Sostengo e apprezzo la protesta in Egitto!

Lo scrivo in modo elegante: fatela vedere al potere corrotto, violento e censore!

La Tunisia e ora l’Egitto…
Davvero l’Africa dovrebbe rivoltarsi contro quanti, spesso purtroppo scelti e appoggiati dall’occidente, da mezzo secolo la dominano e la rovinano in cerca di un potere fatuo e materiale sulla pelle di milioni di persone.

Ed e’ incredibile che in Italia chi cerca giustificazioni per uscire dai guai in cui si trova, evochi una parentela di una ragazza proprio con il presidente egiziano. Magari lei avrebbe anche dovuto offendersi ;-)

Chi manifesta viene arrestato, le unita’ speciali scendono in strada, la polizia che colpisce ad altezza d’uomo, Internet censurata, gli SMS bloccati…
Una escalation di barbaria che portera’ inevitabilmente, prima o poi (speriamo prima) alla caduta di chi con la prepotenza vuole mettere a tacere la gente.

Forza popolo d’Egitto! Le mie preghiere e quelle di ogni persona per bene sono con voi!

E siccome io ventunanni fa c’ero, in questo momento sto sentendo la stessa aria di rivoluzione che nell’89 attraversava i paesi dell’est.

Sappiamo tutti come andarono le cose. Non so pero’ cosa accadra’ ora. I rischi sono enormi, a partire dall’islamizzazione di piu’ paesi. Certo, se la fine dell’URRS fu determinato dal crollo del sistema economico socialista, quel che sta succedendo in Africa ora e’, mi par di capire, figlio della crisi economica dell’occidente che sta togliendo il pane alla gente in mezzo mondo.
Cosa succedera’?

La crisi dell’uomo d’oggi fra pubblico e privato

Nuova telefonata in diretta a un programma che riferiva dell’inchiesta in cui e’ coinvolto il Presidente del Consiglio. Questa volta non e’ venuta da lui ma dai vertici della TV pubblica. Il link e’ al canale ufficiale RAI sul tubo.

Ammiro Santoro che ha mantenuto il sangue freddo e ha saputo mettere in difficolta’ chi con prepotenza prima dice che la trasmissione “viola” dei regolamenti (minuto 1.12) e poi si contraddice e afferma che li “potrebbe violare”… (minuto 2.29).

Bravo Santoro!
Non mi e’ una persona che mi e’ sempre piaciuta ma oggi si’ e moltissimo.
Anzi devo dire che vorrei aver avuto in certe occasioni il suo autocontrollo quando ho trattato con persone prepotenti e incapaci di ammettere di aver sbagliato ma anzi pronte a imporre le proprie idee e peggio che mai a proporle agli altri come verita’.

Ma e’ l’essenza assurda dell’umanita’. Critichiamo i metodi di chi non ci piace (ad esempio i politici) e nel nostro piccolo talvolta finiamo per agire allo stesso modo.

Quanti di noi vorrebbero poter zittire chi dice cio’ che non ci piace? Quanti di noi, invidiosi o gelosi del successo di qualcosa o di qualcuno, vorrebbero veder cadere in disgrazia il soggetto della loro tensione emotiva?
E’ umano! Sbagliato ma umano. Capita a volte, a me per primo. Non sto facendo prediche ma considerazioni che a tratti negli anni hanno riguardato anche me. Guai a non pensarci e sentirsi sempre nel giusto!

Ecco, in questa riflessione a cavallo fra problemi politici e considerazioni sulla natura umana mi trovo a pensare che in fondo oggi, nel nostro povero paese, la politica sia diventata una lotta di potere al pari dei conflitti fra individui.

Non si opera piu’ per il bene comune ma per “averla vinta”, attaccando e rispondendo colpo su colpo con polemiche sempre piu’ feroci.
Un politico irritato che chiama una trasmissione e proferisce un mucchio di offese, un direttore generale del servizio pubblico che in tre minuti dice una cosa e, incalzato, passa alla forma condizionale. Politici che si insultano vicendevolmente. Giornali e TV usati come clave contro l'”avversario”. Non rimpiango le tribune politiche del secolo scorso ma qui abbiamo banalizzato il confronto politico facendolo somigliare a una lite fra persone comuni!

Quando la prepotenza e l’impuntarsi per averla vinta prevalgono sul dialogo costruttivo tutto e’ destinato ad andare a rotoli e questo vale per le amicizie, le societa’, i siti… e purtroppo anche per il paese.

Nell’ambito privato talvolta dalle ceneri rinascono fenici migliori di cio’ che e’ andato perso, ma qui e’ in gioco il futuro dell’Italia e non basta dormirci su e aspettare un altro mattino rinvigorente.
Forse arrivati a questo punto non basta nemmeno che gli scandali attuali portino il Premier a dare le dimissioni. Forse l’Italia oggi ha bisogno di un totale ricambio degli obiettivi politici. Dalle lotte di posizione all’impegno per il bene comune. Una legislatura costituente, per dirla in termini politici. Tutti insieme senza etichette. Niente destra, sinistra e centro, solo persone volonterose che si rispettano e lavorano per la collettivita’.
Un obiettivo che dovrebbe stare a cuore a tutti ma che gia’ nel privato, come ho detto, spesso passa in secondo piano… povera Italia!

E intanto in Africa c’e’ la miccia della rivoluzione e noi pensiamo a parteggiare per questo o per quello e a imporre le nostre idee giuste o sbagliate che siano… poveri noi!