Una bellissima giornata (anche se piove)

Questa mattina in parrocchia ci hanno portato una super stampante (donata da un parrocchiano che ha una tipografia e sta rinnovando il parco macchine) e ne ho seguito la configurazione da parte di tecnici specializzati da cui e’ stato bello imparare!

Oggi pomeriggio ho ritrovato il caro Oreste, con cui ho passato tre ore piacevolissime. Abbiamo messo le basi di alcuni progetti futuri, diversi da cio’ che abbiamo fatto in passato ma casualmente in questo momento i nostri interessi sono convergenti nell’ambito della videografica.

Questa sera guardero’ Il Sergente di Marco Paolini su La7. E’ la storia di chi ha affrontato la battaglia del Don ma, a differenza di nonno Lino, poi e’ tornato… vivendo la tragica ritirata dalla Russia. Sara’ come vivere alcune delle sue esperienze.

Le storie che tornano

Domani riprendo a far visita a un amico. La prima volta che ci andai fu due anni fa. Ero triste per il comportamento di alcune persone che credevo amiche e stava per cadermi addosso una “tegola”…

A distanza di due anni non e’ cambiato poi molto. Sono mutati (un po’) gli attori e sono aumentate le delusioni da chi giurava eterna amicizia ma non ha esitato a sparire, magari lasciandosi dietro qualche frase davvero cattiva.

In compenso ho qualche amico in piu’, ho ricevuto vere prove di stima e amicizia e ho un po’ di energia extra grazie all’intervento agli occhi. Pero’ fa strano pensare come quest’anno, che ha cambiato la mia vita da cosi’ a cosi’, abbia visto dissolversi o per lo meno sgretolarsi diversi rapporti.

C’e’ un pero’: non ho piu’ intenzione di accettare ancora certe situazioni senza dire nulla e starci male. L’amicizia si coltiva e si dimostra! Io non mi sono mai negato, anzi ho fatto sempre cio’ che potevo per gli amici. Magari sbagliando ma senza sparire per secoli o regalare frasi non gentili a chi mi cercava. O almeno in buona fede posso dire di avere tentato di non farlo mai, anche se poi purtroppo capita di allontanarsi non volendolo, magari perche’ travolti dagli impegni…

Dimostrare l’amicizia non e’ una mera questione materiale, ne’ si tratta di quantita’ di tempo trascorso insieme. Ci si puo’ parlare anche per un minuto alla settimana. L’importante e’ farlo per il piacere di sentirsi. Quando questo non accade per troppo tempo e ogni contatto e’ occasione di dispiaceri, viene da chiedersi davvero cosa sia rimasto… e per quanto uno decida di andare oltre per non starci eternamente male, con certi distacchi resta un boccone amaro che non va ne su ne giu’ e una domanda riecheggia insistente nel cuore perche’?

Comunque, forse e’ il caso di andare avanti e basta. Forse dire che si tiene a qualcuno e’ sempre piu’ facile che dimostrarlo. Speriamo in tempi migliori. In ogni caso non intendo ripetere il 2005 con altri attori, l’ho gia’ detto.
Domani (che poi sarebbe oggi) e’ un nuovo giorno di un tempo nuovo.
Dio ha esaudito fin troppi miei desideri (la salute per tre persone che ne avevan bisogno). Forse non posso chiedere di piu’.

Lentamente muore

Lentamente muore…

Lentamente muore
chi diventa schiavo dell’abitudine,
ripetendo ogni giorno
gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente
chi evita una passione,
chi preferisce il nero sul bianco
e i puntini sulle “i” piuttosto che
un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso ,
quelle che fanno battere il cuore davanti all’errore e ai sentimenti.

Lentamente muore
chi non capovolge il tavolo,
chi è infelice sul lavoro
chi non rischia la certezza per l’incertezza
per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli
sensati.

Lentamente muore
chi non viaggia,
chi non legge,
chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in se stesso.

Muore lentamente
chi distrugge l’amor proprio
chi non si lascia aiutare;
chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna
o della pioggia incessante.

Lentamente muore
chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi
ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di
respirare.

Soltanto l’ardente pazienza porterà al raggiungimento
di una splendida felicità

P. Neruda

Grazie alla persona che qualche anno fa mi ha fatto scoprire questa poesia…

Angeli

Oggi ho controllato l’email del sito per Francy e ho trovato il messaggio di una persona che casualmente ha scovato tale sito, che mi mette a disposizione il suo bel forum per pubblicizzare e far crescere l’iniziativa (da anni pensavo appunto di creare un forum in cui discutere di iniziative simili alla nostra).

