Non buttate il tempo!!!

Se avete un amico, se avete una persona a cui tenete non perdete mai l’occasione di dirgli ti voglio bene, non rinunciate mai a scrivergli o a farvi sentire perche’ un giorno di colpo il tempo finisce e sentirete la nostalgis di non avere detto un ciao in piu’.

Ti vorro’ per sempre bene Chiara.

Come quando ci sismo telefonati la prima volta che credevo stessi scoppiando dal ridere e dalla gioia…

Come quando leggevi le mie favole….

Come quando consolavo il tuo cuore cosi’ triste per i tuoi pochi anni…

Come quando ci scrivevsmo gli sms…

Come quando ti ho chiamata qualche settimana fa…

Come quando eri felice e orogliosa per l’articolo di francy sul gazzettino…

E’ stata l’ultima volta che ci siamo sentiti, con quel sms felice…

Ti vorro’ sempre bene.

… perche’ noi ci mettiamo il cuore! ;-)

“qnd ho letto l’sms ho fatto un urlo ke nn si capiva cos’era, sembrava un asino ke ragliava, il problema è ke l’ho fatto immezzo al viale e tt si sono girati”

L’sms parlava del fantastico evento di cui ho parlato nel post precedente e chi ha scritto ‘sta cosa, in idioma smssoso, ha rischiato di essere preso per matto per la gioia che ha provato! ;-)

Oltre ogni speranza!

Lo scrivevo due giorni fa: le cose bisogna farsele. Ci si crede, le si coltiva con impegno e dedizione, ci si muove in prima persona… e si fa centro!

Nel post precedente dicevo:
[…] ho gia’ scommesso su una grande speranza. Spero che cio’ che ho fatto oggi vada in porto ;-) […]

La “scommessa” era una lettera al Gazzettino. Dal giorno dopo mia madre ha iniziato a chiedermi se mi avevano risposto. Effettivamente anch’io immaginavo di ricevere qualcosa da loro in email e invece…
la risposta e’ arrivata sul giornale! Il Gazzettino ha dedicato un articolo al mio sito per Francesca!

Adesso la bambina e la sua famiglia sanno dell’iniziativa che ho messo in piedi, assieme a tantissime persone (e’ giusto e doveroso ricordarlo), per loro.

Che chiedere di piu’? Sono felice e ringrazio il Gazzettino per l’attenzione data a questa iniziativa.

Come ho detto: le cose a cui si tiene bisogna coltivarle pian pano, con dedizione e impegno quotidiani.

OK, punto e a capo.

Basta aspettare le persone che “faranno”.

Basta prendersela e sentirsi delusi.

E’ profondamente ingiusto che ci sia chi agisce cosi’ ma non bisogna farsi rovinare l’animo e i giorni da questo.

Se voglio una cosa me la faccio e la costruisco con impegno e fatica, come ho sempre fatto.
Se qualcuno puo’ e vuole aiutarmi lo apprezzo, ma non mi fermero’ piu’ ad aspettare gli altri.

E’ tempo di reagire e ricominciare a scalare per ottenere cio’ che desidero.

Sono di nuovo felice e ho gia’ scommesso su una grande speranza.
Spero che cio’ che ho fatto oggi vada in porto ;-)

Se non funzionera’ tentero’ una nuova strada. Da solo o assieme
a chi vorra’ aiutarmi, ma non con chi promettera’ di farlo.

GF -> resettato e riavviato.

(o impazzito del tutto, chissa’… ;-) ma di solito quando mi
abbatto troppo per qualcosa poi riparto di slancio!)

Le cose bisogna farsele…

Stavo guardando questo sito. L’ho creato con le mie mani, studiando e applicandomi. E come questo sito ho fatto tante altre cose piu’ importanti. Tutto da me. Certo ho avuto l’appoggio e l’aiuto di vari amici, ma l’iniziativa e’ sempre stata mia. Fare il sito, spostarmi su Dreamhost quando chi mi ospitava iniziava ad avere problemi (e rendeva la vita impossibile a me), creare questo o quello. Tutto affrontato in prima persona, chiedendo un aiuto o un parere ma senza aspettare niente da nessuno. Anche perche’ se si chiede…

“guarda, sono daccordo con te su tutto ma preferisco non essere coinvolto, non vorrei andarci di mezzo io poi… comunque condivido eh”

“si’ si’, domattina lo faccio, scusa dei casini. Domattina lo faccio. Si’ si’ ti tengo informato” (due giorni fa).

“te la faccio in settimana”

E potrei andare avanti…
comunque questi sono solo tre esempi su tre cose diverse. Una di queste addirittura non l’avevo chiesta, mi era stata offerta. Va beh, aspettiamo. C’e’ chi dice no subito perche’ alla fine e’ meglio non farsi coinvolgere, c’e’ chi dice si’ e scompare e chi si fa avanti autonomamente e poi scompare.

