Punto Informatico e’ ancora lui

Tanti cambiamenti in Punto Informatico mi avevano un po’ allontanato dalla testata che vedevo snaturata rispetto al quoridiano che avevo letto ogni giorno sin dal 1996.

Il colpo di grazia me l’aveva dato la nuova impaginazione introdotta in agosto: per chi come me ha bisogno di ingrandire i caratteri per riuscire a leggere, PI da quotidiano informatico si era trasformato in un… minestrone informatico fatto di scritte sovrapposte e indecifrabili!

Cosi’ nelle ultime settimane mi sono scoperto a consultarlo sempre meno e a provare un certo malumore per la poca attenzione all’accessibilita’ dei loro web designer. Qualche giorno fa ho deciso di dar sfogo a tale sensazione scrivendo alla redazione un messaggio di critica educato ma circostanziato e accompagnato da screenshot di come mi appariva il sito. Ho concluso l’email dicendo che se PI non era interessato a un lettore ipovedente non avevo motivo di interessarmi a PI.

Questa mattina alle 11 ho ricevuto una email di risposta da Luca Annunziata della redazione. Non era la solita mail preconfezionata e dimostrava reale interesse per il problema di accessibilita’ che avevo sollevato. Nel messaggio mi diceva di aver informato il reparto tecnico e che sperava ci saremmo rivisti sulle pagine di PI. Ho letto, archiviato perche’ impegnato in altro ma con l’intenzione di rispondere anche se non mi aspettavo novita’ in tempi brevi. Il PI che conoscevo forse non aveva un “reparto tecnico” ma reagiva velocemente alle problematiche.

E sbagliavo, eccome se sbagliavo!
Poco piu’ di 4 ore dopo la prima mail, alle 15.30, ne ricevo un’altra: il “reparto tecnico” -che avevo giudicato cosi’ negativamente- ha preso a cuore la situazione tanto che in poche ore hanno sistemato la maggioranza dei problemi, anche dove cio’ ha significato modificare parte del layout.
Il primo pensiero e’ stato “questo e’ ancora il Punto Informatico che conosco!”.

La mail conteneva un’immagine allegata di come appare il sito ora (non una bozza: sono intervenuti subito sulla versione in produzione) e l’invito a visitarlo per segnalare eventuali altri problemi. Invito che ho accolto e a cui ho fatto seguire la dovuta risposta di ringraziamento e alcune note tecniche su cos’altro non va. Quasi tutti dettagli, invero.

Mi hanno sorpreso in positivo e questo post vuole essere un ringraziamento, nonche’ uno sprono per chi legge: la Rete siamo noi e spesso dall’altra parte di un URL famoso ci sono persone normali e umili. Se qualcosa non va, provate a scrivere e forse risolveremo un problema a noi e agli altri. L’ho fatto anni fa con gli autori di Foxit PDF Reader e l’ho fatto in questi giorni… col mio quotidiano online preferito.

NON VINCERETE

Gli integralisti sono sempre solo degli ignoranti imbecilli falliti senza futuro e certo senza un dio! Vale per gli integralisti di qualsiasi religione. Oggi per i talebani che hanno ucciso i nostri eroi, domani magari per gli idioti che in USA e altri paesi ammazzano i medici abortisti.

Chi uccide o causa sofferenza in ogni modo non fa il volere di nessun Dio ma cerca solo il potere personale.

Dio, che lo chiamiate Gesu’ o Allah o con qualsiasi altro nome, non vuole la nostra sofferenza quindi imporre ai piu’ deboli leggi crudeli (come la sharia o certi eccessi del cattolicesimo) e’ solo una espressione di prepotenza umana.

(alcuni) ciclisti mestrini…

Sono molto contento che l’amministrazione abbia rifatto tutte le strade ed i marciapiedi, dipingendo Mestre di porfido rosa con strisce gialle in rilievo per i non vedenti.

Sono un po’ meno contento ma capisco che alcuni marciapiedi preesistenti si siano ristretti del 50% per creare piste ciclabili a due corsie onde evitare che il futuro tram su rotaia debba andare a passo di bici.

Sono decisamente meno contento di fronte ai seguenti comportamenti di alcuni ciclisti mestrini:
– procedere imperterriti sulle piste ciclabili fregandosene se qualcuno deve attraversarle per arrivare ai passaggi pedonali;
– attraversare in sella alla bici i passaggi pedonali e fare virate a V per reimmettersi nella pista ciclabile (se c’e’, altrimenti ad alcuni va bene il marciapiede…);
– affiancare un pedone su entrambi i lati durante l’attraversamento obbligandolo a procedere in linea retta anche arrivato sul marciapiede in attesa della suddetta virata a V dalla tempistixa generalmente imprevedibile;
– considerare il marciapiede come un naturale prolungamento della pista ciclabile.

Ora immagino che analogamente ad altri miei post di critica spuntera’ qualcuno a dirmi che gli viene da ridere a leggere la mia “esasperazione”. Pazienza, visto che questo e’ il mio blog ci scrivo quello che penso anche se va controcorrente. E penso che le piste ciclabili siano una gran cosa ma che a Mestre servano piu’ vigili perche’ alcuni ciclisti oltre a ignorare il codice della strada ignorano la buona educazione.