La posizione dei sacerdoti sul referendum e’ genuina?

Dopo questa lettura dubito che la posizione di molti sacerdoti sull’importanza di astenersi dall’andare a votare (ovvero di fare il gioco sporco per sabotare un’istituzione democratica) sia del tutto sincera.
Per alcuni certamente lo sara’, ma non penso per tutte le migliaia di sacerdoti italiani.

Don Gallo di Genova, condividendo le ragioni del no, ha invitato a recarsi alle urne per esprimere la propria posizione.

Risultato: lettera di diffida dell’Arcivescovo che gli chiede di smentire tali affermazioni pena provvedimenti canonici (cioe’ disciplinari).

Questo significa che esiste una posizione ufficiale della Chiesa (per altro non del tutto basata su fatti scientifici ma su convinzioni morali, un po’ come quando erano contro i trapianti o quando affermavano che sicuramente la terra si trovava al centro dell’universo) e chi all’interno della Chiesa stessa la pensa diversamente deve allinearsi o sara’ punito.

Tutto questo va ricordato ogni volta che andate in chiesa e vi sentite dire che il buon cattolico deve astenersi. Non possono dire altro e se lo fanno finiscono come Don Gallo.

Cio’ che spero e’ che chi ritiene giusti questi metodi, chi alla fin fine vuol far passare il ragionamento “cio’ che penso io dev’essere legge” in Confessione ammetta anche questi peccati. Che certi alti vertici delle curie non credano di star conducendo una crociata in nome di Dio, perche’ in tutto questo Dio non c’entra ASSOLUTAMENTE NIENTE.

Votate secondo la vostra coscienza ma votate, non fatevi scippare la liberta’ da chi usa questi metodi contro le persone che hanno opinioni differenti dalle loro!