E’ un forum stupendo in cui si parla di angeli in un modo toccante, in cui tanti raccontano le vicende che io vivo da anni, da quel 17 ottobre 2003…

Ancora coincidenze? Io ci credo!
Sto attraversando un momento personale non facile a causa di persone che credevo amiche.e che si stan comportando in tutt’altro modo. Rischio, come gia’ nel 2005, conseguenze fisiche causate dallo stress.
Tutto questo si puo’ trasformare nella sfiducia generalizzata verso il prossimo o nella voglia di rinnovarsi spiritualmente e continuare a dare.

Fare questo incontro, leggere quel forum mi ha fatto capire che c’e’ chi veglia sempre su di me, che non sono solo e non devo abbattermi.

95

Mia nonna compie 95 anni.
La ammiro per esserci arrivata. Il fisico c’e’ abbastanza, la testa anche, la memoria a breve e medio termine no.

Quella a lungo termine invece c’e’ e io la ammiro: riesce ancora a sorridere, quando la strappiamo dal suo mondo di ricordi confusi come in un enorme frullatore. Eppure in 95 anni di dispiaceri e amarezze ce ne stanno tanti. Io in 36 ne ho avuto diversi (molti negli ultimi anni).

Auguri…
Domani avra’ il mio regalo, fatto col cuore: foto del mio, del nostro, micione, che non vede da 2 anni, che ricorda a tratti e che ora avra’ sempre con se’. Le ho fatte io e le ho fatte stampare su carta opaca. Son venute proprio carine.

Oltre la lente opaca

Questi occhiali si sporcano spesso, vuoi perche’ devo tenerli vicini a causa della loro montatura, vuoi perche’ ho le ciglia eccessivamente lunghe “grazie” al Lumigan.

Un tempo per pulire una lente sporca bastava un fazzolettino, adesso serve lo spray apposito (tu guarda…). Oppure l’acqua.
Siccome non sempre ho voglia di alzarmi e andare a cercare un rubinetto, mi rassegno e restano sporchi.

Tanto?
Cosa c’e’ da vedere al di la’ della lente?
Li pulisco per uscire, per leggere, per studiare (non si dovrebbe smettere mai) o per programmare. Il resto gia’ lo conosco e non mi riserva troppe novita’. Silenzi, vuoti, frasi cattive e tanto tanto disinteresse e menefreghismo che una persona non si aspetterebbe.

Vorrei avere il coraggio di reagire come offi ha fatto mercoledi’ o di “ottimizzare”, come fa un’altra persona. Ma non ho il loro carattere deciso. Io me ne pentirei in fretta, gia’ lo so.
E allora lasciamo che tutto scorra e spendiamo il tempo a imparare.
Qualche schiarita c’e’, alcune inattese, altre su cui so di poter ancora contare. Per il resto, tutto scorre via.

Ah. Vedo che e’ scoccata la mezzanotte. Esce il nuovo numero di P.I.
Meglio pulirsi gli occhiali e andarlo a leggere. Altre finestre desolate, ricolme di messaggi individualisti, non saranno meta dei miei prossimi alt+tab per un po’.

E non c’e’ due senza tre…

Questa mattina ho saputo che una persona che pure tante vol;te avrei divorato e’ riuscita a contattare un nostro comune conoscente spingendolo a fare cio’ che ci aveva promesso… e un sogno che sembrava stesse per frantumarsi continuera’ a vivere!

E’ un segno che dovrei prendere le cose con piu’ serenita’ e forse un po’ di distacco in piu’.

Un passo alla volta e si continua a vivere, anche se con alcune persone si intraprendono inevitabilmente strade diverse e non si puo’ fare altro che accettarlo.

Oggi rileggevo un post che mi e’ stato dedicato a un compleanno. Ammirazione per laa coerenza alle mie idee. Nel bene e nel male cerco di esserlo. Solo a volte me ne dimentico. Gli eventi di questi giorni sono stati un utile promemoria.

Due doni inattesi

Giornata un po’ cosi’, segnata dal rammarico per l’atteggiamento di alcuni e da un po’ di malinconia per un anniversario in arrivo. Poi in serata due sorprese. Una persona che mi cerca e mi dona un po’ di spensieratezza e un link, che avevo aperto ore fa e parcheggiato in un tab, a ricordarmi i benefici della meditazione.

