L’IMOB, il sistema di biglietti elettronici imposto dall’azienda comunale trasporti di Venezia (ACTV) e’ sbagliato e finalmente inizia a scricchiolare. Non per le proteste dei cittadini ma perche’ e’ problematico anche per loro. Bene, ma sottolineiamo i problemi di questo sistema:
1) IMOB non e’ intuitivo. Non sai quanti titoli di viaggio ti restano, devi tenerlo a mente o rischi di salire su un autobus o un vaporetto e trovarti senza. Per sapere quanti titoli di viaggio si hanno bisogna chiedere a un dipendente ACTV ai pontili, rivolgersi a un rivenditore oppure interagire con la validatrice sui mezzi ma non e’ proprio facile, infatti…
2) IMOB e’ scomodo: su un mezzo in movimento, stretto fra la gente, magari tenendo in mano borse o stringendo un passeggino, devi interagire con una validatrice basata su un display LCD non proprio leggibile e dei pulsanti. Se sei fortunato passi il biglietto, un bip e una lucina verde ti dicono che e’ OK ed e’ fatta. Altrimenti, e non e’ raro, devi interagire premendo pulsanti e leggendo cio’ che appare. E se sei ipovedente o proprio non vedente non esiste un’alternativa vocale.
3) IMOB complica le cose. Con i biglietti cartacei se resti senza puoi sempre chiedere a qualche viaggiatore se te ne vende uno. Con IMOB una persona disponibile dovrebbe validare nuovamente la propria tessera ma la procedura non e’ immediata soprattutto col mezzo in movimento (vedi punto 2). Lo stesso se vuoi validare il biglietto per figli o amici che ne sono privi.
4) IMOB e’ invasivo: la tessera memorizza le ultime validazioni, quindi chi la visualizza per qualsiasi ragione puo’ conoscere le ultime validazioni effettuate. Inoltre tutti i dati delle corse sono inviati a un server centrale. ACTV dichiara di disgregare i dati (ovvero la correlazione tratte percorse/seriali delle tessere) a norma di legge e rispettando la privacy, ma resta il fatto che li raccolgono e con i biglietti cartacei non era cosi’.
Riguardo il punto 1 c’e’ da dire che esiste una app per cellulari, creata da un normale cittadino, che permette di leggere la tessera ed estrarre le informazioni sui titoli disponibili e le ultime validazioni. Tuttavia funziona solo sulle tessere anonime perche’ le altre sono crittate e chi l’ha fatta, avendoci messo la faccia, non puo’ andare oltre senza rischiare denunce da ACTV (che invece dovrebbe premiarlo e fare una APP ufficiale e completa…) Chi usa tessere anonime e la vuole puo’ scaricarla dal Playstore (richiede un cellulare con supporto NFC).
Ci si puo’ anche loggare sul sito ACTV, inserire seriale della tessera e codice fiscale, e avere informazioni sulle tessere nominali. Il problema e’ che non sono informazioni in tempo reale ma aggiornate a 24 ore prima (salvo cambiamenti recenti o successivi a questo post).
Insomma, a me comune cittadino IMOB ha creato tanti tanti problemi. Adesso che ne da’ ad ACTV prevedono un parziale ritorno ai biglietti cartacei. Bravi, completate l’opera e torniamo a un sistema piu’ comodo per la gente comune, fra cui tanti anziani, che usa i mezzi pubblici.