Non c’e’ giorno che non abbia un senso, non c’e’ azione che non abbia un fine, non c’e’ evento che non abbia un perche’ e non c’e’ momento che non vada vissuto bene e non solo perche’ siamo in obbligo di farlo.
E’ questo che mi ha fatto capire un’email che ho letto oggi, scritta da un Sacerdote che vent’anni fa era il mio insegnante di religione alle medie e che invita a riflettere sul tempo che dedichiamo a Dio nella nostra vita al di la’ delle Messe o degli altri momenti canonici. Il fine della mail era aiutare a rendere Dio parte presente della nostra vita quotidiana ma per me e’ stata utile per tornare ad AMARE i miei impegni, per non viverli come un dovere ma come un’occasione per far del bene agli altri.
In questi giorni mi ferisce il rammarico di non poter essere vicino a una persona, di non poterle piu’ scrivere neanche un sms, di dover “star fuori” dalla sua vita e da determinate situazioni. Ma forse e’ una prova, forse anch’io devo fare un passo indietro e lasciare che viva, che affronti e che cerchi di gestire le situazioni a modo suo. E allora viviamola questa prova, sperando che lo stare in disparte serva, faccia del bene. In disparte si’, ma sei sempre nei miei pensieri.
E ancora, oggi ho imparato (anzi ho ricordato) che bisogna sognare e correre anche su un filo, perche’ certe volte vale la pena andare contro la logica e il buon senso quando la meta e’ tanto importante. Vale per un sito web, per un programma e ancora di piu’ per le persone.
In una parola, oggi ho imparato a vivere meglio. Spero di ricordarmene anche nei giorni piu’ cupi quando la malinconia prevale.
Ascolto DOMANI, penso alle parole di affetto e stima che mi ha rivolto un caro collega e amico in parrocchia e vado a dormire, ripromettendomi, DOMANI, di fare qualcosa di buono per gli altri.