Racconti…

Ho conosciuto Ilaria in chat. E’ una persona davvero simpatica e gentile e non lo dico solo perche’ le piacciono i miei racconti e ne leggera’ altri in radio! ;-)

A proposito, questa settimana sistemero’ anche altre due storie inedite che ho nel cassetto ormai da tempo. Voglio darle a lei per la trasmissione e darle a voi qui sul sito. Una e’ per ragazzi, l’altra va bene per tutti ed e’ un crossover fra personaggi reali e il mondo di Stargate… ed e’ luuuuunga, tanto che per la radio bisognera’ fare qualche taglio e dividerla in tre (beh era gia’ divisa in tre parti a dire il vero…).

Comunque vediamo, per ora devo mettermi a ricontrollare i testi…

Quante cose da fare, poi c’e’ il sito a cui sto lavorando tanto questo mese, poi LG, poi… la chat in PHP che mi sono scritto, ma di questo parlero’ in seguito perche’ e’ una cosa molto ma molto speciale! ;-)

Un senso a tutto questo…

“i bambini che muoiono sono anime evolute che tornano sulla terra non per vivere un’altra vita ma per insegnare qualcosa a chi sta loro accanto”.

Cosi’ mi disse anni fa il mio amico Federico P. Lui crede nella reincarnazione, crede in un universo che ha un ordine e in cui tante cose hanno piu’ senso.

Spero sia cosi’, come spero che chi muore a 2 anni e mezzo per i colpi di pistola di un pazzo abbia davvero un’esistenza migliore altrove.

Ma questo messaggio non e’ dedicato soltanto alla bimba colpita a morte in una piazza di Rozzano…

Stavo sfogliando l’archivio della Tribuna di Treviso, vedevo se nelle ultime settimane c’erano stati articoli su Francesca, la bambina ferita dalla follia di un altro pazzo e che ormai e’ entrata nel cuore mio e di molti altri. Su di lei niente… meglio, spero che passi un soggiorno al mare sereno senza giornalisti e altre sofferenze.

Invece c’era un articolo su un ragazzo, omonimo suo (si chiamava Francesco), morto a 14 anni per una rara malattia genetica che gli aveva segnato l’esistenza fin dai tre anni. E’ Morto dopo aver vissuto meglio che poteva il suo tempo, consapevole di averne poco. A Giugno aveva conseguito la licenza media a cui teneva tanto. E’ morto dopo aver consolato i suoi genitori dicendo loro che per lui era un grande giorno. Che sarebbe andato in un posto bellissimo e di non soffrire.

Speriamo sia cosi’. Speriamo che chi se ne va abbia davanti qualcosa di bello, perche’ altrimenti questo universo avrebbe davvero poco senso.

Questo e’ un piccolo omaggio alla memoria sua e di quella bambina di Rozzano. Per loro ma anche per le migliaia di bambini di cui ignoro il nome o le vite e che in questo momento, mentre io scrivo, soffrono o muoiono per mine, fame, malattie, guerre, armi, non curanza, sfortuna, tristezza…

Ciao.
C’e’ qualcuno che vi pensa e vi manda affetto.