No, non sono impazzito. Lo so che gli impiegati FIAT di Mirafiori hanno votato in massa SI: loro non sono toccati dalla modifica dei turni o della durata delle pause durante la massacrante catena di montaggio. Lo so che i numeri sono 54% per il SI e 46% per il NO.
Ma in quel 46% c’e’ chi le auto le fa, chi fa il lavoro duro. E la maggioranza di loro, nonostante il ricatto (o accetti o si investe altrove) ha detto NO.
A chi vuole stravolgere questo paese, a chi vuole negare i diritti ai lavoratori e aumentare quelli dei padroni, a chi pretende che i lavoratori vivano solo per l’azienda e finche’ servono (straordinari prima, cassaintegrazione poi), a chi da’ ragione a queste posizioni, oggi dedico questo brano di Giovanna Marini.
Perche’ la protesta (civile) e’ un diritto che nessun accordo ingiusto potra’ mai cancellare.
Forza FIOM e forza operai, nella speranza che un domani i partiti in parlamento aprano gli occhi e capiscano chi sostenere.
L’attuale premier si definiva un “presidente operaio”. Bene, vada a lavorare in catena di montaggio un mese. Lui e tutti quelli che si sono schierati per un accordo che cambia in peggio la vita di migliaia di famiglie solo per arricchire i soliti.