Lo studio del DJ era pieno di fumo. Il giovane: occhiali scuri, barba incolta, mozziconi qua e la, butto’ sul piatto uno degli ultimi dischi, una ballata lenta del Bennato. Abbastanza vecchia da essere considerata classica ma non cosi’ vecchia per essere etichettata come antica. Avrebbe detto due parole con la sua voce sensuale e impostata e poi via, un altro disco e SBLAMM! A casa, sotto la pioggia, in quella porca sera spesa a raccontare musica su vecchia radio con quattro ascoltatori e come sponsor le pompe funebri del paese.
Dedicata a Radio Terrona del mio amico Anto’. Dalla puglia con furore.