La scorsa primavera ho avuto uno scambio di vedute con una rappresentante del Movimento per la vita su Lettera Aperta, il foglio della mia parrocchia. Lei si lamentava dei giovani che usciti dalla Messa non correvano a firmare contro l’aborto. Io ho ritenuto di dire la mia sull’importanza di una corretta educazione sentimentale e sessuale, sul certamente prezioso aiuto da dare alle donne nel momento di una simile scelta ma anche sull’insindacabile diritto delle stesse a decidere se portare avanti una gravidanza o meno.
Di questo dialogo ha parlato anche don Armando a modo suo ;)
Ci sarebbe potuto essere un seguito in un confronto diretto e sereno col presidente del MpV di Venezia ma si arrivo’ all’estate che io vissi fisicamente molto male.
Da allora io ho in cuore un pensiero e lo propongo ora con l’avvicinarsi della “Giornata per la vita”.
Il mio pensiero, che nasce dal commento di don Armando sugli opposti integrismi e i dialoghi non costruttivi, e’ che forse tutta la questione e’ posta in modo sbagliato.
Non ci sono “pro vita” e “pro morte”, ci sono “pro vita” e “pro scelta”, ma non c’e’ nessuna ragione per cui la “scelta” debba avere come conseguenza la fine del nascituro. Oggi si’, ma domani?
Buttiamo via slogan e definizioni su cos’e’ la vita e cosa no e mettiamoci a studiare un modo per prendere l’embrione o il feto dalla donna che non vuole portare avanti una gravidanza e trasferirlo nell’utero di una delle tantissime donne che vogliono disperatamente avere un figlio e per mille motivi non possono!
Possiamo fare trapianti e sappiamo operare un bimbo ancora nella pancia della mamma, davvero non siamo in grado nell’immediato o di qui ai prossimi anni di trasferire un embrione o un feto?
Bello sara’ il giorno in cui il diritto di scelta sara’ riconosciuto naturale e altrettanto lo sara’ il diritto di “trasporto”. Non aborto, trasporto.
Certo, c’e’ chi dovra’ digerire qualcosa che va oltre la “fecondazione eterologa” ma questa soluzione non e’ forse il male minore per quanti ritengono l’aborto un assassinio?
Chiedo agli anti-abortisti: se la scienza ci portasse a questo traguardo, sareste a favore o contrari come lo siete per l’aborto?
E se siete a favore, non lasciate morire questa idea in un blog ma fatela vostra e parlatene. La mera contrapposizione e’ inutile e di fronte a possibili alternative e’ anche assurda!
Mi ricordo quando tempo fa mi parlasti di questa tua esperienza!
E devo dire che trovo l’idea del trasporto a dir poco grandiosa, un compromesso tra il dare alla luce un bimbo (scelta che non sempre si ha la possibilità di prendere; e lo dico da 17enne, capendo bene che ‘può succedere’ e non penso sia giusto condannare due vite; una, quella della mamma, che deve mettere da parte sé stessa e i suoi progetti, magari per un errore casuale; l’altra, quella del figlio che, non essendo voluto, può capitare non sia accolto nel mondo con il dovuto amore e sia considerato solo una ‘maledizione’) e il sopprimere sul nascere una vita, che umanamente e moralmente è un’idea condivisibilissima, se slegata dalle circostanze che la attorniano.
Le critiche potrebbero essere nel fatto che magari una donna che vuole diventar mamma vuole un figlio suo e non il feto di un’altra, non so.. Sarei curiosa di ascoltare chi non è d’accordo con una proposta del genere.
Da parte mia, complimenti!