Valori…? E il libero arbitrio?

Allora la situazione e’ questa: una persona malata, senza speranze di recupero, attaccata alle macchine e dipendente dagli altri per tutto, dice che vuole smettere di vivere cosi’ e chiede che sia staccata la spina delle macchine che lo tengono in vita, evidentemente contro la sua volonta’.

Le domande da porsi sono:

1) Ha speranze di recupero? Nel caso specifico pare proprio di no.

2) E’ perfettamente capace di intendere e di volere? La sua scelta e’ dettata da una riflessione ponderata? Nel caso specifico pare proprio di si’.

Bene, questo e’ quanto. Va rispettata la sua volonta’.

Ma no, vuoi mettere? Potremmo mai. I cattolici, quelli legati alla famiglia, ai valori e magari pure ai voti dell’area cattolica, non vogliono, dicono che sarebbe omicidio, che e’ immorale, che…

Ma cacchio!
Se uno vuole… ne rispondera’ lui con Dio, ammesso e non concesso che davvero Dio pretenda il sacrificio estremo.

Se e’ cosi’ ne rispondera’ la persona direttamente, ma non si possono imporre i propri valori a chi non li condivide e non vuole nel contempo danneggiare nessuno ma solo smettere una vita che non riesce a reggere piu’. Ci rendiamo conto? Se fosse in grado se le staccherebbe da solo ma non puo’ e dipende da gente cosi’ convinta dei propri valori da infliggere torture agli altri in nome di essi!

Solidarieta’ a Piergiorgio Welby e alle persone nella sua condizione e vergogna a quanti, fra i politici, vogliono imporre i propri valori agli altri senza ragionare.