Whatsapp non è Telegram, occhio!

Avviso ai naviganti: Whatsapp non è Telegram! Se create un gruppo e mandate un link di invito chiunque lo veda avrà il vostro numero. Se fate parte di un gruppo Whatsapp e qualcuno diffonde un link di invito, chi lo apre, anche senza entrare nel gruppo, avrà il vostro numero. Insomma, non una passeggiata in quanto a privacy.

Certo potete revocare il link ma non potete sapere quanti avranno visto i numeri senza entrare. A me non è successo e me ne guardo bene ma l’ho visto accadere.

Lo scrivo qui nella speranza che chi passa e legge, anche per caso, faccia attenzione.

 

A te

Questa lettera e’ per te e tu sai che tu sei tu.
Il cervello mi dice di non scriverla ma seguo il cuore come ho sempre fatto. Non sono cambiato come dici.
E non me ne sono nemmeno andato, ancora come dici, forse per proteggerti dal dolore.

Sono qui, sono sempre stato qui e se mi sono fatto da parte e’ stato solo per lasciarti studiare in pace per l’esame, dopo averti tolto fin troppa concentrazione.

Quello che e’ successo non e’ successo il primo gennaio ma e’ figlio di eventi precedenti che come l’acqua contro una scogliera, goccia dopo goccia, nel tempo, hanno danneggiato qualcosa di solido, e aperto la strada a ogni frainteso, a volte mio verso le tue parole, a volte tuo verso le mie.

Adesso ritrovarci e’ piu’ complesso perche’ siamo entrambi vittime di dolore mascherato da risentimento, ma proprio qualche giorno fa mi sono trovato a immaginarmi piu’ vecchio di vent’anni, trent’anni e a rimpiangere un legame tanto prezioso lasciato finire cosi’. E poi voglio esserci in questo tuo tempo difficile come tu ci sei stata nei miei. Ma non posso sanare da solo il nostro legame, dobbiamo farlo in due. Il passato non si puo’ cambiare, ma il presente e il futuro si’. Io sono qua, oggi, adesso. Ci chiamiamo?

Ciao piccolo Willy

Non ci siamo conosciuti… ed e’ un bene perche’ io non amo la tua razza e la tua razza non ama me.
Pero’ ti conosco lo stesso, per le innumerevoli volte che la nostra amica comune fog mi ha chiamato mentre ti portava al parco per la tua passeggiatina, la cacca, le abbiate agli altri cani, le corse e tutte quelle cose che la facevano impazzire ma la rendevano felice e si sentiva.

Oggi mi ha scritto che e’ l’ultimo giorno della tua vita, perche’ sei malato e le tue condizioni si sono aggravate al punto che l’amore impone di evitarti sofferenza.

Ciao piccolo Willy. Nonostante le idee dei teologi, veri o autoproclamati tali, io sono convinto che ti aspetti un altro mondo dove ritroverai chi come te ha amato la nostra amica comune, per te anche mamma, per me anche figlia. Fate il tifo per lei, ne ha bisogno e lo merita al di la’ di qualunque sciocca discussione terrena fra umani che viene spazzata via da eventi simili.

2016, 2nd half

Visto che infine mi sono deciso a tornare a scrivere, è ora di riflettere un po’ sul 2016.

Il 2016 è stato un anno bello. E’ stato un anno in cui ho sperimentato un progetto di gruppo, la gioia, la sicurezza di non essere da solo a fare qualcosa. Ho avuto la spinta per andare “oltre”, per superare i limiti che io stesso mi ero posto nella programmazione. E ancora ho sperimentato una nuova amicizia e momenti di gioia, un concerto, feste trascorse insieme, giornate serene, belle.

Ma oggi penso sia anche stata una mezza illusione. Chi veleggiava con me dall’inizio non ha agito benissimo, non è stato corretto nei pensieri, ha spesso giocato alla provocazione o a porre sé nel futuro e me, se non fra i dinosauri, poco ci manca. E chi veleggiava con me strada facendo ha iniziato a pensare che io potessi solo veleggiare con lui, facendomi pesare ogni altra cosa. Ma OK, finché lo fai con me ci sta. Se però inizi a causare zizzania in altri rapporti, se però ogni volta che c’è un conflitto te ne esci con “…se no me ne vado” e se quando te ne vai ti porti via qualcosa importante per gli altri con una scusa bella e buona, perdonami ma l’unica reazione che avrai da me è assecondarti nel tuo allontanamento. perché  la mia dignità non è in vendita e preferisco imparare a fare ciò che facevi tu, pur soffrendo il peso di una certa solitudine e sapendo che da soli si va veloci ma insieme si va lontano. Sì, ma a quale prezzo? “Se ti toglie la serenità è troppo caro” dice un testo motivazionale di quelli che amo collezionare. E’ vero e li il prezzo era troppo alto.

Purtroppo in mezzo c’erano terze persone, fra cui una a cui quella frase sulla dignità ha fatto male e mi spiace, ma cosa dovevo fare? Non essere sincero, non pensare alle persone e ai progetti danneggiati da certe dinamiche? Continuare ad accettare certi comportamenti nei miei confronti?
Ho cercato di agire da signore. Non l’ho sempre fatto e quando è stato il caso me ne sono scusato, ma a rileggere certi dialoghi del 2016 mi chiedo ancora quali siano le percentuali di verità, di stima e di illusione.

Purtroppo tutto questo ha aperto una ferita anche fra me e una persona per me fondamentale ma in mezzo a due fuochi. Una ferita che finge di rimarginarsi ma è solo apparenza e fa ancora e ancora e ancora male e chissà se mai si rimarginerà ma non dipende solo da me rimarginarla… ;(

Cosa c’era di vero nel 2016? Lei era vera lo è sempre stata e sempre lo sarà, il resto non lo so, più passa il tempo meno lo so.
Ma certi momenti sono stati belli, belli davvero.

Commentatori coraggiosi

Nei commenti di questo blog c’è spazio per tutti eccetto per le persone che:

  • Nascondono la propria mail o il proprio nome.
  • Nascondono (male) il proprio IP.
  • Sono così PIENE DI SE’ da mettere come proprio indirizzo “Chiesa cattolica” quando qualsiasi sacerdote sa che tutto fanno fuorché agire in nome di Dio.

Se questi tre punti vi ricordano un noto troll di Twitter e Facebook, anonimo (ancora per poco), ci avete preso. E’ arrivato, ha commentato un post, ha preso fischi per fiaschi in maniera clamorosa. Di alcuni si è accorto da solo, ma che non abbia compreso il senso del post è drammatico.

Di solito pubblico tutti i commenti ma lui non lo merita per i punti sopra esposti. Quindi caro “locuzione greca” se vuoi dialogare qui ti devi togliere la maschera. Se, come immagino, non vuoi, continua a passare il tuo tempo su Facebook e Twitter. Tanto a quanto pare presto o tardi risponderai di tutti gli insulti che dissemini.

Ciaone :)