Guerre di religione

Penso che mai vi sara’ vera Pace fra le religioni finche’ l’uomo non iniziera’ a riconoscerle come poste sullo stesso piano.
Attenzione, non intendo limitarsi ad “accettarle” ma riconoscere la validita’ e verita’ di tutte quelle che promuovono l’amore fra gli uomini, la ricerca di una vita piu’ spirituale, il distacco dal mondo materiale, dall’avarizia, dall’egoismo, il guardare a un “dopo” questa vita terrena.
Pensare che la propria religione sia la Verita’ e le altre al piu’ siano in buona fede rende difficile questa pace.
La Chiesa Cattolica nel Concilio Vaticano II ha fatto un piu’ che apprezzabile passo avanti cercando di dare un’interpretazione assennata dei passi del Vangelo che per essa sono vincolanti:

Tuttavia essa annuncia, ed è tenuta ad annunciare, il Cristo che è « via, verità e vita » (Gv 14,6), in cui gli uomini devono trovare la pienezza della vita religiosa e in cui Dio ha riconciliato con se stesso tutte le cose (4).

Essa perciò esorta i suoi figli affinché, con prudenza e carità, per mezzo del dialogo e della collaborazione con i seguaci delle altre religioni, sempre rendendo testimonianza alla fede e alla vita cristiana, riconoscano, conservino e facciano progredire i valori spirituali, morali e socio-culturali che si trovano in essi.

Ovviamente se pur siamo riusciti ad andare oltre i dettami del Levitico o le posizioni di San Paolo sulle donne (Timoteo 2.12) non si puo’ pretendere che d’un tratto la Chiesa veda in modo completamente diverso il senso di frasi attribuite direttamente a Gesu’.
La persona comune puo’ pensare che certe affermazioni dette in una societa’ molto meno evoluta e con minor accesso a informazione e cultura servissero a dare un ordine. Cosi’ come i precetti del Levitico servivano a dare un ordine pratico prima che morale, allo stesso modo in una societa’ come quella in cui visse Gesu’ era sensato parlare cosi’ ai propri fedeli perche’ non perdessero la strada.
Ovvio, io posso pensarlo ma e’ difficile che i vertici della Chiesa cattolica arrivino a dire cio’. Magari ci arriveranno, ma non e’ questo il tempo.
Del resto questo e’ il tempo del cattolicesimo brandito come bandiera, anzi spesso come clava contro le scelte di vita altrui. Fra chi rifiuta il Concilio Vaticano II e chi probabilmente non ha nemmeno letto fino in fondo il testo che ho linkato precedentemente, come aspettarsi che addirittura si possa contestualizzare un’affermazione di Gesu’ Cristo al tempo e alla situazione in cui e’ stata pronunciata?

Solo che oggi siamo di fronte a un problema che dovrebbe darci la spinta per ragionare un po’ piu’ in fretta. Un tempo eravamo noi ad andare in giro per il mondo a uccidere in nome di Dio (il nostro) e a convertire tutti alla nostra Fede. Adesso sono altri, che fraintendono una religione che non proclama la violenza.
Che si fa? Fra un proclama pro-life e l’altro tanti, troppi cattolici, invocano un intervento armato in difesa dei cristiani massacrati in medio-oriente. Per carita’, si puo’ e deve fare qualcosa, ma cosa risolvera’ definitivamente? Non e’ che invece semplicemente rinviera’ il problema alla prossima crisi?
Il punto e’ che non possiamo dire agli integralisti di altre religioni che sbagliano quando poi noi continuiamo a pensare e proclamare che la nostra sia l’unica Verita’.

No, non lo e’, non ha senso. Attenzione: non dico che e’ Non-Verita’, dico che non e’ la sola.
Io sono sinceramente convinto che esista una sola Verita’ e che tutte le religioni siano i diversi modi in cui tale Verita’ e’ stata presentata/accolta/interpretata dalle diverse societa’. E questo solo sulla Terra, immaginate nel resto dell’universo! E che facciamo se domani atterra una nave aliena (improbabile, siamo troppo primitivi)? Diciamo loro “ecco, la nostra Verita’ e’ questa, convertitevi”? Ma quelli chiudono il portello e scappano a Curvatura 9.9!

Gesu’ ha detto “Amatevi gli uni e gli altri, come io vi ho amati”. E’ tanto difficile accettare che il Comandamento unico e piu’ importante e’ questo e che tutto deriva da qui?
Ma davvero vogliamo credere che a chi ha creato o mantiene l’universo (che non e’ detto sia una “persona” o una “entita’” ma puo’ benissimo essere l’insieme di cio’ che fa esistere il Tutto) importi di piu’ se noi crediamo in questa o in quella religione? E davvero c’e’ chi pensa che saltare una Messa porti all’inferno?
Le Messe, gia’. Le Messe, le funzioni e le pratiche di ogni religione penso servano a ricordare, a darci disciplina, ad aiutarci a non perdere la strada cosa che e’ facile fare perche’ siamo umani e sbagliamo facilmente. Ma anche qui credo che a tutt’oggi noi ci si rifaccia troppo a norme date in un tempo diverso ad una societa’ diversa e che per altro nei secoli sono state plasmate dagli uomini anche a proprio uso e consumo.

Concludo questa riflessione esprimendo un po’ di timore, perche’ il problema delle religioni non e’ solo il crescente distacco di molti (e chi se ne allontana rischia davvero di perdersi in una societa’ troppo materiale) ma l’integralismo di alcuni sostenitori che alimenta tanto il distacco di molti quanto la conflittualita’, anche solo nell’ambito della societa’ civile.
Eppure ai cattolici, anche senza mettere in discussione l’unicita’ della propria religione, basterebbe leggere i documenti del Vaticano per capire chi agisce nel giusto e chi alimenta conflitti. Purtroppo la maggior parte di quelli che “difendono i valori e le radici” preferisce il conflitto e sceglie di ignorare i documenti della propria stessa Chiesa. Con buona pace di quell'”Amatevi gli uni e gli altri” (Gv 15, 9-17).

PS: sono consapevole che se fossi un islamico e scrivessi questo in certi paesi piu’ integralisti rischierei grosso. Loro, appunto, devono fare ancora un po’ di strada. Noi che abbiamo fatto qualche passo in piu’ dovremmo essere d’esempio.

Grande amore

Per quanto mi riguarda “Grande amore” e’ La canzone del Sanremo 2015. Fantastici e bravissimi gli interpreti!
La potete sentire sul Sito RAI di Sanremo 2015 e merita davvero!

Oggi poi e’ un giorno cosi’ e ascoltare e riascoltare questa meraviglia mi distrae da vortici di pensieri, ricordi ed emozioni che si mischiano come non vorrei.