Lettera aperta alla RIAA

Vi scrivo, nella mia lingua e dal mio blog (tanto i soldi per un interprete non vi mancano), per dire che ritengo il Vostro comportamento contro la dodicenne Brianna LaHara inaccettabile da qualsiasi punto di vista.

Da mesi agite come un’entita’ di polizia che pero’ non siete. Ora ve la prendete anche con i bambini? E il prossimo passo? Dove volete arrivare? Quante persone volete criminalizzare in nome degli interessi del grande business della musica che ormai poco ha a che fare con l’arte e molto, troppo, ha a che fare col denaro?

A che punto pensate di arrivare?
Non lo so, ma so cosa state ottenendo e mi fa molto piacere. State facendo capire all’opinione pubblica che dietro alle belle parole delle canzoni ci sono troppi interessi commerciali e organizzazioni di categoria pronte a prendersela anche con una dodicenne.

Questa consapevolezza fara’ crollare il grande circo dell’industria. Forse ci vorranno anni ma succedera’. A meno che i musicisti non capiscano in tempo che con queste azioni danneggiate loro per primi… o che non decidiate anche come la gente deve pensare e ragionare.

Per quanto mi riguarda non avendo l’email della piccola Brianna per esprimerle la mia solidarieta’ e spiegarle che il suo torto e’ certo meno grave del vostro, scrivo questa lettera aperta per esprimere il mio dissenso circa le vostre azioni. So che e’ tempo perso, ma lo spreco volentieri.

Vergogna.

Fossi in Brianna non comprerei mai piu’ un CD, tanto esiste molta musica indipendente distribuita gratis (legalmente) e i cui profitti non vanno a sostenere organizzazioni come la vostra.

Riferimenti per i lettori di questo blog…

La RIAA chiede migliaia di dollari a una dodicenne che scaricava MP3 da Internet:
http://www.linuxhelp.it/modules.php?name=News&file=article&sid=811

La RIAA per una volta sul banco degli imputati:
http://rss.com.com/2100-1027_3-5073972.html?tag=lh