Mio nonno

Il 10 ottobre del 1910 nasceva Lino Favrin che sarebbe stato dichiarato disperso in Russia il 17 dicembre di una trentina d’anni dopo, durante la seconda guerra mondiale. Non e’ mai stato veramente ricordato, ne’ in Italia, dove era andato a vivere con la famiglia e dove era stato chiamato sotto le armi, ne’ in Francia dove era nato e vissuto.

Quest’anno abbiamo deciso di ricordarlo e onorare la sua memoria con una donazione alla nostra Parrocchia in favore dei poveri e bisognosi. In questi minuti durante la consueta messa serale Don Armando lo ricordera’ fra i nomi dei defunti. Le sue cose non sono direttamente correlate ma fanno piacere: almeno qualcuno ricordera’ quest’uomo e il suo sacrificio, come quello di migliaia di altri come lui, non sara’ dimenticato.

Per il futuro nascera’ un sito web a lui dedicato in cui saranno ripercorsi momenti della sua vita e pubblicate le lettere che ha scritto negli ultimi mesi, proprio per non dimenticare.

I did it!

Ce l’ho fatta, si riparte!

Confesso: ci ero ricaduto…
a vole quando devo fare una cosa un po’ piu’ difficile del solito inizio ad accantonarla, a rinviarla… e piu’ la accantono, nascondendola in un anfratto della mente, piu’ la sua ombra mi appare grande e minacciosa e la coscienza mi tormenta ricordandomi cosa dovrei fare… e piu’ quell’ombra mi inquieta e mi dissuade dal farlo, piu’… insomma e’ un circolo vizioso.

Oggi mi sono fermato a riflettere e a fare un po’ di autoanalisi e ho capito cio’ in fondo la mia non e’ mancanza di voglia di fare una cosa ma solo timore di non riuscire a farla bene. Timore legittimo, talvolta, ma che dovrebbe stimolarmi a dare di piu’, non farmi sprofondare in un circolo vizioso che mi anniente il buon umore e non mi fa combinare piu’ niente.

Ci ricasco, avevo gia’ scritto una cosa simile tempo fa. Ancora una volta ne sono uscito: ho preso carta e penna (o meglio tastiera ed editor) e ho scritto la relazione che dovevo (e volevo!) fare. 10k filati in un lampo. Mi sembra sia venuta bene e mi chiedo che cosa temessi. Fra qualche giorno la daro’ al destinatario e vedremo se dara’ i frutti che spero (e saranno belli per molti – hint: ned a te piaceranno ;-)

E un altro tassello delle cose da fare entro il 2004 e’ andato. Ce ne sono ancora altri ma adesso stringo i denti e provcedo, perche’ la soddisfazione e il sollievo a superarli e’ tale da non volermi piu’ ritrovare come fino a qualche ora fa.

Let’s go.
(a nanna che e’ tardi ma il mio dovere l’ho fatto ;-)