Un giro del cielo

Cominciava cosi’, adesso, verso quest’ora.

Una telefonata.
Sara’ uno squillo?
No, e’ lungo.
Oddio non sara’…
Le rispondo?
Si’ le rispondo.

Le parole esatte non le ricordo nemmeno. Una vocina gia’ di suo tenera, piu’ piccola dei suoi anni, mi diceva che era il momento, che stava andando in ospedale e mi chiedeva di avvisare gli altri. No, non lo so, davvero non ricordo le parole precise e non ricordo nemmeno cosa le ho risposto io. “E’ il momento?!”.

Sapevo da 7 anni che quel momento doveva arrivare, da quel fortunato (per me) luglio 1999 quando l’ho conosciuta.

Ed eccolo li quel momento che lei aveva rimosso, rinviato, sperato di non dover mai affrontare e che io sapevo sarebbe inesorabilmente arrivato. Da qualche mese poi era certo. Pero’ in quel momento e’ stato sconvolgente. Ho tremato, avuto paura, provato un insieme di sensazioni difficili da mettere a fuoco. Le ho detto tutto cio’ che mi usciva dal cuore e ho continuato a farlo via SMS per tutta la serata e nelle prime ore del giorno dopo.

E intanto dopo aver messo giu’ ho cercato di razionalizzare, sono entrato nel nostro posto di ritrovo e ho reso partecipi i suoi amici, i nostri amici. Chi lo sapeva, chi non lo sapeva, chi non intuiva l’entita’ del fiume che di li’ a poco quella bellissima persona avrebbe affrontato.

E poi il giorno dopo: attesa, messaggini dall’ospedale inviati da quell’angelo di Denis, messaggi inviati da noi per far coraggio a lui. Lei che prima di entrare gli dice di mandarci i suoi saluti. E poi il volo. Sette ore di volo che io e tanti suoi amici (e anche altri che lei non conosceva ma che si sentivano coinvolti) abbiamo vissuto insieme, fra messaggi, chat e ogni altra forma di dialogo diretto e a distanza.

E poi quel messaggio di Denis…
Il resto lo copio quasi integralmente dal log di quel giorno.

[18:33] <Gabriele> L’INTERVENTO E’ FINITO ED E’ ANDATO BENE !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!11
[18:33] <^FranZ^> ooooooh
[18:33] <Gi0> DAVVERO????????????????
[18:34] Action: Kairi` riprende a respirare
[18:34] <marti> AAAAAAHHHHHHHHHHH
[18:34] <loddolo> siiiiiiiiiiiiiiiii
[18:34] <marti> dio mio grazie
[18:34] Action: Gi0 bacia tutti
[18:34] <marti> .. ah che pianto di liberazione ._.
[18:34] <marti> non mi sembra vero
[18:34] <marti> così presto?
[18:35] <Kairi`> sì*.*
[18:35] <Kairi`> un ora emmezza in meno di agonia
[18:35] <marti> mi sento male dalla gioia
[18:37] <Gi0> hihihihihi
[18:37] <Gi0> RAGAZZI DOVEVATE SENTIRE RED
[18:38] <Gi0> io ‘eh l’operazione è finita’
[18:38] <Gi0> lui ‘…e…?’
[18:38] <Gi0> io: ‘ed è endata benissimo!’
[18:38] <Gi0> e lui “AAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHH”
[18:38] <Kairi`> ahuahuhua che amore *_*
[18:38] <Gi0> dovevate sentire il sospiro di sollievo, è stato dolcissimo XD

Sarebbe semplicistico dire “tutto e bene quel che finisce bene”.
L’operazione era finita ma iniziava un lungo viaggio di dolori, attesa, pazienza, paura a tratti, biopsie, controlli. Non potro’ e non potremo mai capire in fondo cosa ha vissuto. Potremo solo leggere testi, sentire le sue parole, ma non sapremo cosa ha vissuto e come.

Oggi molte cose sono cambiate. Lei stessa e’ piu’ distante. Un giro del cielo le e’ stato donato un futuro che credeva di non avere e questa e’ una gioia immensa per tutti ma porta anche con se’ un grande impegno. Il cammino e’ lungo e nessuno nasce sapendo come percorrerlo, bisogna sempre improvvisare, imparare, cadere e rialzarsi.