Aspettiamo..
Mi si permetta questo sfogo perche’ se c’e’ una cosa che detesto e’ sentirmi preso in giro. E sta succedendo troppo frequentemente da un po’.

In bocca al lupo…

… a una persona che conosco e che si avvia timoroso a fare un piccolo, minuscolo, intervento che pero’ a lui fa tanta paura. Giusto per dimostrare che il dolore e’ soggettivo e cio’ che ad alcuni sembra un sassolino per altri puo’ essere una montagna.

Ma andra’ tutto bene, stai tranquillo!
In bocca al lupo!

Grazie!

Qualche settimana fa una delle mie solite ricerche “strane” su Google mi ha portato a scoprire l’esistenza di un libro che sembra essere stato scritto per cercare di dare una risposta alle domande che mi sono sempre posto. Si tratta de “La mente silenziosa” che affronta il pensiero degli animali, le sue similitudini con il nostro e soprattutto le differenze.

Ho letto l’introduzione e degli estratti e me ne sono innamorato. Ho visto l’indice dei capitoli e ho detto (ero in chat con degli amici) che avrei tanto voluto averlo, che era il libro dei miei sogni.

Ebbene, un caro amico si e’ fatto avanto e sebbene gli abbia ripetuto che non ritenevo di meritarlo e di non disturbarsi, ha preteso e voluto regarlarmelo come ringraziamento per tutto cio’ che, dice, faccio.

Continuo a pensare di non meritarlo ma e’ un dono che ha un grande valore e per il quale lo ringrazio: non solo e’ un bellissimo libro che sto gia’ divorando ma rappresenta anche un gesto di affetto e stima che cerchero’ di ricordarmi nelle brutte giornate, quando tutto va male e l’autostima precipita (dura poco ma accade…).

Ciao

Qualche giorno fa, ma l’abbiamo saputo solo oggi, e’ morta in Francia la santola (madrina) di mia madre.

Io l’ho conosciuta poco, siamo stati un mese da lei in Francia nell’81. La ricordo poco ma era una cara persona, ha avuto una vita intensa e ha rappresentato molto per mia madre.

La saluto qui, ricordandola per quel mese trascorso in Francia tanti anni fa. Di quei giorni ricordo fra le altre cose un cielo blu’ che sembrava dipinto e un sole stupendo. Che lei possa trovare quel cielo dov’e’ ora e soprattutto che ritrovi li suo marito.

Post scritto sulle note di “E’ bello riaverti”.
Ascoltatela.

Blackout

Saluto Mafalda.
Mi accorgo che c’e’ qualcosa di strano.
Finisco di salutarla.
Mi ripeto che qualcosa non va con la luce.
La osservo. Sembra fluttuare.
Tocco la lampada.
E’ come se si stesse muovendo.
Vado in corridoio e guardo il lampadario.
Stessa cosa.
Cacchio il terremoto.
Lo scrivo in chat per renderne partecipe Alen.
Vado in entrata a vedere il lampadario li’.
Si spengono le luci.

Penso sia successo solo a casa mia.
Penso di andare alla porta e vedere se sulle scale c’e’ luce.
Mi ricordo di essere pigro.
Tiro la tenda e alzo la veneziana.
Buio in strada.
Allarmi che suonano.

Bel guaio, un quartiere senza luce.
Decido di andarmene a letto.
Sfrutto il cellulare per illuminare la stanza da bagno.
Mi spoglio e mi corico.
Scrivo qualche SMS scherzoso.
Scrivo a Manuel per chiedergli se anche da lui manca.
Penso, sara’ a casa sua a meno di 1KM da qui.
E’ a Treviso da un’amica. Mi chiama.
Non c’e’ corrente nemmeno da loro.
Chiamera’ l’ENEL.
Boia mondo.

Mando un SMS ad Alen.
Treviso e Venezia senza corrente, sai niente?
Alen dal Canada legge il sito di Televideo.
Alen mi informa che tutta Italia e’ senza corrente.
“scagotto”

Telefono a Manuel.
Mi dice che il servizio “segnalazione guasti” non va.
Lo aggiorno.

Quanto durera’?
Ore? Giorni?
Mi si scarichera’ il cellulare.
Non parliamo della roba in frigo.
Cosa sta succedendo?
Perche’ succede in tutta Italia?
E se fosse un attentato?
USA, Londra, un altro paese europeo e ora noi.
Decido mandanti, mezzi e vittime.
E se fosse un colpo di Stato?

Recupero una radio a pile.
Le radio son morte.
In FM si ascoltano i successi rock della Croazia.
RAI Radio Due trasmette chiacchiere e musica insulsa.
Decido che non meritano la corrente.
RAI Radio Tre fa la rassegna stampa e parla dello sport.
Alla fine dicono che c’e’ il black out.
Che e’ colpa delle linee di collegamento con l’estero.
Che stanno sistemando.

