… davvero?

Basta andare sempre dove porta il cuore
per cambiare i sogni nelle cose vere

Quando tutto rema contro, dall’orgoglio proprio all’indolenza altrui, dall’orgoglio altrui ai dispiaceri egoistici propri, basta il cuore a guidarci?

Finisco questo anno veramente stanco di tutti i dispiaceri, di tutte le persone che ho visto allontanarsi, di malintesi, liti, casini, distacchi. Stasera c’e’ stata una sola luce in tanta nebbia degli ultimi tempi, un dialogo inatteso con una persona a cui tengo, nonostante un paio di mie gaffe grandi come palle nere grandi da demolizione. Io pero’ sono davvero stanco. Forse spegnero’ il computer e mi mettero’ a leggere, leggere, leggere…
SMSSatemi se mi volete dire qualcosa di importante.

Nah, domani il sole mii ridara’ la voglia di vivere, fare, sognare. Pero’ davvero, in pochi 30 dicembre come questo, riguardando all’anno trascorso, mi sono sentito cosi’ stanco.

"Questo tempo va di fretta, va di fretta come noi"

Ti ho cercato per parlarti, perché non si parla mai
questo tempo va di fretta, va di fretta come noi
non ho idea di cosa dirti, basta che si parli un po’:
parlo solo con me stesso e, a volte, non mi ascolto più;
pensa quanta giovinezza sotto gli occhi è andata via,
questo senso di tristezza è un’assurda prigionia:
come un pesce in un acquario che va stretto come mare,
come un uccello in gabbia disimpara anche a volare.

Il treno per Parigi, Riccardo Fogli, 1996

Bella, proprio bella, bravo Riccardo Fogli!

[…]

Ho trovato un editor di testi da allagare la stanza di sbav :) PSPad, ho rifatto in CSS il sito della Parrocchia che mi dicono essere una scheggia anche da dialup, mi sono innamorato di “Alla ricerca di Nemo”, ho passato un Natale sereno e credo di avere ritrovato un po’ di ottimismo per il futuro assieme ad alcuni tesori nascosti nelle cartelle logs.

Il 2005 durera’ un secondo in piu’. Scriveremo anche il post “bilanci” ma quest’anno e’ leggermente controverso. Poi, finalmente, si passera’ a WordPress, iniziera’ il nuovo anno e vedremo cosa ci portera’.

Sogni

Avevo un sogno: rendere accessibile a tutti, diversamente abili compresi, il sito della mia parrocchia.

In questi ultimi giorni l’ho realizzato, come regalo alla Comunita’ e anche a me stesso.

Alcuni sogni quest’anno non sono riuscito a realizzarli, altri sono arrivati improvvisi e belli. Poi c’e’ la vita con le sue paure, i suoi dolori, le sue attese…

Domani scrivero’ le lettere di Natale. No, non per chiedere doni ma per trasmettere qualcosa alle persone a cui tengo. Alcune andranno sul sito degli auguri, altre arriveranno ai destinatari.

Auguro a tutti, sin da ora, un sereno Natale.

Murble

E’ da tanto che mi sento a disagio in diverse situazioni in cui prima mi muovevo agevolmente.
Diciamo che mi sento come il “Giudice Amy” negli ultimi due o tre episodi della sesta stagione dell’omonima serie. Sto perdendo imparzialita’ e serenita’ nel giudicare gli eventi.
E mi pesa anche non poter scrivere piu’ liberamente.
E’ bello ‘sto sito, e’ bello ‘sto blog ma a volte vorrei averne uno nascosto, anonimo, in cui poter scrivere tutto senza problemi.
E mi mancano i commenti a questo post che non potro’ ricevere, non subito per lo meno.

Sia chiaro: in questo post tratto due temi diversi. Da una parte i paletti (pari forse solo alle “briccole” sparse per Venezia) in cui devo -o dovrei- muovermi nel mondo telemarico. Dall’altra, ben distinta, la mia scarsa serenita’ nel giudicare tante situazioni anche in contesti diversi fra loro (amici, volontariato, lavoro, collaborazioni).

Il primo problema ha a che fare con la Setec Astronomy (il lettore occasionale appassionato di un noto film di spionaggio informatico avra’ intuito), il secondo e’ legato all’anno s-t-r-e-s-s-a-n-t-e che ho vissuto fra attacchi, contro attacchi, comportamenti vari non facili da digerire, ecc.

