Mestre semplice

Una settimana fa ho finalmente aperto il mio portale su Mestre, intitolato semplicemente… Mestre semplice.

Perche’ e’ nato?
Perche’ negli altri siti su Mestre non trovavo quello che cercavo e se lo trovavo era illeggibile (i caratteri rossi su sfondo nero del pur bel “mestreinrete” sono stati il mio tormento per anni) e cosi’ un annetto fa ho pensato di iniziare a raccogliere i link dei vari siti inerenti Mestre, trovandone per altro moltissimi…

Poi e’ nata l’idea di mettere l’immagine satellitare del luogo, per i siti relativi a luoghi fisici…

Poi ho pensato che sarebbe stato bello aggiungere il collegamento alla mappa stradale e ho scritto una email formale a SEAT per chiedere il consenso di inserire un link alle loro mappe. Non mi hanno nemmeno risposto.

Poi Google Maps ha aggiunto le mappe stradali italiane all’interfaccia per programatori e cosi’ ho potuto inserire tali contenuti direttamente nelle pagine del sito. Qui si vede il differente approccio al web in Italia: Google guadagna in pubblicita’ permettendomi di integrare i suoi servizi nel mio sito. Altrove io sono un moscerino che chiede “nonsisacosa” e a cui non vale neppure la pena rispondere.

Poi mi e’ venuta l’idea di aggiungere le foto, perche’ Mestre non e’ solo la tangenziale e perche’ far vedere gli edifici dal lato strada semplifica la vita a chi deve andarci. Ho chiesto a un amico che ha iniziato… e mi ha fatto poi penare un po’, salvo rassegnarsi e lavorare quando ha capito che non intendevo pubblicare foto da 5 megapixel con luci e riflessi artistici ma che al piu’ avrei inserito immagini JPEG da 800 pixel con l’85% di compressione in quanto servono per riconoscere gli edifici e il sito dev’essere accessibile anche a chi non ha ADSL. Poi magari le foto superhires le metteremo se verranno chieste.

Poi un altro amico, che lavora in una ditta che crea siti web per gli hotel, mi ha aiutato a trovare i siti degli alberghi della citta’. E un altro amico ancora, da poco ritrovato, mi ha aiutato con altre ricerche…

Poi fra una riscrittura del programma, un’ottimizzazione, momenti di stanca, impegni, tensioni, l’onore di mostrarlo agli amici e alla mia oculista, l’aiuto di un altro amico fotografo (che sta facendo il giro di Mestre con un mostro da 8 megapixel), e’ arrivata la voglia di fare lo sforzo finale, metterlo online e affidarsi al giudizio degli utenti.

All’inizio pensavo di inserire dei banner commerciali nelle varie pagine ma strada facendo ho cambiato idea: preferisco affidarmi a eventuali donazioni e offrirlo come un contributo alla mia citta’, piuttosto che affiancare a contenuti tanto curati delle pubblicita’ che potrebbero non essere in linea con le necessita’ ed i gusti di chi naviga il sito, comprese scuole, enti religiosi, ecc…

E poi via, io amo Mestre e ho voluto donare qualcosa alla mia citta’. Io ne guadagno nella gioia di dare qualcosa agli altri. Senza pretendere nulla in cambio. Se poi arriva (in forma di donazione o di offerte di lavoro) tanto meglio. Tanto piu’ che come forma di apprezzamento per il mio lavoro ho inserito anche le donazioni (documentate) al Gruppo Missioni della mia parrocchia (che fa adozioni a distanza) o ai progetti del caro don Armando, che vuole creare un centro di aiuto per i degenti del nuovo ospedale di Mestre.

Perche’ parlo solo oggi del nuovo sito?
Perche’ oggi e’ un giorno importante: intanto esce il numero di Lettera Aperta (il foglio della mia parrocchia, diffuso in diverse migliaia di copie in tutta la citta’) con uno spazio dedicato a Mestre semplice, e per questo ringrazio calorosamente il parroco don Danilo.

Non solo, ma in appena sette giorni Mestre semplice e’ approdato su Google (o quasi, vedi update a fine post ;). Senza patemi d’animo, ottimizzazioni, studi sul posizionamento, questo e quello. Merito certo dei collegamenti da siti affidabili e importanti (prima di tutto La Girandola, grazie a Tiziano e Nicola per la fiducia). Per apparire in prima pagina con la keyword “mestre” ci vorra’ ancora molto tempo ma risultare gia’ terzi nella ricerca con la combinazione di termini “mestre” e “portale” (sotto il famoso mestre.it ed il comune di Venezia) e’ senza dubbio un bel risultato!

Sono contento, perche’ ho avuto la voglia, la forza di volonta’ e la costanza di realizzare un piccolo sogno, di fare qualcosa per gli altri e per me. Ora posso affrontare l’ospedale (domani esami, fra 7 giorni, probabilmente, intervento in “one day surgery”) piu’ serenamente, sapendo che mentre io saro’ li i miei concittadini trarranno beneficio dal mio lavoro.

Update 9/2/2007: per Google ho cantato vittoria troppo presto, sembra che ci mettera’ un po’ ad assestarsi… in effetti una settimana aveva del miracoloso… vorra’ dire che intanto spargero’ la voce e vedro’ di ottenere qualche collegamento da siti con un buon traffico.

