“Casa dolce casa”, mi hai appena scritto via SMS.
Due ore fa eri stravaccata su una poltrona dell’aeroporto di Venezia.
Due ore fa guardavamo lo stesso cielo calcolando una posizione convergente con Google Earth.
Due ore fa ci sentivamo vicini, come per tutto oggi e ancor di piu’ tutto il 18.
Eppure i nostri dialoghi scorrevano tramite i medesimi cellulari nella rete di Vodafone e i tempi di consegna erano gli stessi.
20 o 900km non fa troppa differenza in quest’epoca.
Figurarsi se fa differenza: mentre scrivevo a te parlavo col mio amico Alen a Vancouver…
Eppure restiamo umani e il senso di prossimita’ significa ancora qualcosa. E significa molto usare un offytracker e sapere che il tuo volo e’ pronto per l’imbarco, e’ in attesa dell’OK per il decollo, e’ decollato… e il web si mischia alla realta’ perche’ ne sento il rombo da qui e avverto il tuo animo e il tuo carico di emozioni in volo nel cielo sopra il mio mondo, come cinque giorni fa.
Percezioni, come quando costruisci un’immagine mentale e poi non riesci a staccartene del tutto anche se svanisce. Ma e’ bello cosi’, fa parte della vita, fa parte di un’epoca magnifica in cui gli uomini potrebbero essere molto piu’ vicini e vivere con maggior armonia, se solo si rendessero conto di stare attraversando un momento che non si era mai verificato lungo l’intera storia umana.
E per adesso ben tornata nel tuo mondo offy e buon happy router! Sbrigati a leggere ;-)