Oggi si linka un bell’articolo che spiega i meccanismi grazie ai quali ricercatori, cacciatori o anche consumatori di carni derivate da allevamenti intensivi non si sentono minimamente in colpa per le indicibili sofferenze degli animali.
Il ragionamento in effetti puo’ essere applicato anche ad altri aspetti quindi merita riflessione.
non centra nulla con il post…lo so….ma volevo dirti una cosa…TI VOGLIO TANTOOOO BENNNEEEEE