Acid, anzi Arab Acid

Inizio d’anno emotivamente intenso e mente da rasserenare, perche’ oltre a quello che e’ successo da poco e in parte continua a succedere, c’e’ sempre la tristezza di fondo per la morte di mia madre e anche se il tempo cura, non cancella i vuoti.

E cosi’ ora provo a fare una cosa che fece bene anche a lei.
Nel ’93, dopo aver lasciato il lavoro per mobbing, mia madre ebbe un momento di forte depressione… che curo’… ascoltando una radio locale che faceva musica acid, quella che fa tum tum tum :)
Ecco, io sto provando a fare lo stesso. So che la musica ha effetti sulla mente e forse questa musica rirmata, tutta uguale con minime variazioni, a qualcosa serve.

Ovviamente per distinguermi dalla massa io mi son andato a cercare “Arab acid” cosi’ le vicine pettegole chissa’ cosa pensano :)

Per ora, assieme a un aumento delle ore di sonno, questo ascolto sembra funzionare e in fondo non mi dispiace nemmeno. E’ come se mi “mettesse in ordine” la mente. Chissa’…

Buon compleanno mamma

Oggi non e’ stato un giorno facile. La nostalgia dei giorni scorsi si e’ un po’ attenuata ma la giornata e’ stata piena di eventi, alcuni faticosi, altri belli, altri emozionanti.

Sto bene, non posso lamentarmi, ed e’ molto merito tuo di come mi hai cresciuto e di tante frasi che oggi tornano nel mio cuore e mi danno forza. Certo darei il mondo per un minuto in piu’ insieme ma so che non sei lontana. Ho il rammarico di non avere ancora finito l’ebook con i racconti che mi facevi di tanti momenti della tua vita ma quello va a momenti del cuore… ok ok niente scuse, lo finiro’!

Per tutto il resto vale quanto ho scritto l’anno scorso!
Ah e quest’anno fra una cosa e l’altra non ho preso la torta per festeggiarti… come dici? Non serve alla mia pancia? Lo so, ma… in settimana la prendo cmq :) (e hai visto che finalmente ho trovato le canottiere della misura giusta per me? Un bel 7 e vanno benissimo!)

Grazie di avermi reso la persona che sono e buon compleanno, se lassu’ ha un significato. Di sicuro lo passi col tuo papa’ e questo lo rendera’ meraviglioso!
Ti voglio bene!

R-E-S-E-T

E’ successa una cosa non bella, di quelle in cui un confronto in un ambito ne invade altri, prende una brutta strada e ci si sentono dire cose tanto brutte. Ed e’ successa con persone che pure nel 2016 mi hanno dato tantissimo. A seconda della narrazione l’ho causata o ne sono vittima. La verita’ e’ che ci ho messo un po’ di mio nel mentre di discussioni protratte oltre il dovuto e che non sarebbero nemmeno dovute esserci, ma questa e’ un’altra storia.

Non sto postando per parlare di una situazione che non dipende da me risolvere al momento ma dell’effetto che ha avuto questo evento. Perche’ in fondo e’ servito. A un certo punto di una di quelle discussioni mi sono accorto di una cosa. Di solito io penso a come voglio essere, a come voglio comportarmi. L’altro ieri mi sono accorto di come non voglio essere, di come non mi voglio comportare, cioe’ come stavo facendo/rischiavo di fare.

Succede che a volte si inziano ad accettare compromessi. Non quelli sani per arrivare a un obiettivo condiviso, no, compromessi per tenere a se’ le persone. E gia’ questo fa spesso finire in guai emotivi. Poi succede che inizi anche ad accettare compromessi con te stesso. “Ma si’, anche se tardo 5 minuti”, “ma si’, anche se lo faccio domani”, “ma si’, anche se mi concedo di arrabbiarmi”, “ma si’, non e’ bello ma se per una volta…”.
Solo piccole cose, ma che non sono da sottovalutare perche’ piccola cosa dopo piccola cosa rischi di andare alla deriva.

Gia’ qualche settimana fa avevo intuito che servisse un cambio di rotta quando il mio amico Manuel aveva guardato i colori della mia Aura. Potete non crederci, io tendo a farlo. Fattosta’ che sebbene alcuni colori fossero molto belli ed evoluti, ce n’era uno che non mi piaceva. E ho pensato di voler cambiare le cose senza pero’ fare grossi passi concreti.
Poi e’ arrivata questa situazione e questo stimolo a farmi cambiare. A farmi tornare padrone di me stesso e responsabile di me stesso. A saper correggere una scelta sbagliata se la coscienza mi dice che lo e’ ma anche a stare attento ai compromessi per trattenere a me le persone. E ancora una volta non parlo di quelli per raggiungere un obiettivo  partendo da posizioni diverse ma di quelli che generalmente finiscono con “…se no me ne vado”.

Solo agire cosi’ per due giorni, ammettere un torto se lo faccio, rifiutare trappole emotive, essere onesto con me stesso, coerente con le conclusioni a cui arrivo e puntuale negli impegni, solo questo, gia’ questo mi fa sentire leggero, sereno. Certo come ogni umano se mi provocano mi arrabbio, ma che c’e’ da stupirsi?
E tutto questo mi ha fatto bene. Prima, cose anche piccole avevano un impatto emotivo spropositato. Adesso mi sento sereno. Succede una cosa illogica che non dipende da me come poco fa? Pace. Passiamo oltre. Potessi farci qualcosa lo farei, ma se non posso, non posso. Credo si chiami stabilita’ emotiva.

Sono sereno, mi sento sereno. Non voglio perdere il mio cuore (che in modo toccante ha descritto la mia amica Duilia ieri sera, quando finalmente ci siamo sentiti dopo i giorni in cui non e’ stata bene), voglio solo farlo andare regolarmente e senza perdere la strada come da un po’ troppo stavo iniziando a fare. Altre volte avevo cercato di ritrovare la strada. Sembra la volta buona, anche se certo e’ una cosa da verificare ogni giorno, ogni attimo. Ma se fa stare cosi’, ne vale la pena e so che le persone lassu’ (la mia mamma, la mia nonna e Chiara) vogliono che io sia la persona che posso essere.