Premessa (che non siete obbligati a leggere ;) )
Io sono del segno dei “gemelli” e quindi sono contraddittorio di natura. Lo sono sempre stato e me ne rendo conto.
Se da una parte critico la Chiesa per le ingerenze nella vita pubblica e i tentativi di imporre a tutti (compresi i non credenti ed i fedeli di altre religioni) le proprie tesi come “leggi naturali assolute”, dall’altra spendo molto del mio tempo per dare voce e visibilita’ ad azioni e parole provenienti dal mondo cattolico.
Perche’? Beh, intanto perche’ credo che tutti abbiano il diritto di esprimere la propria opinione e che l’importante sia solo non volerla imporre con la forza (o ammaliando partiti e singoli in cerca di consensi)
In secondo luogo io non condanno tutta la religione cattolica, anzi la ritengo una realta’ di grande valore spirituale ovviamente ma anche maestra di vita. Certo non condivido imposizioni anacronistiche tipo le “note vincolanti”, pero’ sono convinto che se ascoltassimo maggiormente le omelie dei nostri sacerdoti potremmo trarre consigli e indicazioni su come vivere meglio, dandoci maggiormente agli altri, apprezzando e facendoci apprezzare, nella ricerca di un bene superiore, di un traguardo che vada oltre la mera felicita’ di un periodo.
Personalmente ascoltare certi discorsi mi porta serenita’ e quando cerco di mettere in pratica alcuni comportamenti mi trovo bene. Non saro’ un cattolico perfetto ma credo che la religione apra una porta verso un percorso di maggiore spiritualita’ e che tale percorso aiuti a vedere il mondo ed a rapportarsi con esso in modo diverso.
Il succo del messaggio ;p
Tutto questo per dire: dico si’ ai dico (che bel gioco di parole, copiatemelo se volete ;p) ma dico si’ anche ad ascoltare la Chiesa. Magari andate nella vostra parrocchia e ascoltate il vostro parroco che vi parla di come vivere meglio con voi, con gli altri e nalla peospettiva di un “di piu'”.
Vorrei che chi mi legge (e soprattutto gli amici) scaricasse e ascoltasse l’omelia di don Danilo dell’11 febbraio. E’ gratis, la scaricate in pochi secondi e ve la sentite anche sul lettore MP3 andando al lavoro. Mi pare degna di essere ascoltata, che crediate in Dio o no, che poi accettiate cio’ che dice oppure no.
Parla principalmente della prospettiva con cui vogliamo vivere, guardando verso noi stessi o verso gli altri.
Se poi volete saperlo, io gli ho detto tranquillamente su cosa non sono d’accordo e su cosa lo apprezzo e non e’ cascato il mondo. Si chiama dialogo e confronto. Ma per dialogare bisogna voler ascoltare.