6 bis

Avrei voluto poterti parlare ancora una volta. Poter chiarire un tragico malinteso di quella sera. Uno dei tanti, il piu’ tragico. E vorrei che ora tu potessi vedere oltre le apparenze di questi post. E vorrei che tu potessi capire che io quella sera non l’ho fatto per me. Lo pensi, ne sei convinta, ma come perdere la tua presenza poteva essere per me? Qui non c’entra la coscienza. Qui centra quello che in buona fede ho sempre pensato fosse bene e tuttora penso. E spero che se domani saro’ sull’orlo di un burrone, qualcuno fara’ lo stesso. Comunque sappi che sei sempre qui…

Lo so che il resto del mondo non capisce e non capira’ e non me ne importa niente. E’ il mio solo mezzo per dire le cose. Metterle in questa bottiglia-post, deporle in questo mare e sperare che arrivino in una spiaggia di pistacchio. E sperare che, forse, magari…

6

Auguri… non e’ un 6 come tutti gli altri, lo so, ma per me non e’ cambiato nulla. Tengo a te come prima. Ho fatto una scelta perche’ dal mio punto di vista era l’unica, ed era un enorme sacrificio fatto per affetto, non per altro e di sicuro non per le ragioni che temi.
Io ti voglio bene come prima. Se mai leggerai ricordatelo… Ti voglio bene e ci sono. Non so se tornerai, se potrai accettare una scelta che non condividi ma fatta per te in buona fede. So solo che oggi e’ il 6, ti sto pensando e ti voglio scrivere queste parole.