Per lei anche il 5 novembre e’ un compleanno e ha ragione. E’ rinata.
E allora auguri piccola grande Natascia, che la tua strada ti porti la felicita’ che tu ti sei sempre impegnata a donare agli altri.

Dare vita ai sogni

Sarebbe bello se i nostri sentimenti, il nostro affetto, le nostre paure potessero CREARE qualcosa, qualcuno.
In qualche mondo astrale forse si puo’. Quaggiu’ possiamo solo evocare emozioni e sentimenti, sogni, paure, pace e serenita’, magari per un attimo, magari leggendo un blog.

Gia’, i blog.
Quanti blog!

Leggiamo blog di sconosciuti per conoscere mondi diversi, leggiamo blog dei nostri amici per sapere cosa vogliono condividere di se’ e leggiamo blog di persone che camminano ormai lungo una strada diversa dalla nostra e che pure riescono, ancora, a regalarci emozioni grandissime.

Novembre mese di date importanti, anniversari, ricordi.

C’e’ il 2 novembre che ti fa pensare a chi non c’e’ piu’.
E poi c’e’ il 5 che rievoca un’emozione forte. Un giorno passato attaccato a un cellulare ad aspettare notizie, a diramarle agli amici, a pregare e a piangere, io che lo faccio poco, pensando a lei in quella stanza triste… e poi la gioia di un “e’ finita”, “e’ andato tutto bene” che fece scendere altre lacrime da tante belle anime sparse per la penisola e oltre. E poi… e poi l’attesa, quella vocina da passerotto al telefono per dirmi che si’, era lei, era li, l’aveva superata… e poi il collage, l’attesa, il ritorno…

E poi c’e’ il 24… di un anno prima.
“sto male se non te lo dico… a pensare che tu non lo sai… lei mi ha detto che le ha telefonato, lui sta male, lui e’…”. E quanta paura, angoscia. Un piccolo grande punto fermo che svaniva e quegli ostinati segreti, quanta rabbia… e quelle sere di pioggia e buio per strada con le luminarie che non davano allegria… e poi le preghiere, i dubbi, la ricerca, le palle nere giganti da demolizione per far sorridere lei, l’attesa e un epilogo raggiunto collettivamente che ha segnato l’inizio di un nuovo libro e contemporaneamente la pietra tombale su un altro e poi…

E poi ci sono tutte quelle sere di malinconia, iniziate nell’autunno del 2005 e acuite proprio nel novembre di quell’anno per altre situazioni e allietate da qualcosa di semplice, parole, gesti. Cose piccole che quando sono venuti meno hanno lasciato un bel vuoto.

E a novembre ho iniziato tante, tante cose importanti…
in un novembre triste, a pochi giorni dalla perdita di un’Amica, ho scritto una mail e quasi per caso e’ cominciata l’avventura con la parrocchia che tanto mi ha dato.
In un novembre ho iniziato a insegnare a creare siti web a un signore che presto e’ diventato un vero, grande, amico.
Questo novembre partecipo attivamente al rinnovamento tecnologico della stamperia della parrocchia e imparo nuove cose, in piu’ sto riuscendo a regalare sorrisi a persone che ne hanno tanto bisogno…

E succede che il 4 di novembre di un anno che mi ha dato tanto (e mi ha tolto molto) leggo un post commovente che prende il cuore e fa desiderare che, magari in un mondo di fantasia, cio’ che proviamo porti a realizzare dei miracoli.

E adesso mi viene da ridere nel pieno della notte e rido a voce alta. Perche’ quel che vorrei l’ho gia’ sognato e gia’ scritto e ho pure pagato un conto salato per averlo fatto. Novembre, mese magico, mese di nuova vita.
Inizia una settimana intensa. Porto con me troppi silenzi, scelte subite, miei errori, ma si avvicinano nuove esperienze e opportunita’. Spero solo di esserne all’altezza e che continuare a mettere in gioco il cuore per gli altri serva a dare qualcosa.

Dare, non lasciare. Un sorriso, un’emozione in piu’ e’ il dono piu’ grande. Ringrazio il Cielo per quelle di oggi.