Ragazzi miei… che fatica!
Alla fine della serie di cui a inizio post la protagonista cambia citta’ e vita. Io non voglio arrivare a tanto, chiedo solo di passare un Natale s-e-r-e-n-o sapendo che tutte le persone a cui tengo, vicine o lontane che siano, stanno bene, sono felici e vivono in armonia col resto del mondo.

Cosi’, forse, un po’ di quiete e armonia arrivera’ anche sulla mia anima e mi fara’ ripartire con nuovo slancio dal 2006. Io non vorrei cambiare “da cosi’ a cosi’, mi serve solo ritrovare un po’ di serenita’.

E se non e’ possibile avere tutto cio’, Babbo Natale (e Dio) sanno che cosa desidero.

Punta in alto e ama ogni giorno e ogni cosa che fai

Non c’e’ giorno che non abbia un senso, non c’e’ azione che non abbia un fine, non c’e’ evento che non abbia un perche’ e non c’e’ momento che non vada vissuto bene e non solo perche’ siamo in obbligo di farlo.

E’ questo che mi ha fatto capire un’email che ho letto oggi, scritta da un Sacerdote che vent’anni fa era il mio insegnante di religione alle medie e che invita a riflettere sul tempo che dedichiamo a Dio nella nostra vita al di la’ delle Messe o degli altri momenti canonici. Il fine della mail era aiutare a rendere Dio parte presente della nostra vita quotidiana ma per me e’ stata utile per tornare ad AMARE i miei impegni, per non viverli come un dovere ma come un’occasione per far del bene agli altri.

In questi giorni mi ferisce il rammarico di non poter essere vicino a una persona, di non poterle piu’ scrivere neanche un sms, di dover “star fuori” dalla sua vita e da determinate situazioni. Ma forse e’ una prova, forse anch’io devo fare un passo indietro e lasciare che viva, che affronti e che cerchi di gestire le situazioni a modo suo. E allora viviamola questa prova, sperando che lo stare in disparte serva, faccia del bene. In disparte si’, ma sei sempre nei miei pensieri.

E ancora, oggi ho imparato (anzi ho ricordato) che bisogna sognare e correre anche su un filo, perche’ certe volte vale la pena andare contro la logica e il buon senso quando la meta e’ tanto importante. Vale per un sito web, per un programma e ancora di piu’ per le persone.

In una parola, oggi ho imparato a vivere meglio. Spero di ricordarmene anche nei giorni piu’ cupi quando la malinconia prevale.

Ascolto DOMANI, penso alle parole di affetto e stima che mi ha rivolto un caro collega e amico in parrocchia e vado a dormire, ripromettendomi, DOMANI, di fare qualcosa di buono per gli altri.

Grazie

Ho ritrovato chi avevo perso, ora il mondo inizia a girare di nuovo e sto ritrovando un po’ di pace. Pace che vorrei avessero tutte le persone a cui tengo, soprattutto quelle persone che mi sono state cosi’ vicine in questi mesi difficili. Grazie e per quello che siete e spero di poter ricambiare cio’ che mi avete dato. Sicuramente non manchero’ mai di pregare per la vostra serenita’. vvb, davvero!

Vorrei una Chiesa…

In questi giorni vado spesso in chiesa e trovo che la Fede, Dio e pure i riti di preghiera siano elementi di conforto indispensabili in talune circostanze. Indispensabili per chiedere a Dio una grazia ma anche per abbandonarsi alla confortante speranza che la vita sia fatta di altro, non solo di nascita, sopravvivenza, malattie o disgrazie.

Ecco, io che penso che tutte le religioni non siano altro che interpretazioni locali di una stessa verita’, di analoghi valori assoluti, io dicevo, in questi giorni entro nella chiesa cristiana che frequento e con cui collaboro, mi siedo al secondo banco dal fondo e prego, perche’ farli li, piuttosto che in casa mia, mi da’ di piu’. Sono sempre convinto che Dio ci ascolti ovunque siamo ma andare li nel silenzio e nella quiete di una mattina o di un pomeriggio favorisce anche la concentrazione e l’introspezione: pregare mi da’ l’occasione per guardarmi dentro. Forse e’ Dio che mi aiuta a farlo, chissa’.

Questa e’ la chiesa che vorrei, questa e’ la religione che vorrei. Una religione che con la parola di Dio ti aiuta a guardarti dentro e a vivere in pace con te e gli altri, facendo bene.

