Vorrei, avrei voluto

Vorrei ritrovare cio’ che ero un po’ di tempo fa.
Avrei voluto saper capire meglio certe persone
Vorrei arrabbiarmi meno ma sono tanto teso
Avrei voluto usare meglio il tempo in cui credevo in quel suo nick
Vorrei essere davvero come gli altri mi giudicano
Avrei voluto evitare di ferire certe persone
Vorrei evitare di sentirmi ferito quando non so capire qualcuno

Tante volte avrei voluto essere piu’ sereno, piu’ calmo.
E lo vorrei ancora e rifuggire nei ricordi di qualche anno fa non serve.
Tanto e’ cambiato, non tutto per il meglio. Avrei potuto… vorrei poter fare di piu’.

Faro’ qualcosa per me. Ricomincero’ a meditare, a praticare rilassamento. Quello piu’ di altro mi riportera’ a me stesso senza troppi rimpianti per il passato e cio’ che non e’ stato.

Schifani e l’antisemitismo

Schifani, presidente del Senato, dice che chi mette in discussione la leggittimita’ dello Stato di Israele compie opera di antisionismo che equivale all’antisemitismo.

Sara’ ma quando leggo che un gruppo di coloni israeliani ha picchiato un bambino palestinese di sei anni, io domande sulla legittimita’ di Israele (Stato per altro impegnato a non rispettare le risoluzioni ONU o a farle bloccare) me li pongo.

Smettiamola con questa sciocchezza dell’antisemitismo. Chi e’ antisemita (o anti qualsiasi cosa) e’ insulso ma e’ altrettanto insulso impedire la critica a un paese che da decenni massacra un popolo.