Premessa: cos’e’ un diario?
Un tempo era una raccolta di scritti, solitamente privata, che una persona teneva per ricordare le esperienze vissute. Oggi con l’avvento di Internet i diari sono diventati blog e i blog sono bacheche pubbliche, spesso utilizzate per “lanciare” messaggi piu’ o meno diretti ai propri conoscenti.
Bene, questo e’ un post differente, che scrivo a mio uso e consumo, per andarlo a rileggere, magari casualmente fra un mese, un anno o chissa’, e ricordare di cosa parla.
Sognare, sognare ad occhi aperti.
Si dice sia un male eppure lo ritengo il collante della vita e da quando ho smesso di farlo le giornate hanno perso di sostanza, e’ aumentato lo stress e ho permesso alle delusioni, piu’ o meno grandi che fossero, di rosicchiare la mia anima, i miei desideri, le emozioni. Un’amica mi scriveva un po’ di tempo fa “spero che ritroverai una serenita’ che non consista solo nel compilare un nuovo script”.
Aveva e ha ragione. Di recente fra una cosa e l’altra ho smesso di chiudere gli occhi e sognare. Fantasie e sogni a volte irrealizzabili, da cui pero’ tante e tante volte sono scaturite idee concrete e fattibili che hanno dato gioia e appagamento a me ma soprattutto hanno portato qualcosa di buono ad altri. E’ ora di ricominciare.
Il rancore.
La prendiamo larga, OK? Tempo fa su DIGG ho trovato il link a un articolo che dava consigli su come gestire la scrittura di una email. Una delle idee piu’ sagge era di mettere il destinatario solo alla fine in modo che una pressione accidentale di shift+invio non causasse la spedizione di una mail incompleta. Da rempo seguo quel consiglio che ha anche il pregio di fare da ulteriore passaggio cognitivo prima dell’invio di un messaggio, da esame di coscienza.
Ieri sera ne ho scritto uno veramente severo a una persona che col suo comportamento opportunistico e ipocrita mi ha veramente irritato (nessuno del canale, nota per chi avesse dubbi). Dopo averlo terminato non stavo meglio come pensavo, cosi’ prima di mettere il destinatario ho fatto altro, poi sono tornato li, ci ho pensato su… e ho premuto alt+f4. Le azioni dettate da rancore non fanno mai stare meglio. Una lezione che voglio ricordare. Meglio costruire qualcosa, anche sopra i danni fatti da certi individui, che distruggere, perche’ cosi’ si distrugge un po’ anche se stessi.
Mi sento meglio. Non so quanto durera’ ma dopo aver razionalizzato queste riflessioni mi sento meglio.