Cose che conosco bene ma che, perso nella spirale di cui sono prigioniero in queste ultime settimane, stavo dimenticando.
Difficile, vista la data, non considerarli dei doni dal cielo.
Cerchero’ di farne tesoro, anche se mi costera’ un po’. Devo ritrovare la mia pace interiore e andare avanti con cio’ e chi ho.

Sole e sogni di ottobre

Un sole primaverile ha accompagnato questo sabato di ottobre, ultimo di quattro giorni di lavoro in casa: pittura, pulizia profonda, spostamento mobili.
Tanti significati, legati al nostro vissuto, all’influenza di chi c’era, di cji non c’e’…
Tante emozioni e fatica: anche se non abbiamo lavorato noi avere la casa a soqquadro fomplica un po’ la vita di tutti i giorni.
Alla fine abbiamo offerto un piccolo rinfresco a chi ha fatto il lavoro.

Una casa diversa: luci diverse, sole, alcuni mobili di ieri, ingombranti e “imposti” alla sala da pranzo durante l’adolescenza, ora sono altrove e la stanza e’ arieggiata e luminosa!

Oggi mi hanno reso felice queste cose materiali ma anche regalare un CD libero (The Open CD) a una persona che sta affrontando un momento difficile e ha un figlio piccolo (10) appassionato di computer, anche se non ne ha uno modernissimo. Spero si divertira’, fra i programmi utili (Open Office, Gimp, ecc), quelli interessanti (primo fra tutti Celestia) e i giochi.

Fare qualcosa per una persona che pure conosco appena e vedere la sua commozione mi ha riempito il cuore, oltre ad avere dato un senso a questa linea ADSL e all’hardware che ho.
Darlr notizie utili cirtca le attivita’ della parrocchia per i ragazzi e’ stata poi la ciliegina sulla torta.

I feel good.
Anche perche’ mi sono ricordato o forse reso conto di che e’ bello fare del bene. Lo so, cerco di farne sempre ma quando ne fai poi il bene torna. Tante cose quest’anno sono andate bene ed e’ giusto impegnarsi per restituire quello che ho avuto.

Vorrei pero’ che tutti gli amici la pensassero cosi’, vorrei che la gente non svanisse quando ha qualche problema, non dimenticasse le parole dette per anni, che non ci si dovesse sempre perdere in discussioni o ripicche…
Sicuramente chi prima chi dopo arriveremo tutti in paradiso (o nel prossimo livello del mondo astrale a ritemprarci prima di una nuova esistenza). Sarebbe bello vivere in serenita’, pur nelle differenze di ognuno, anche prima di arrivare li.
Senza perdersi, perdersi mai…

Aridita’

Sta succedendo qualcosa di molto triste. Tutto attorno, in realta’ a volte differenti da loro, vedo tanti rapporti fra persone che conosco infrangersi. Legami che cadono, solidarieta’ perse, aridita’, acidita’ a iosa, crisi e dolore sincero, gente che si perde e si allontana, gente che si arrabbia, gente che ascolta e poi saluta con un sorriso e via, gente che ascolta e poi gia’ che c’e’ chiede la solita info tecnica e sparisce.

Ma non parlo per me, ho riempito un blog di me. Io sono un testimone.
Trovo tanto triste vedere legami congelarsi e poi lentamente dissolversi nell’indifferenza.
Trovo triste vedere gente che soffre e non avere (piu’) i mezzi per dire una parola. E non e’ solo “una” persona.

Poi alla fine ognuno andra’ avanti per la sua strada convinto di aver agito nell’unico modo possibile ma quale grande capitale umano sara’ andato perso. E non sempre il treno torna indietro.

Il mio tempo per cambiare certe cose e’ finito, ora ie foglie disperse dalla tempesta voleranno senza controllo le une il piu’ lontano possibile dalle altre, pare. E’ un vero peccato.

Mi ascolto la cover di “Concerto per un’oasi” (con assolone di chitarra elettrica riarrangiato) di un grandissimo chitarrista di nome Luciano e vado a letto.

Una chioccia protettiva

La verita’ e’ che se tengo a una persona non importa quanto possa farmi male (o io ne faccia a quella persona), l’istinto mi fa essere una chioccia protettiva nei suoi confronti. Posso nascondermelo, convincermi ma durera’ sempre poco e poi rispuntera’ la verita’.
Purtroppo non sempre le cose vanno come vorremmo, non sempre torna quel che se ne va, non sempre c’e’ interesse perche’ torni.