MA COME FACCIO ad avvicinarmi a una chiesa rappresentata dai RATZINGER che prima di diventare Papa attaccava tutto e tutti in nome della Dottrina Cristiana, perfino Harry Potter (il colmo dell’assurdo)? COME FACCIO ad avvicinarmi a una chiesa rappresentata dai Ruini che ha deciso di dire di tutto di piu’, cosa si fa, cosa non si fa (l’ultima di ieri: s’e’ scagliato contro i matrimoni fra persone di religioni diverse)? COME FACCIO ad avvicinarmi a una chiesa vista come un serbatoio di voti per i vari politici pronti a incasinare la vita della gente per conquistare un seggio in piu’?

COME FACCIO a sentirmi parte di una chiesa di cui si senton parte quelli di fattisentire.net (li linko cosi’ vedranno il blog nelle statistiche e verranno a leggere) che inviano posta non richiesta nelle mail di parrocchie ed enti affini e lanciano i loro proclami. A giugno contro il referendum, ora contro i PACS. AO’! Capisco ancora il referendum: hai la tua idea e pensi di doverti dar da fare perche’ ritieni ci siano vite in pericolo… ma che VITE ci sono in gioco coi PACS da spingerti a un titolo cosi’ INFANTILE come “Famiglia, non PACSate!”. Ma dai…

Questa gente che vuole IMPORRE le proprie idee, che non sa accettare tesi diverse dalle proprie (anche se le stesse a volte sono contraddittorie o mutano nel tempo) e’ cio’ che allontana le persone dalla CHIESA e dal CONFORTO che possono dare DIO e la FEDE, un conforto inimmaginabile e che aiuta davvero.

Magari sbaglio io, ma il giudizio di Dio ci sara’ PER ME MA ANCHE PER LORO e sara’ lui a dire se e’ stato giusto fare e dire certe cose in suo nome.

Mi chiedo, pero’: in quanti hanno rinunciato a Dio a causa di tutti gli INTEGRALISMI nel suo nome, in tutte le religioni?

Certo ci sono integralismi e integralismi: quello del potere forte e quello di chi dalla religione chiede regole di vita e le vuole imporre perche’ cosi’ facendo le sente piu’ valide. Non critico per esempio gli ascoltatori di Radio Maria che chiamano inferociti se qualcuno contesta una Messa troppo lunga. Io critico chi ritiene che la parola dei ministri di Dio sia la verita’ unica da imporre con ogni mezzo. Qualsiasi parola: se oggi e’ cosi’ bisogna fare cosi’, se domani “cambieranno idea” sara’ la verita’ unica e insindacabile quella. Ed e’ cosi’ per tutto: dalla medicina alle forme del Rito, da temi come i trapianti e la contraccezione al divieto di far colazione prima dell’Eucarestia (divieto che va e viene: oggi e’ peccato, quand’ero piccolo non lo era, quand’era piccola mia madre era peccato mortale addirittura).

Bisognerebbe riscoprire il Vangelo nell’ottica di ATTUARNE i principi, non di limitarsi a enunciarli a menadito. Onore a chi li cita, ma attuateli: avremo un mondo migliore ed eviteremo di portare sofferenza o agire ingiustamenti in nome di Dio. Fare del bene e’ meglio che farsi sentire.

Intanto io continuo ad andare in chiesa a pregare perche’ mi fa bene e spero serva, pero’ dubito di essere il cattolico perfetto secondo l’attuale concezione. Pace, io prego Dio e spero che lui mi ascolti. E la pace interiore con cui esco dalla chiesa mi fa pensare di si’.

Rinnovamento

Dopo oltre due mesi e mezzo di studio e sviluppo, dopo notti passate a reimpaginare vecchi testi e giornate passate sul validatore W3c, favrin.net e’ finito e non resta che aprirlo al pubblico!

Siate certi che in giro ci saranno errori ma siate altrettanto certi che questo e’ solo l’inizio dell’opera: ho deciso di trasformare favrin.net nel laboratorio in cui sviluppare nuove soluzioni, imparare e migliorare la qualita’ dei miei siti web. Ne vedrete delle belle! Sappiate solo che ogni pagina nasconde sorprese e funzionalità ben lontane dall’essere sfruttate al massimo…

Ora questo blog stona un po’ sia per l’aspetto sia per la quantita’ di errori HTML, alcuni miei altri insiti nel software che uso. Niente paura: avevo gia’ progettato la migrazione verso WordPress. Ci vorra’ solo un po’ di tempo in piu’ dato che ho deciso di “portare con me” tutti i vecchi post. Diciamo comunque nel giro di qualche giorno anche il blog subira’ un bell’aggiornamento.

Per adesso se trovate problemi non esitate a scrivermi.