Un minuto dopo torna la corrente.

Vado a ringraziare Alen e a fare le ore piccole.
Voglio leggere le notizie.
Sapere.
Tranquillizzarmi.
I siti o son morti o son aggiornati a ieri.

Sistemo un po’ di guai fra i miei server.
Mi stanco, mi viene sonno e vado.

Buonanotte.
Ronf ronf ronf.

m & m

Ho scoperto questi due blog partendo dai link in altri blog. Uno e’ di Mr.GCN (e chi conosce la gerarchia italiana di Usenet ha gia’ capito) che ci racconta tutto della viabilita’ di Milano e frammenti di vita, lavoro e costume, insomma, piacevole e ben scritto.

Il secondo, scovato dai commenti a un post di Personalita’ Confusa, e’ di un genio che propone delle vignette da morir dal ridere… guardatelo!

Come dove sono i link? A sinistra, no? Cercateli!

Fra un po’ aggiornero’ pure “Cosa sto leggendo” grazie a… no ve lo diro’ al momento opportuno, perche’ merita davvero un grosso grazie! ;-)

PS: grazie ai miei postatori di commenti… siete gli unici due, senza di voi qui sarei tutto solo, vi meritate un bac… un abbracc… una stretta di mano e non ne parliamo piu’!

Il problema e’ che…

… quando scrivi post come il precedente, poi non sai piu’ cosa dire. Che cosa puoi far seguire? Un argomento frivolo? Uno sfogo per cose d’un tratto banali o insignificanti?

La triste verita’ e’ che anche se soffriamo vedendo in TV che fuori da casa nostra c’e’ tanta gente che vive in unb inferno (e non e’ una metafora) poi ci immergiamo di nuovo nel nostro mondo. Perche’ e’ inevitabile. Perche’ viviamo qui e questi sono i nostri problemi e le nostre gioie.

Quanto e’ ingiusto tutto questo…

Oggi ho letto un tredicenne dire una frase che sara’ pur banale, che vorra’ pur dire poco, ma che fa sperare sperare perche’ nonostante la societa’ propini per lo piu’ solo valori assurdi, i ragazzi di oggi ancora pensamo con la loro testa:

“non e’ giusto che ci sia chi muore di fame e chi ha 7 ville”.

Oh, per carita’, nulla in contrario al lusso in se’, se qualcuno ha lavorato per meritarlo, ma la sproporzione e’ oscena. Che cacchio te ne fai di SETTE ville? Manco te le godi appieno tutte! Vendine sei e avvia un’attivita’ solidale in brasile per dare un lavoro a quelle bambine altrimenti costrette sulla strada.

No, eh?

Di prezioso ci son le persone, non le cose

Ma che vada a quel paese quella banda di buffoni travestita da azienda informatica internazionale.

Quando uno ha degli amici che gli vogliono bene e si preoccupano per lui in modo ammirevole e fan di tutto per risolvere pacificamente anche i piccoli malintesi, cosa gliene puo’ fregare di tutto il resto?

Vado a nanna contento e a cuor leggero…
Beh questo forse dipende anche dal grappino che Tiziano mi ha consigliato di (hic) bere su tutta ‘sta storia! ;-)

Ah, hic…
un grazie speciale lo voglio (hic) scrivere a una persona UniCa che mi ha scritto un sms bellissimo.
Hic, sei insostituibile!

Game over

La mia esperienza come betatester di Amiga OS4 finisce qui e sinceramente parlando mi fa piacere, perché ne ho abbastanza della mancanza di rispetto di certa gente e delle guerre sante fra le fazioni di questa cosiddetta “comunità” Amiga, ormai ridotta a un mercato rionale.

In breve: sono stato messo alla porta e mi è stato detto chiaramente che per essere betatester di OS4 non bisogna criticare in nessun modo Amiga Inc o persone ad essa collegate. Mai, nemmeno quando agiscono in maniera scorretta offendendo altri per le loro idee e opinioni.

A queste condizioni preferisco di gran lunga essere fuori da qualsiasi cosa connessa ad Amiga Inc ed ai suoi partner. Quindi tanti saluti e buona fortuna a chi resterà.

Se volete saperne di più leggete tutta questa bella storia…

Senza alcun rimpianto.

GF e Pianeta Amiga

E anche quest’anno ci siamo…
E’ arrivato Pianeta Amiga, la grande Manifestazione Amiga a cui e’ scontato che tutti gli utenti di questa piattaforma debbano partecipare, soprattutto quelli che nel bene e nel male sono piu’ popolari…

E come ogni anno arriva la solita domanda:
“ma Favrin quest’anno viene a PA? Non viene? E perche’ non viene?!”

