Mi spiace davvero che l’attentato ai nostri militari sia stato fatto con un ordigno e non da un kamikaze. Almeno ci sarebbe un imbecille di meno sulla terra e l’autore di tale azione sarebbe gia’ dove merita: all’inferno.
Non ci sono vergini, non ci sono premi, i kamikaze vanno tutti all’inferno e chi afferma il contrario vuol far solo presa in menti deboli e fanatiche.
Onore ai nostri MILITARI, impegnati in una missione di pace basata su una risoluzione ONU, impegnati non a conquistare ma ad addestrare le truppe irachene e a pattugliare il territorio. In pratica compiti di polizia.
Disonore a chi per stupide ideologie politiche approfittera’ di questa circostanza tragica per chiederne (e far passare, con una maggioranza di voti risibile) il ritiro. Sappiano pero’ i nostri politici “antiameriKani” che due attentati (uno fallito 5 giorni fa e quest’ultimo) dopo il 9 aprile, in una zona dove ce ne sono stati pochissimi in tre anni, significano solo una cosa:gli assassini terroristi vogliono condizionare la vita politica italiana, come hanno gia’ fatto in spagna.