Siamo proprio sciocchi!

Aiuti…
Incentivi…
Sostegno…
Andiamo da bravi bimbi a tifare le loro squadre di calcio e di F1…

E adesso loro si fanno i propri conti e decidono che 1) tutti gli stabilimenti italiani si dovranno fermare per 2 settimane e 2) lo stabilimento di Termini Imerese deve sospendere l’attivita’. Non in futuro come si era detto ma subito, perche’ gli operai hanno protestato troppo per l’annuncio della futura chiusura! (fonte)

Siamo sciocchi noi come Stato, altroche’!
Mai piu’ un incentivo a chi non investe in Italia!

Illusione… lo so, ma non ci resta che sognare una politica che si preoccupi concretamente del bene dei lavoratori.

Intanto io penso a quelle famiglie di colpo senza reddito.
Io ci penso. E i nostri politici ci pensano? Avranno il coraggio di azioni politiche forti contro questa azienda privata che si permette di trattare cosi’ i lavoratori alla base del proprio successo?

E i figli di queste famiglie improvvisamente senza redditi saranno aiutati o la parola “famiglia” e’ solo uno slogan politico?

La curia veneziana perde un’occasione di sostenere le famiglie. TUTTE.

Dal Gazzettino del 22 gennaio 2010:

Questa volta la Curia l’ha presa male. È il primo pomeriggio quando, preso atto dell’apertura del Comune alle coppie di fatto nell’assegnazione degli alloggi pubblici, dal Patriarcato di Venezia arriva la secca condanna del provvedimento sul quale «non può che esprimere il proprio disagio e la propria contrarietà». La delibera, per la Chiesa veneziana, «oggettivamente discrimina le famiglie fondate sul matrimonio» in contrasto con il dettato della Costituzione che, si legge nel comunicato, all’articolo 3 «vieta di trattare in modo eguale situazioni oggettivamente diverse».

Facile criticare gli islamici e poi pretendere che lo Stato si pieghi alle SCELTE di una religione. Scelte legittime ma che devono appartenere a quella religione e a chi vi si riconosce, altrimenti non si tratta piu’ di scelte ma di imposizioni, come per millenni e’ successo con la religione cattolica e come tuttora accade in molti paesi islamici dove la legge coranica, applicata in forme piu’ o meno rigide, determina il codice penale.

Lo Stato rappresenta TUTTI i CITTADINI e l’Italia avra’ pure radici cristiane ma OGGI e’ composta da persone con mille idee e che fanno mille scelte diverse. La Chiesa ha diritto di PROPORRE, ha tutti i diritti di DIRE ai propri fedeli come vivere, ma NON HA e NON DEVE AVERE DIRITTO DI VETO SULLE SCELTE DEI RAPPRESENTANTI DEL POPOLO TUTTO. TUTTO ho detto, quindi anche di non credenti, di credenti in altre religioni, di credenti credenti che non si riconoscono in tutte le posizioni della propria chiesa ecc.

Io per esempio credo in Dio e nel bene che sa fare la Chiesa alle anime in difficolta’ spirituale o economica tant’e’ che li aiuto a diffondere il loro messaggio. Ma credo che per fare famiglia serva prima di tutto amore, non un contratto o una bella cerimonia che chiamiamo matrimonio. Ecco, in se’ credo che i corsi prematrimoniali fatti dalle parrocchie siano una buona cosa e farli eviterebbe qualche divorzio frutto di impreparazione alla vita con una persona che non sia un genitore. Credo pero’ che un uomo e una donna o due uomini o due donne possano essere famiglia e mi piacerebbe saperli liberi di convivere o anche di sposarsi. E non ritengo che la Chiesa abbia il diritto di imporre ai politici quale tipo di famiglia sostenere. Sbaglio? Me lo dira’ Dio quando sara’ il mio turno di “fare i conti con San Pietro”, come diceva mia nonna.

Per adesso, credo che la Curia veneziana abbia perso una grande opportunita’ per riflettere e aprirsi al sostegno delle famiglie. TUTTE.

Quell’assurda violenza verbale

Riporto qui un commento che ho scritto sul Gazzettino di Venezia circa la notizia dell’archiviazione dell’inchiesta sul padre di Eluana e 13 medici.

In questa vicenda, che ha diviso le coscienze e incrinato piu’ di un’amicizia, la cosa che sconcerta e’ la violenza verbale di molti difensori della vita. Da chi urlava “Eluana svegliati, ti vogliono ammazzare!” a quanti in blog, forum, siti, giornali laici e cristiani, hanno detto di tutto e di piu’ contro il padre e contro chiunque osasse ribadire sommessamente che si stava solo facendo la volonta’ di una ragazza che non avrebbe voluto restare legata a una “vita” tutt’altro che naturale, resa possibile solo grazie alla nutrizione artificiale.

Eluana non e’ stata uccisa, e’ solo stata lasciata proseguire il cammino iniziato il 18 gennaio 1992. Per chi crede, l’anima di Eluana ora e’ in paradiso. Un luogo migliore del nulla in cui i danni al suo cervello nel nostro mondo fisico l’avevano condannata. Il resto sono solo parole, a volte di genuina buona fede, a volte di prepotenza di chi ritiene di avere il diritto di decidere per gli altri in base alle proprie convinzioni.

Da parte mia solo una preghiera per l’anima di Eluana e una per il padre, che trovi la pace e possa superare il grande dolore che e’ la perdita di un figlio. A lui anche la mia piena e totale stima.

Firmato: un credente che non considera la Fede una spada con cui imporre le proprie convinzioni sul prossimo e crede in un Dio dell’amore che avra’ certo accolto con gioia la figlia che aspettava da ben 17 anni.