone che conosco infrangersi. Legami che cadono, solidarieta’ perse, aridita’, acidita’ a iosa, crisi e dolore sincero, gente che si perde e si allontana, gente che si arrabbia, gente che ascolta e poi saluta con un sorriso e via, gente che ascolta e poi gia’ che c’e’ chiede la solita info tecnica e sparisce.

Ma non parlo per me, ho riempito un blog di me. Io sono un testimone.
Trovo tanto triste vedere legami congelarsi e poi lentamente dissolversi nell’indifferenza.
Trovo triste vedere gente che soffre e non avere (piu’) i mezzi per dire una parola. E non e’ solo “una” persona.

Poi alla fine ognuno andra’ avanti per la sua strada convinto di aver agito nell’unico modo possibile ma quale grande capitale umano sara’ andato perso. E non sempre il treno torna indietro.

Il mio tempo per cambiare certe cose e’ finito, ora ie foglie disperse dalla tempesta voleranno senza controllo le une il piu’ lontano possibile dalle altre, pare. E’ un vero peccato.

Mi ascolto la cover di “Concerto per un’oasi” (con assolone di chitarra elettrica riarrangiato) di un grandissimo chitarrista di nome Luciano e vado a letto.