Il disappunto del Movimento per la Vita

Sul foglio della mia parrocchia di questa settimana una esponente del Movimento per la Vita, che ha promosso la raccolta di firme del 12 maggio davanti alla chiesa, esprime il proprio disappunto perche’ molti giovani non hanno sottoscritto l’appello in difesa degli embrioni e quindi contro l’aborto.
Ho sentito il desiderio di scrivere alcune considerazioni. Non so se il parroco me le pubblichera’, vuoi per ragioni di spazio, vuoi per opportunita’. Comunque le inserisco anche nel mio blog.

Non e’ polemica, e’ solo un punto di vista diverso che nasce anche dal fatto che recentemente mi sono trovato a parlare di questo argomento e la cosa mi ha portato ad una riflessione interiore molto intensa.

Ed ecco quindi la lettera.

Ho letto su Lettera Aperta della settimana il disappunto della signora Ines Valdisserri per la scelta di molti giovani usciti dalla Messa delle 12 di non firmare contro l’aborto. Sembrerò eretico ma è un fatto che ritengo doppiamente positivo. Primo perché significa che oggi i praticanti pensano con la propria testa e rivendicano punti di vista diversi da quelli della Chiesa. Secondo perché non credo sia giusto ridurre una questione così complessa a una firma pro o contro.

Recentemente mi sono trovato a dialogare con un’amica che immaginava d’essere incinta e già parlava di abortire. Io le ho chiesto di rifletterci seriamente, di pensare alla vita che di lì a poco avrebbe avuto in grembo, a quanto le prospettive possono cambiare mettendo al mondo un figlio o una figlia e che se non voleva bambini avrebbe dovuto essere più attenta e pretendere altrettanto dal proprio partner.
In ultima analisi tuttavia portare avanti una gravidanza deve essere una libera scelta e negarla non spetta a nessuno, almeno se si ritiene la donna una persona e non una mera incubatrice! Possiamo condividerlo o no, ma il corpo di una donna non ci appartiene, quindi deve decidere lei, punto e basta.

Senza dimenticare che vietare l’aborto legale significa tornare a quello clandestino con le conseguenze sanitarie devastanti per le donne. A questo ci pensa chi vuole tutelare la vita?
Quindi bene i confronti, le riflessioni e l’educazione sia sessuale sia sentimentale delle nuove generazioni, ma trovo la mera contrapposizione inutile e la posizione dei giovani a me da’ speranza per un futuro in cui le scelte nascano dalla consapevolezza e non dalle idee imposte sul corpo delle donne.