Un volo sull’acqua mossa dal vento

Il soggetto descrive l’immagine che fa da copertina a questa giornata: l’acqua mossa dal vento alle Fondamente Nuove a Venezia, il vaporetto (bello freddo) mi porta all’ospedale per il controllo dalla dottoressa Franch che ora riceve li (ma, scoop del giorno, fra poco ricevera’ anche a Mestre per chi non e’ a Venezia).

Viaggio bello e piacevole con l’amico Firmo che mi aiuta a non perdermi fra le calli: autobus, vaporetto, un bel po’ di strada a piedi controvento sulle Fondamente Nuove (diciamo la galleria del vento di Venezia!), infernale macchinetta per pagare la visita (con timeout criminale che se non sei veloce a metter la prima banconota devi rifar tutto) e… via!

Rivedersi come si saluta un amico che non si vede da tempo, da parte mia e cosa piu’ eccezionale da parte sua!
Inizia memorizza al PC la mia storia clinica (nel vecchio studio non ne aveva modo), anche con l’orgoglio di raccontare al medico sua assistente dell’operazione con cui mi ha tolto lo sdoppiamento. Poi con lo stesso tono con cui io qui parlo di un nuovo software mi dice che rispetto al vecchio studio ha cose nuove bellissime e mi misura la pressione con un affare che se ne frega del mio nistagno, fa 5 misurazioni di fila senza manco toccare l’occhio e in effetti piu’ che uno strumento medico del 2013 sembra un manufatto degli Asgard (quelli di Stargate). In effetti potrebbe essere aliena, ma no e’ un medico bravo, terrestre e sceglie tutte le cose piu’ all’avanguardia.

Poi via di pachimetria (a proposito di tecnologie che ha a disposizione), scoprendo cio’ che sospettava ossia che la mia pressione oculare reale e’ un briciolo piu’ bassa di quella che appare dalle misurazioni. Averlo saputo vent’anni fa, chissa’…
Esame del resto dell’occhio, guarda il campo visivo. Perfetto per un “ragazzo” (ringrazio del termine) con le mie patologie oculari.
A volte mi chiedo se mi sottovaluto io o gli altri sopravvalutano i miei problemi ma sospetto piu’ la prima, visti i complimenti che spesso ricevo per cio’ che faccio con questo mio unico occhio appena funzionante e cosi’ pieno di patologie.
Non finisce qui, perche’ le ho portato un regalo: una penna USB con foto e altre cose che ho imparato a fare dopo il suo intervento. Piccola, metallica, elegante, 32gb, ha fatto una faccia e mi ha detto “tu sei pazzo”. Si’.

La penna contiene un piccolo file Word con una cosa che le propongo per Il Gomitolo. Accetta con entusiasmo. WOW! Saro’ piu’ preciso quando la pubblicheremo :)

Arriva la parte toccante ma qui e’ difficile da raccontare, diciamo che cade il discorso su come sto, sul periodo che vivo e che mi ha portato ad assumere diversi farmaci. Il modo in cui s’e’ interessata e preoccupata di cosa mi stesse succedendo e per quali ragioni, anche se esulava dal suo ambito, e’ qualcosa che va oltre l’immaginabile ed e’ stato commovente. Anche qui, forse mi sottovaluto e se ricevo quest’attenzione da un medico dovrei pretenderla dagli amici, tutti.
Finale con regalino di caramella (avro’ detto grazie o ero del tutto andato?) e lei che esce per conoscere e ringraziare Firmo (che e’ come lei, persona affabile e gentile oltre ogni limite), gli dice quanto mi stima e ammira e lui le dice che per lui e in parrocchia e’ lo stesso. E io che mi ingrosso :)
Poi vedere lui commosso e felice per l’esito della visita e’ l’ultimo tocco. Il resto e’ chiamare casa per dare tutte insieme le belle notizie e poi tornare e pianificare che laboratori faremo per il GREST quest’anno, insieme…
…Grazie! Alla dottoressa e a Firmo, non solo per la visita, non solo per avermi accompagnato ma per le riflessioni che ha portato questa giornata…