Cambiare idea si puo’ e a volte fa bene

Lo sapete che Beppe Grillo tanti anni fa fece la pubblicita’ di uno yogurt?
Lo sapete che sempre Grillo era un comico “come tanti”, cioe’ non impegnato?
E lo sapete che anni fa parlava assai male di Internet e dei PC?

Eppure oggi il 17% degli italiani lo voterebbe, il suo blog e’ fra i piu’ visitati in Italia e la censura televisiva cadutagli addosso da quando ha iniziato a parlare di cose serie non puo’ niente contro la popolarita’ e l’attenzione che ha conquistato usando Internet?

E’ forse un ipocrita?
Mentiva ieri, mente oggi o ha sempre mentito?

Oppure forse ha avuto il coraggio di cambiare idea.
C’e’ chi lo fa e chi lo capisce.
Merce rara entrambe le categorie di persone.

Paolo Zennaro

Le vie di Google e di Internet sono davvero infinite!

A sorpresa questa sera… ho trovato nell’email un messaggio di Paolo Zennaro, il “mitico Paolo Zennaro”.
Mitico per me e per molti concittadini che vent’anni fa ascoltavano ogni sera il suo programma “Musica insieme” sulle onde di Radio Venezia.
Di cosa si trattava? Oggi farebbe sorridere: era un programma di dediche e richieste.

La gente chiamava, chiedeva un brano e lo dedicava a qualcuno. Lui lanciava il pezzo e copriva l’intro e spesso anche oltre con la lettura della dedica, spesso condendola con la sua simpatia.
Certo era poco agevole registrare le canzoni ma “Musica insieme” si ascoltava anche, forse soprattutto, per sentire le dediche.

In un’era distante anni luce da Internet e dalle chat i giovani e giovanissimi di Venezia, Mestre e zone limitrofe si scambiavano pensieri, salute e amori via etere. Era bello…
Sara’ che ero molto piu’ piccolo ma rimpiango quel modo spontaneo di fare radio!

Colgo l’occasione per ringraziarlo anche pubblicamente per le belle serate che mi e ci ha regalato in quegli anni (e nel mio caso anche per un premio che vinsi in occasione di un quiz sui Pooh, alla vigilia del mio primo concerto Pooh, nel 1988…).

E sia

Cari amici, sono stufo di esser attento a cio’ che faccio e dico ogni santo giorno! ;)
Questa sera voglio seguire il cuore e l’ho fatto.
Al massimo domani cucinero’ una frittata di uova marce ;)

Oltretutto, mettiamo che mi capiti qualcosa: di quante cose non fatte mi pentirei?
E allora basta con gli indugi… con giudizio e col cuore voglio dire e fare cio’ che sento. Anche se sembrero’ scemo e contradittorio.

La prima cosa l’ho appena fatta e mi sento gia’ molto meglio.

Avete mai desiderato…

Avete mai desiderato di fare o dire qualcosa per qualcuno e sapere di non poterlo fare perche’ non lo gradirebbe oppure semplicemente perche’ temete di ricevere altre uova? Succede, c’e’ solo da rassegnarsi.

La canzone di oggi per me e’ Vorrei, ma di tutto il testo, stupendo, sottolineo soprattutto queste frasi:

Io vorrei questa felicità
che non fosse solamente mia.

Ma se non puoi condividere la felicita’, quando capita di provarla, che felicita’ e’?

E vorrei, io vorrei, si vorrei
non difenderci ma vivere!

Appunto: basta calcolare le parole, stare attenti a cosa si dice e come lo si dice, accettare tutto cio’ che ci cade addosso.

Bisogna vivere sereni, essere se stessi, parlare apertamente alle persone (tutte le persone), non ripensare mille volte alle cose dette o da dire, non calcolare se ci conviene dire questo o quello, smetterla di scrivere a X per Y, smetterla di ingoiare. Parlare. Serenamente, rispettando e venendo rispettati. Utopia forse.

E poi, magari, anche:

E alla fine del viaggio
quando il tempo è scaduto.
Vorrei andare a dormire
dove io sono nato.

Sperando di avere ancora tempo, ma nella vita non si sa mai, quindi nel caso, quando finira’ spero di andarmene sereno dopo aver fatto la cosa piu’ importante: diviso e regalato serenita’.
Ora il viaggio per fortuna non e’ finito, quindi cerchiamo di andare avanti… coi rimpianti e con le cose di cui essere comunque felici.