Gia’, perche’ Favrin a PA non ci va quest’anno, come non ci e’ mai andato negli anni precedenti. Tant’e’ che sono iniziate a circolare persino diverse ipotesi, alcune fantasiose, altre a dir poco stupide…

– “Non viene perche’ sa che lo menano!”

Eh? E’ una fiera informatica oppure un torneo di Wrestling?!? ;-) Che io sappia nessuno mi vuole “menare”, al massimo qualcuno potrebbe dirmi parole perche’ ho sempre espresso le mie idee e seguito i miei principi morali, popolari o impopolari che fossero… ma non mi spaventa certo una critica costruttiva o una parolaccia da chi evidentemente non e’ capace di esprimersi diversamente, ci mancherebbe…

– “Non viene perche’ e’ gay!”

Questa e’ curiosa; non sono omosessuale ma se anche lo fossi cosa mi impedirebbe di partecipare a PA? Forse c’e’ una discriminazione sessuale? O forse chi se ne esce con simili sparate e’ cosi’ rozzo da considerare l’appellativo “gay” un insulto e non aver ancora imparato ad accettare una societa’ dove eterosessuali e omosessuali possono convivere tranquillamente? Certo, pensare di incontrare gente cosi’ non invoglia, ma fortunatamente sono una minoranza!

– “Forse e’ paralitico!”

Ennesima stupidaggine che mi e’ toccato sentire. Come devo interpretarla? Significa che il luogo dove si svolge PA non e’ a norma e non permette l’ingressso ai disabili? Ne dubito. Allora cos’e’, una forma di insulto tipo quello di cui sopra? Ma per favore, siamo tutti adulti e queste frasi sono degne dei gabinetti delle scuole medie!

Non temo picchiatori, non sono omosessuale e nemmeno disabile, pero’ non vado a Pianeta Amiga e manifestazioni simili.

Perche’? Beh, la cosa e’ molto piu’ semplice di quello che si puo’ credere, in fondo.

Non ci vado perche’ queste manifestazioni non mi interessano. Ho partecipato al SIM di Milano dall’86 all’88, poi dall’89 al 95 sono andato allo SMAU, in un’occasione anche in uno stand e per parecchi anni nel giorno riservato agli operatori. Poi basta. Basta perche’ mi sono stufato e mi sono reso conto che tali eventi non fanno per me. Si apprende pochissimo a causa vuoi della ressa vuoi del fatto che oltre a te c’e’ molta altra gente e non puoi stare a “cincischiare” seriamente con le cose esposte (ammesso di poterle proprio provare!).

Quando lo dico mi si obietta che a queste fiere si va anche per “incontrare altri appassionati dello stesso settore”. Ah si’? E che incontro e’? Quattro chiacchiere, due battute, una pizzata assieme a tanti altri in un ambiente affollato, magari beccando la compagnia sia di chi si vuole incontrare sia di chi francamente si preferirebbe non vedere affatto (il mondo e’ bello perche’ e’ vario e non ci si puo’ piacere tutti). Troppo superficiale e sconfusionato come incontro. Mi stava bene da ragazzo, adesso (beh diciamo da un bel po’ di anni…) non mi piace piu’.

Per il lato informatico posso raccogliere molte piu’ notizie in altri modi che facendo incetta di cartacce (depliant) e per quello umano… preferisco incontrarmi con gli amici direttamente. Vado io o vengono loro. Si passa un paio di giorni assieme, si gira per la citta’, si parla e ci si conosce decisamente meglio che fra gli stand di una fiera. Diversa gente all’interno della comunita’ mi ha conosciuto (e si e’ trovata bene, cosi’ pare), quindi tranquillizzo tutti che esisto eccome ;-)

Il tutto senza entrare nel merito di cio’ che ha da offrire Pianeta Amiga o del mio interesse calante verso questa piattaforma, che ormai vedo come un utilissimo strumento ma non certo come una fede da professare; anzi mi rattrista che ci sia gente che in nome di quella fede insulta, litiga o si rovina le giornate… ma questo e’ un altro discorso.

Conosco una persona speciale…

Una persona che ha attraversato l’inferno, ne e’ uscita e ora vive.

Vive sapendo cosa ha vissuto e non dando piu’ per scontato il futuro.

Vive sapendo cosa vuol dire soffrire ma anche quanto e’ bello vivere.

Vive e ogni giorno cerca di fare un nuovo passo e migliorarsi…
e non rinuncia a essere felice, allegro e a fare tanto, tantissimo per gli altri.

Vive e insegna a non abbattersi per i propri problemi, a guardare a cosa si ha e a non dare mai niente per scontato.

Ti voglio bene e ringrazio Dio che tu sia al mondo e di averti potuto conoscere.