Saluto Mafalda.
Mi accorgo che c’e’ qualcosa di strano.
Finisco di salutarla.
Mi ripeto che qualcosa non va con la luce.
La osservo. Sembra fluttuare.
Tocco la lampada.
E’ come se si stesse muovendo.
Vado in corridoio e guardo il lampadario.
Stessa cosa.
Cacchio il terremoto.
Lo scrivo in chat per renderne partecipe Alen.
Vado in entrata a vedere il lampadario li’.
Si spengono le luci.
Penso sia successo solo a casa mia.
Penso di andare alla porta e vedere se sulle scale c’e’ luce.
Mi ricordo di essere pigro.
Tiro la tenda e alzo la veneziana.
Buio in strada.
Allarmi che suonano.
Bel guaio, un quartiere senza luce.
Decido di andarmene a letto.
Sfrutto il cellulare per illuminare la stanza da bagno.
Mi spoglio e mi corico.
Scrivo qualche SMS scherzoso.
Scrivo a Manuel per chiedergli se anche da lui manca.
Penso, sara’ a casa sua a meno di 1KM da qui.
E’ a Treviso da un’amica. Mi chiama.
Non c’e’ corrente nemmeno da loro.
Chiamera’ l’ENEL.
Boia mondo.
Mando un SMS ad Alen.
Treviso e Venezia senza corrente, sai niente?
Alen dal Canada legge il sito di Televideo.
Alen mi informa che tutta Italia e’ senza corrente.
“scagotto”
Telefono a Manuel.
Mi dice che il servizio “segnalazione guasti” non va.
Lo aggiorno.
Quanto durera’?
Ore? Giorni?
Mi si scarichera’ il cellulare.
Non parliamo della roba in frigo.
Cosa sta succedendo?
Perche’ succede in tutta Italia?
E se fosse un attentato?
USA, Londra, un altro paese europeo e ora noi.
Decido mandanti, mezzi e vittime.
E se fosse un colpo di Stato?
Recupero una radio a pile.
Le radio son morte.
In FM si ascoltano i successi rock della Croazia.
RAI Radio Due trasmette chiacchiere e musica insulsa.
Decido che non meritano la corrente.
RAI Radio Tre fa la rassegna stampa e parla dello sport.
Alla fine dicono che c’e’ il black out.
Che e’ colpa delle linee di collegamento con l’estero.
Che stanno sistemando.
Un minuto dopo torna la corrente.
Vado a ringraziare Alen e a fare le ore piccole.
Voglio leggere le notizie.
Sapere.
Tranquillizzarmi.
I siti o son morti o son aggiornati a ieri.
Sistemo un po’ di guai fra i miei server.
Mi stanco, mi viene sonno e vado.
Buonanotte.
Ronf ronf ronf.
Drammatico, un po’ fantascientifico e anche (non volutamente) comico il tuo racconto…
Così impari ad andare a letto tardi!
Io a letto… ho letto qualche brano dei "Tre uomini in barca" per l’ennesima volta e alle 2,45 (la luce c’era ancora!) ho smesso perché ridevo troppo ad alta voce e avrei potuto disturbare chi dorme con me.
Così, per me, è stata una notte normale e ho dormito il sonno del giusto e dell’incosciente!!!
Ciao!
Figooo,mi è piaciuto un sacco? Dovrei leggere più spesso il tuo blog.