La famiglia

Cos’e’ la famiglia?

Un uomo e una donna che si sposano in Chiesa?

Un uomo e una donna che si amano, si sostengono e vivono assieme al di fuori del matrimonio?

Una madre e una figlia?

Un figlio e una madre?

Un padre e un figlio?

Due uomini che si amano, adottano un bimbo e gli evitano una vita in orfanotrofio?

Due donne che grazie alla scienza riescono ad avere una figlia e la amano e le danno tutto il loro affetto?

Per me si’. Sono tutte famiglie.
Dove c’e’ affetto e sostegno reciproco c’e’ famiglia.

La Chiesa, temo piu’ per l’orgoglio di avere la ragione, che per illuminazione divina, ci dice che non e’ cosi’ e che non bisogna fare leggi in favore di chi sceglie forme di convivenza diverse dal matrimonio. Di fatto si vuol legittimare solo chi si sposa secondo il rito Cattolico, sopportando chi lo fa in Comune e penalizzando chi ha altri valori, seppure la Costituzione italiana preveda la liberta’ di pensiero e il diritto a vivere senza essere cattolici o non in conformita’ con i precetti cattolici.

La loro motivazione e’ che ogni altra forma e’ “contro natura”. Quale sciocchezza?!

In NATURA esistono molte razze non monogame, cioe’ che si accoppiano liberamente, una volta con uno, una volta con l’altro. Certo, esistono anche animali che restano fedeli a vita al compagno, ma se vogliamo metter in mezzo “la natura” dobbiamo considerarla tutta, non solo una parte. E ricordiao che anche noi siamo animali e fino a qualche tempo fa agivamo in base alle leggi di NATURA anche noi.

Prima ho parlato di orgoglio. Di voglia, di pretesa di avere ragione, di sapere che le cose stanno cosi’ e basta. Poteva essere comprensibile quando credevamo che la terra fosse al centro dell’universo e magari il solo pianeta abitato. Oggi sappiamo che l’universo e’ grande, la terra non e’ al suo centro ed e’ ragionevole immaginare che esistano miliardi di miliardi di altre civilta’, ognuna con le proprie regole, religioni e tradizioni. Dio e’ uno ma e’ ovvio che si sia presentato sotto forme diverse a seconda delle culture e della situazione geopolitica. Lo ha fatto sulla terra, figuriamoci altrove…

Pensare che il matrimonio sia uguale dappertutto, che solo un essere di sesso maschile e uno di sesso femminile sposati in un tempio religioso siano una famiglia qui e in tutto l’universo e’ veramente assurdo e sintomo di una mentalita’ ristretta che fatica ad accettare che noi si sia parte di qualcosa di piu’ grande e che il fine dell’umanita’ sia crescere in armonia, sostenendo e amando il prossimo nel rispetto delle sue scelte.

Mi spiace cari signori ma quando intimate ai politici di non fare leggi che mettano in crisi (e perche’ mai, poi?) la Famiglia, io non credo stiate parlando in nome di Dio perche’ non credo che la preoccupazione principale di Dio sia la forma giuridica della famiglia ma che vi sia amore, rispetto, sostegno e perdono.

Quando poi sento dire da un Vescovo che una coppia omosessuale non e’ una famiglia perche’ non puo’ procreare”, e penso alle migliaia di coppie sposate sterili, credo che davvero l’orgoglio accechi e faccia perdere la visione di cio’ che puo’ davvero volere Dio.

In Fede.
Post scritto da una persona che ogni settimana si impegna perche’ la voce della sua parrocchia esca dal quartiere e si presenti sulla grande Rete.

Strage allo stadio

Nel 1985 avevo 13 anni. Non c’era Internet e io non avevo ancora una TV in grado di decodificare il Televideo quindi le notizie le apprendevo dai TG trasmessi agli orari canonici.

Alle 20 circa Paolo Zennaro a Radio Venezia accenno’ a scontri fra tifosi allo stadio dove si doveva svolgere una importante partita di coppa UEFA.

Solo il giorno dopo avrei conosciuto la portata della tragedia che si stava compiendo in quelle ore mentre io ascoltavo sereno le dediche durante la “Stereomagicaserata” della mia radio preferita.

I politici d’allora si scandalizzarono e parlarono di decisioni urgenti, provvedimenti estremi, ecc.

Eppure non e’ cambiato niente e sapete perche’? Perche’ attorno al calcio, risse comprese, girano i soldi e quindi tutto e’ lecito.

I signori politici della Seconda Repubblica vogliono dimostrare l’opposto? Bene. Impongano lo stop alle partite. Tutte. Che a calcio giochino solo i bimbi nei cortili. Niente piu’ partite di calcio in Italia fino a settembre 2008 e alla ripresa esclusione immediata delle squadre se durante una loro partita si verificano incidenti a causa degli ultra’,.

Voglio proprio vedere se lo faranno. Voi ci credete?

Mentre aspettiamo leggiamo la cronaca di quella sera di 22 anni fa, non cosi’ diversa dalle notizie odierne:
Strage dell’Heysel (da Wikipedia)