Cosi’ arriva il giorno in cui qualcosa proprio non va e decidi di andare a fondo. Fin li hai tirato avanti, chiudendo un occhio, ingoiando qualche rogna e seccatura, sopportando qualche “spigolo” in uno degli ambienti con cui quotidianamente hai a che fare.
Poi un giorno di primavera-che-sembra-estate l’equilibrio si rompe e devi capire cosa c’e’ che non va. Ti metti li con calma, leggi, ipotizzi, rifletti per cercare una soluzione.
E scopri che il problema forse e’ piu’ radicale, che far finta di nulla non serve, che forse mentre tu ingoiavi qualche fuoco d’artificio, sotto al tuo naso succedeva qualcosa di piu’ serio… e che uno spigolo oggi e uno spigolo domani alla fine sono piu’ i lividi delle soddisfazioni.
Al che ti viene voglia di buttare via tutto e ricominciare da zero in un ambiente nuovo, ripulito, in cui avere a che fare con situazioni trasparenti, non con quel che sembra X e in realta’ e’ Y, magari per la luna piena in asse con saturno.
Poi pero’ pensi che l’ambiente in cui sei ti e’ familiare e ha tante cose buone, tanti punti fermi della tua giornata che non vorresti perdere. E cosi’ fai uno sforzo. Uno sforzo per non mandare tutto a quel paese, sistemare cio’ che puoi, sopportare cio’ che non si sistema MA imparare anche a riconoscere cio’ che e’ diverso da quel che appare.
Full circle, direbbero gli americani.
Ma no,non e’ un Full Circle, e’ che mi sono stancato degli spigoli. Staro’ molto piu’ attento a non farmi fregare da applicazioni non chiare, a pretendere la massima trasparenza e a dire qualche “no”, “deny”, “rifiuta” sul firewall.
Applicazioni? Software? Firewall?!?
Certo, sto parlando di Windows e dei problemi che mi ha dato oggi a causa di programmi che non agiscono sempre nel modo giusto e del mio vizio di aprire troppe porte (per poter essere sempre a disposizione degli altri) e lasciare che entri anche cio’ che puo’ farmi male.
Parlavo di informatica, che cosa avevate capito?