Un anniversario strano

L’incubo cominciava il 26. O forse il 26 e’ il giorno in cui l’ho saputo io, chissa’…

Si’, e’ stato un incubo per tutti. Era un punto di riferimento per tanti di noi. Paziente, gentile, con una saggezza rara come pochi.
Ma e’ stato un incubo anche per chi gli ha dato il via, ammesso che sia cominciato con quella telefonata. Forse per te e’ iniziato prima, anzi sicuramente. Arrivare a quel gesto forse era la sola via d’uscita di fronte alla paura, alla vergogna, a una strada imboccata per far del bene e che si stava rivelando un labirinto senza uscita.

E cosi’ il nostro immaginario collettivo e’ svanito e stranamente a tuttoggi fatichiamo a staccarcene, c’e’ chi lo ricorda, lo rimpiange, lo vorrebbe indietro e non guarda oltre. Io li capisco, a volte pure questo grillo parlante (uno dei tanti, ma convinto di appartenere alla specie – e orgoglioso di cio’) vive certi sentimenti irrazionali ma umani e comprensibili…

Si’, irrazionali, perche’ la ragione dice di guardare attraverso la nebbia, dall’altra parte. E dall’altra parte c’e’ una persona vera che ha molte delle qualita’ che noi ammiravamo nel nostro immaginario collettivo. No, forse non ne ha “molte”, forse le ha tutte e anche qualcuna di piu’. Una persona che ci ha voluto e ci vuole un bene dell’anima. Una persona che quel giorno di novembre e’ morta dentro, s’e’ sacrificata per paura di farci male. Una persona che tutti noi, con la determinazione, l’affetto (e pure la rabbia, certo) abbiamo saputo salvare dal buco profondo di depressione in cui era caduta cercando di uscire dal labirinto.

Una persona che ha sbagliato… ma siamo sicuri che abbia fatto del male? Io credo che averla incontrata tre anni fa abbia cambiato in meglio la vita di tutti noi. Io credo che al suo posto forse avrei commesso alcuni dei suoi stessi errori e quelli che non avrei fatto… sono compensati da altri che HO fatto Quindi se vogliamo condannare senza appello lei, condanniamo senza appello anche il sottoscritto (e c’e’ chi lo fa ogni volta che puo’, ok, esempio sbagliato ;p)

Tutto questo per dire una sola cosa: un anno fa sono cambiate molte cose. Oggi grazie a Dio e’ un momento sereno, di rinascita. Possiamo ricordare cio’ che e’ cambiato ma dovremmo pensare a chi abbiamo. Io ci penso e voglio dirti grazie. Grazie per essere sempre stata per me una vera amica da tre anni, per avermi sempre dato saggi consigli e aver fatto del bene alle persone a cui tengo tanto. Per te ci saro’ sempre e se guardi con tristezza o rimorso al passato… sappi che il bene che hai fatto credo proprio che compensi certi errori commessi oltretutto per disperazione non certo per cattiveria. Ti voglio bene per quel che sei, per chi sei.

Il passato non puo’ tornare, ma questa storia poteva finire molto peggio. Io sono grato per come e’ andata. E lo sono anche se ricordo novembredicembregennaio 2005/2006 e i sentimenti di quei giorni, di quelle sere buie con la mia citta’ e il mio cuore dolenti sotto la pioggia…

Ne ho tratto un insegnamento: attorno a noi tante persone soffrono. Se Dio ci regala un miracolo (e un miracolo e’ stato ritrovarti) dobbiamo gioirne. E se finalmente siamo felici, pensiamo a chi sta male. Nell’anima o nel corpo.

E tutte queste cose me le hai insegnate tu.
Come potrei non volerti bene?

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