Flowers of the sea

Non so se ne avevo parlato gia’ ma ricordo che durante l’estate 2003 restavo incantato di fronte a un plugin x winamp che mostrava una serie di sfere colorate muoversi all’interno di infiniti tubi di luce, allontanarsi, riavvicinarsi, percorrere strade tortuose e poi ritrovarsi, il tutto senza fermarsi MAI.

Con “Flowers of the sea” degli ERA il tutto aveva un sapore incredibile che mi dava i brividi e mi faceva pensare alle nostre anime nelle infinite strade dell’esistenza che certo non puo’ iniziare e finire QUI.

Quel plugin non l’ho piu’ ma la canzone si e mi da’ i brividi tuttora. L’ho messa su dopo aver ascoltato un’omelia di don Danilo che ho sentito la voglia di mettere online.

Ah, sono le 3 e mezza.
E sono tre anni.

Ed e’ successa un’altra cosa che non so spiegarvi a parole…

Le persone di ieri

Persone che hai dimenticato
persone che la vita ti ha portato via
– avevo 8, 9 anni, andammo a Tarvisio con mia nonna e la zia Anna (“la zianna”) dalla cugina Flora che aveva una casetta sui monti che faceva tanto Heidi. Sono tutte persone di ieri. Mia zia se n’e’ andata nell’85, la Flora pochi anni dopo. Mia nonna c’e’ ma e’ cosi’ tutto diverso…

Poi gli amici, quelli che spariscono lentamente, quelli che loro non ti chiamano e allora tu non li chiami e vi perdete; quelli che se ne vanno; quelli che vi ferite a morte e poi non si torna piu’ indietro neanche se lo vorresti con tutto il cuore; quelli che te li porta via il cielo…

Giorni strani. Malinconici.
Mi tengono impegnato gli imprevisti.

No, cioe’… e’ mica da tutti essemmessare alle 23 col parroco che ha il pc in panne ;)

Sorrisi, momenti allegri, belle notizie, corde lanciate che cadono nel nulla.

Quindi eccomi, ho iniziato questo post ieri notte che ero malinconico poi oggi volevo passare il pomeriggio a studiare SQLite standomene lontano da chat e IM e invece mi chiama don Danilo e vado all’opera di salvataggio. Opera che andra’ continuata domani con l’eliminazione di Norton, un backup sul mio hd portatile ed eventualmente la resurrezione (alias ripristino ;) ).

Insomma queste cose mi distraggono ed e’ bene perche’ un po’ di malinconia c’e’. Sono tre anni oggi. Tre anni fa a quest’ora si consumava una cosa triste, tragica che non posso pensarci…

Adesso la mia idea e’ che Tu ci sia. Non qui. Non ti vedo, ma di segni che ci sei e vegli su di me e su di noi ne ho avuti tanti, tantissimi. Stiamo tutti camminando. Io sulla mia strada quaggiu’, tu da qualche altra parte. E hai il gran cuore di spargere il tuo affetto a chi e’ rimasto qui.

Vorrei essere coerente come te. Dice Vecchioni che il segreto e’ “dividerti in tutti gli amori che hai per non perderti, perderti mai”. Io non sono tanto bravo a dividermi, anzi! Ci provo ma alla fine sono piu’ le persone che si sentono (o sono) messe da parte di quelle che mi trovano davvero vicino.

E a volte mi chiedo cosa sarebbe stato di noi se non ti fosse successo niente. Magari ci saremmo pure persi di vista… magari ci scambieremmo qualche SMS e via… anche se ieri tu eri tanto importante per me e io lo ero per te al punto che tenevi vicino al letto la traccia cartacea di quella nostra conversazione di fine giugno.

Questa e’ un’autocritica, perche’ tante volte non ci si rende conto di quanto prezioso e’ cio’ che si ha. A volte lo si trascura, lo si butta via, lo si lascia appassire rinviando sempre a domani. A volte si tradisce quello che si voleva essere e si fa del male. A volte prevale l’orgoglio sul buon senso e sulle buone intenzioni.

In questo 2006 io ho guardato piu’ a me a cio’ che perdevo io, a cio’ che cercavo io, a cio’ e a chi volevo tenere stretto io, che ai dispiaceri che tante persone accanto a me vivevano per tante ragioni diverse. Le conseguenze sono state ulteriore dolore. Sembra che quella tragedia di tre anni fa non ci abbia insegnato niente, che non abbiamo imparato ad abbracciarci e a camminare insieme, che io per primo non abbia imparato il valore di quel “se chiedi scusa non ci perdi niente”.

E mi ricordo che stavamo bene
e bene riempivamo i nostri giorni
ma i giorni messi in fila fanno tempo
e il tempo fa cambiare.

Cambiare che neppure lo sappiamo
e non sappiamo come va a finire
e va a finire che poi ci perdiamo
che ci perdiamo tutto, proprio tutto.

E tutto ci fa voglia di cercare cercare
tra la gente e in mille strade
le strade che ci portano lontano
lontano ma da soli.

Il passato non torna e se Chiara dal cielo davvero mi veglia, ci veglia, tante altre situazioni si sono frantumate e anche quelle che non si sono frantumate hanno risentito di colpi pesanti. Il passato non torna, dicevo, ma c’e’ un futuro e sara’ un futuro nel quale tutti dovremmo cercare di volerci piu’ bene, di bisticciare meno, di vivere piu’ in armomia per camminare insieme e aiutare nel cammino le persone a noi piu’ care. Io ci mettero’ tutto me stesso e spero che Chiara, il nostro piccolo tenero angelo, continui a vegliare su di noi che ne abbiamo tutti, tanto, bisogno.

Sei sempre nel mio cuore,
ti ricordero’ per sempre.

Anche se va un attimo via la luna
ogni addio può essere libertà
La realtà moltiplica luci e ombre
ci darà da vivere senza noi
E si può dividersi e non sparire
se è così riabbracciami quando vuoi
e poi non sarà mai tardi
per farci vedere insieme
sicuri di chi ci ama, domani
e ci porterà fortuna
non perderci di vista mai… domani!