Non e’ bizzarro che un giorno che dovrebbe essere felice, perche’ da’ speranza in una soluzione per una questione personale molto seria, sia invece costellato di momenti spiacevoli? E si’ che non e’ il 13 o il 17. E’ un giorno in cui devo fare una scelta e mettermi alle spalle un po’ di cose e persone. Non ignorarle. Eliminarle dalla mia sfera mentale.
Solo che a volte si sbaglia con queste pulizie. A volte si fa tanto per disfarsi di una persona salvo poi scoprire che c’e’ di molto ma molto peggio e che quella persona tutto sommato non era cosi’ male. Mi e’ successo con due sardi. Prima, una decina di anni fa, Antonio poi Alessandro. Simili, troppo simili. Entrambi dediti a raccontare l’inimmaginabile, anche giocando su situazioni serie. Entrambi espulsi dalla mia sfera emotiva e personale. Ed entrambi rimpianti, cercati e ritrovati, magari un po’ cresciuti emotivamente, perche’ almeno erano leali. Almeno non parlavano alle spalle. Almeno, a MODO LORO, erano sinceri nelle loro parole di stima o di disistima.
Oggi tutt’attorno incontro troppa gente pronta solo a coltivare i propri piccoli interessi, a manipolare, a offendere, a servirsi degli altri per i propri fini. Tutta gentuccola ma il mondo ne e’ pieno, la trovo ovunque. E oggi ho detto basta. Basta ai compromessi. L’ho sempre detto e ho sempre agito cosi’, rendendomi pure antipatico a chi non voleva sentire certe cose. Ma oggi lo ripeto e lo ribadisco. Io non ci sto. Non ci sto e preferisco essere io a rinunciare o, nel caso, a rovesciare il tavolo e tutte le carte, che far finta di niente. Fa finta di niente chi scende a compromessi, e non e’ il mio caso. Quindi anche se ci rimettero’ e non poco, d’ora in poi cerchero’ di non agire piu’ come facevo da un po’ perche’ preso da tanti problemi che mi avevano tolto l’energia per affrontare gli squali.
L’energia non la ho neppure ora ma vedo che a scender a compromessi si guadagna solo in rabbia, quindi torno a comportarmi come ho smpre fatto. La mia dignita’ e’ piu’ importante.