Le crociate

Quoto, condivido e sottoscrivo il commento odierno dei DS alle inaccettabili dichiarazioni della seconda carica dello Stato italiano:

La seconda carica dello Stato non può andare in visita in un Paese amico e criticare in maniera, per giunta sprezzante, le leggi promulgate democraticamente da un Parlamento sovrano.

Alle gaffe del mondo politico in ambito internazionale siamo abituati, da Pera ci si aspetterebbe un comportamento diverso. Forse qualcuno dovrebbe ricordargli che e’ il presidente del Senato, che ha dei doveri di rispetto verso le scelte diverse dalle sue, che quando parla rappresenta l’Italia e non il Vaticano e che se tutto cio’ ha il fine politico di cementare la rifondazione DC con la benedizione del Vaticano (come da sempre piu’ parti si ipotizza), beh, in questo atteggiamento c’e’ ben poco di cristiano.

E poi al di la’ del fantasma della DC, la concezione di cristianita’ di queste persone mi spaventa: vogliono imporre le proprie convinzioni alla societa’ civile tutta, non solo a chi crede ma anche agli altri. In questo non c’e’ gran differenza con i paesi islamici. E ripeto: cio’ mi spaventa al di la’ dei singoli casi.

Io credo (anche se non abbraccio tutte le tesi della Chiesa – che magari fra cent’anni saran diverse, come quelle odierne son differenti da quelle di un secolo fa) ma non trovo giusto che gli atei o i fedeli di altre religioni debbano sottostare a leggi basate non sul buon senso e sul bene comune ma sui dettami di una religione, qualunque essa sia.

Oppure chi e’ contro i matrimoni fra omosessuali ritiene giusto che le donne nei paesi islamici debbano portare veli e burqa vari?
No, perche’ il problema e’ esattamente lo stesso…

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